Covid a Napoli, 90enni bloccati in casa: da Ordine di Malta un iPad per far «incontrare» i figli

Covid a Napoli, 90enni bloccati in casa: da Ordine di Malta un iPad per far «incontrare» i figli
Giovedì 22 Aprile 2021, 17:37
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Uno sguardo ancora più attento continua a essere rivolto agli 'ultimi fra gli ultimi'. «Non potevamo abbandonare le famiglie che accogliamo a Napoli nelle due case di ospitalità per genitori di bambini afflitti da patologie gravi e ricoverati in ospedale», racconta nel report Arturo Martucci di Scarfizzi, Procuratore del Gran Priorato di Napoli e Sicilia.

E così, pur tra mille difficoltà, l'assistenza è continuata: «E una commovente lettera che ci ha scritto una bambina dimessa al termine delle cure è stata la più bella ricompensa». Il servizio dell'Ordine di Malta si è prodotto anche dal cielo con il monitoraggio del traffico automobilistico attraverso i droni. «E così - racconta il direttore di 'Ormà nel suo report sull'attività dell'Ordine di Malta - al Corpo militare dell'Ordine di Malta, ausiliario dell'Esercito italiano, alcune polizie municipali hanno richiesto la collaborazione per controllare gli eventuali trasgressori alle limitazioni dei movimenti richiesti dalle autorità governative durante il lockdown».

«Il Covid, nella sua tragedia, ha avuto almeno un aspetto positivo: ha saputo alimentare e variegare la fantasia caritativa e assistenziale del nostro Ordine», commenta Clemente Riva di Sanseverino, Procuratore del Gran Priorato di Lombardia e Venezia. Amedeo de Franchis, Procuratore del Gran Priorato di Roma annota: «Abbiamo cercato e trovato modi innovativi per rilanciare la nostra azione benefica e renderla più efficace.

Riuscendoci, abbiamo saputo trarre un risultato utile dalla cupa emergenza socio-sanitaria in atto».

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