L’Accademia Imago, nata nel 1983, è un ente che si occupa del benessere e della salute emotiva delle persone. Fondata dal dottor Massimo Doriani, l’istituto è da anni intento a formare psicoterapeuti e arteterapeuti. È scuola di specializzazione riconosciuta dal Miur ed ente di formazione di queste nuove figure oramai professionalizzate.
«Imago nasce come luogo di coesione, – commenta il dottor Doriani – poi diventa scuola di specializzazione in psicoterapia riconosciuta dal Miur. Attraverso uno studio approfondito della psicoanalisi e dello psicodramma analitico si cerca il modo migliore di aiutare e curare il prossimo. Inoltre, un grande passo in più è stata la fondazione dell’ISIDAP, istituto specializzato nella cura dei disturbi da attacchi di panico, della depressione e dell’ansia».
L’Accademia fa dello studio dello psicodramma la sua forza. Ideato a Vienna da Jacob Levi Moreno, lo psicodramma è una forma di psicoterapia dove i partecipanti sono portati ad esplorare con maggiore intensità il proprio io.
«Prendendo spunto dalle tecniche teatrali, – continua il direttore di Imago – dalla capacità che il teatro ha di fare entrare negli aspetti più intimi della persona tramite i personaggi, si riesce a incontrare l’inconscio.
L’Accademia, però, non è solo un istituto di alta formazione. Da anni è impegnata nel sociale a diffondere l’importanza della cura della persona attraverso festival e convegni. Forte è anche la sua presenza sul territorio nelle scuole.
«L’arteterapia è una disciplina giovane e molto poco conosciuta. Per darle il giusto risalto, – sostiene il dottor Doriani – abbiamo ideato un festival, l’unico a livello nazionale: il festival dell’Arte che cura! Durante gli anni del Covid siamo riusciti a portare avanti la sua quinta edizione, anche se online e con grande fatica. Ciò che abbiamo trovato, è un gran numero di ragazzi molto disorientati: non solo hanno perso un paio di anni, ma hanno addirittura perso delle fasi di sviluppo. Si trovano ora in una fase fisiologica senza avere affrontato i contesti di elaborazione specifici della loro età. Non a caso c’è una domanda psicologica molto elevata in questo periodo».
Il festival, giunto alla sua sesta edizione, vedrà coinvolte le scuole e diverse aziende. Organizzato in collaborazione col Comune di Napoli, l’evento sarà di grande respiro geografico: quest’anno continuerà la forte partnership con l’Università di Buenos Aires e la sua Società psicoanalitica (APdeBA – Asociación Psicoanalítica de Buenos Aires). Il festival si terrà a Napoli dal 3 al 28 novembre, ma già dallo scorso 1° aprile sono iniziate una serie di iniziative in vista dell’evento. Saranno previsti, inoltre, anche una serie di concorsi, i cui bandi, usciti a marzo, sono disponibili sul sito dell’Accademia.
«I concorsi prevedono undici sezioni diverse, una per ogni ambito artistico: musica, pittura, fotografia, teatro, scrittura e così via. In più – conclude Doriani – c’è una sezione dedicata ai progetti di arteterapia, dedicata particolarmente agli specialisti del settore, e una che pone al centro l’arte tattile: l’arte visiva per gli ipovedenti. La novità di quest’anno è che la giuria dei concorsi sarà internazionale: almeno un giurato per ogni continente. Abbiamo collaborato con autorità straniere e ci ha colpito notare come, alla fine, in tutto il mondo, le esigenze e le problematiche degli individui siano assolutamente simili».
Infine, è previsto anche il secondo Convegno internazionale di psicoanalisi e quest’anno il tema sarà legato alla scuola e al modello Educreando, un modello di intervento basato sulle emozioni in ambito scolastico.