Arte che cura: il festival dell'Accademia Imago a Napoli

Lo psicodramma come terapia per sconfiggere depressione, ansia e attacchi di panico

Locandina di Arte che Cura, festival internazionale di arte ed arteterapia, organizzato dall'Accademia Imago
Locandina di Arte che Cura, festival internazionale di arte ed arteterapia, organizzato dall'Accademia Imago
di Vincenzo Cimmino
Sabato 8 Aprile 2023, 17:14
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L’Accademia Imago, nata nel 1983, è un ente che si occupa del benessere e della salute emotiva delle persone. Fondata dal dottor Massimo Doriani, l’istituto è da anni intento a formare psicoterapeuti e arteterapeuti. È scuola di specializzazione riconosciuta dal Miur ed ente di formazione di queste nuove figure oramai professionalizzate.

«Imago nasce come luogo di coesione, – commenta il dottor Doriani – poi diventa scuola di specializzazione in psicoterapia riconosciuta dal Miur. Attraverso uno studio approfondito della psicoanalisi e dello psicodramma analitico si cerca il modo migliore di aiutare e curare il prossimo. Inoltre, un grande passo in più è stata la fondazione dell’ISIDAP, istituto specializzato nella cura dei disturbi da attacchi di panico, della depressione e dell’ansia».

L’Accademia fa dello studio dello psicodramma la sua forza. Ideato a Vienna da Jacob Levi Moreno, lo psicodramma è una forma di psicoterapia dove i partecipanti sono portati ad esplorare con maggiore intensità il proprio io.

«Prendendo spunto dalle tecniche teatrali, – continua il direttore di Imago – dalla capacità che il teatro ha di fare entrare negli aspetti più intimi della persona tramite i personaggi, si riesce a incontrare l’inconscio.

Con una serie di tecniche si può intervenire per modificare e risolvere aspetti bloccati che creano sofferenza. Ma un po’ tutte le arti riescono ad attraversare la parte dell’Io di ognuno di noi. D’altronde cos’è l’arte se non l’espressione del nostro mondo interno? Questa idea ci ha spinto ad aprire anche una scuola di arteterapia: se con la scuola di psicoterapia formiamo psicologi e medici, con la scuola di arteterapia formiamo operatori nell’ambito educativo, nell’ambito del lavoro di comunità».

L’Accademia, però, non è solo un istituto di alta formazione. Da anni è impegnata nel sociale a diffondere l’importanza della cura della persona attraverso festival e convegni. Forte è anche la sua presenza sul territorio nelle scuole.

«L’arteterapia è una disciplina giovane e molto poco conosciuta. Per darle il giusto risalto, – sostiene il dottor Doriani – abbiamo ideato un festival, l’unico a livello nazionale: il festival dell’Arte che cura! Durante gli anni del Covid siamo riusciti a portare avanti la sua quinta edizione, anche se online e con grande fatica. Ciò che abbiamo trovato, è un gran numero di ragazzi molto disorientati: non solo hanno perso un paio di anni, ma hanno addirittura perso delle fasi di sviluppo. Si trovano ora in una fase fisiologica senza avere affrontato i contesti di elaborazione specifici della loro età. Non a caso c’è una domanda psicologica molto elevata in questo periodo».

Il festival, giunto alla sua sesta edizione, vedrà coinvolte le scuole e diverse aziende. Organizzato in collaborazione col Comune di Napoli, l’evento sarà di grande respiro geografico: quest’anno continuerà la forte partnership con l’Università di Buenos Aires e la sua Società psicoanalitica (APdeBA – Asociación Psicoanalítica de Buenos Aires). Il festival si terrà a Napoli dal 3 al 28 novembre, ma già dallo scorso 1° aprile sono iniziate una serie di iniziative in vista dell’evento. Saranno previsti, inoltre, anche una serie di concorsi, i cui bandi, usciti a marzo, sono disponibili sul sito dell’Accademia.

«I concorsi prevedono undici sezioni diverse, una per ogni ambito artistico: musica, pittura, fotografia, teatro, scrittura e così via. In più – conclude Doriani – c’è una sezione dedicata ai progetti di arteterapia, dedicata particolarmente agli specialisti del settore, e una che pone al centro l’arte tattile: l’arte visiva per gli ipovedenti. La novità di quest’anno è che la giuria dei concorsi sarà internazionale: almeno un giurato per ogni continente. Abbiamo collaborato con autorità straniere e ci ha colpito notare come, alla fine, in tutto il mondo, le esigenze e le problematiche degli individui siano assolutamente simili».

Infine, è previsto anche il secondo Convegno internazionale di psicoanalisi e quest’anno il tema sarà legato alla scuola e al modello Educreando, un modello di intervento basato sulle emozioni in ambito scolastico.

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