​Cyberbullismo, come riconoscere segnali e pericoli? Rischio aumentato per i piccoli

Cyberbullismo, come riconoscere segnali e pericoli? Rischio aumentato per i piccoli
Cyberbullismo, come riconoscere segnali e pericoli? Rischio aumentato per i piccoli
Lunedì 7 Febbraio 2022, 15:33 - Ultimo agg. 17:06
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Da sempre la Polizia Postale è impegnata nelle scuole e dietro le quinte per combattere i fenomeni di bullismo e cyberbusllismo. Sempre attenta ai nuovi fenomeni della rete aggiorna il vademecum per le famiglie. Eccolo.

Navigazione Sicura per bambini (6-10 anni). Rischio online: quando fare attenzione. I bambini in età scolare vivono un cambiamento progressivo che li porta verso l’adolescenza. Da un anno all’altro il loro mondo di convinzioni, i loro interessi cambiano e si avvicinano sempre di più a quelli dei “ragazzi”. Rimane in loro, lungo tutta l’infanzia, un’ambivalenza tra la spinta a diventare sempre più autonomi e la necessità di sentire la vicinanza rassicurante dei genitori sempre a disposizione.

In questo periodo e, ad oggi, dopo la necessità di stare in lockdown, in quarantena, in didattica a distanza, anche i bambini meno interessati sono stati obbligati ad avvicinarsi alle nuove tecnologie, ai tablet e agli smartphone. In molti hanno così sviluppato un precoce interesse per questi mezzi e per i servizi che la rete offre. Il rischio, tuttavia, di incontrare adulti con cattive intenzioni, di scontrarsi con il fenomeno del cyberbullismo, di compiere prepotenze online senza averne l’intenzione, è aumentato per queste fasce di età.

I SEGNALI

I bambini temono molto il giudizio dei genitori e cercano di compiacerli come possono: se qualcosa di problematico sta capitando ai vostri figli, potreste osservare in loro alcuni cambiamenti che meritano di essere compresi. Alcuni esempi:

• Se il bambino/a passa davvero troppo tempo a guardare video, a giocare online forse ha difficoltà a distogliersi dall’attrattiva che questi mezzi hanno su di lui/lei. Proponigli/le qualche attività all’aperto o qualcosa che di solito vi piace fare insieme.

• Vigila sempre, in modo costante, sui contatti che ha online e sulle app di gioco: a quest’età è facile indurre in loro il silenzio, spaventarli e manipolarli con promesse di facili vantaggi; anche il bambino più furbo può essere attratto dalle caramelle “virtuali”.

• Stabilite insieme delle regole sul tempo da trascorrere online, in modo che sia chiaro che, se l’accesso è limitato, è probabile che ci siano dei rischi da evitare.

• Anche se il/la tuo/a bambino/a ti sembra ancora molto piccolo, parlagli/le del fatto che in rete non sappiamo mai chi ci sia davvero dietro uno schermo e di come sia meglio essere diffidenti e chiedere ai grandi se qualcuno sconosciuto prova a mettersi in contatto.

• Attiva un sistema di parental control, tieni segreta la password e aggiornala con frequenza.

CONSIGLI PER I GENITORI

• Insegnate ai bambini più piccoli l´importanza di non rivelare in Rete la loro identità.

• Spiegategli che è importante per la loro sicurezza e per quella di tutta la famiglia, non fornire dati personali (nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nome degli amici).

• Spiegate ai vostri figli come navigare sicuri anche se sapete che vostro figlio non sembra interessato ad internet. A scuola, a casa dell´amico del cuore potrebbe comunque avere voglia di navigare sulla rete ed è bene che sia al corrente di quali semplici e importanti regole deve seguire per essere sicuro e protetto mentre si diverte.

• Controllate i più piccoli, affiancandoli nella navigazione in modo da capire quali siano i loro interessi e dando consigli sui siti da evitare e su quelli da visitare.

• Impostate la “cronologia” del tablet o dello smartphone che usa vostro figlio in modo che mantenga traccia, per qualche giorno, dei siti visitati. Date, di tanto in tanto, un’occhiata alle sue curiosità e parlate con lui/lei di quello che avete visto, mostrando interesse per ciò che lo/la incuriosisce.

• Spiegate come un computer, un tablet, uno smartphone collegato a internet sia per alcune persone male intenzionate il modo migliore per nascondere propositi criminali, dietro bugie e false identità, a volte molto attraenti.

• Leggete le e-mail con i bambini più piccoli, controllando ogni allegato al messaggio. Insegnate a non aprire da soli mail che non aspettano.

• Se non riconoscete il mittente non aprite l´e-mail, nè eventuali allegati: possono contenere virus, troiani o spyware in grado di alterare il funzionamento del vostro computer.

• Tenete aggiornato un buon antivirus e un firewall che proteggano continuamente il vostro pc e chi lo utilizza.

• Dite ai bambini di non rispondere sulle chat o sui socialnetwork a messaggi di tipo volgare, offensivo e, allo stesso tempo, invitateli a non usare un linguaggio scurrile o inappropriato e a comportarsi correttamente in rete.

• Spiegate ai bambini che può essere pericoloso compilare moduli online senza il vostro aiuto e dite loro di farlo solo dopo avervi consultato.

• Cercate di stare vicino ai bambini quando creano profili legati ad un nickname per usare programmi di chat.

• Non lasciate troppe ore i bambini da soli in Rete: molti servizi sono costruiti proprio per facilitare la partecipazione continua degli utenti, per i più piccoli questi meccanismi possono essere irresistibili.

• Stabilite quanto tempo possono passare navigando su internet: limitare il tempo che possono trascorrere on-line significa limitare di fatto l´esposizione ai rischi della Rete.

NAVIGAZIONE SICURA PER ADOLESCENTI

Consigli per i genitori: quando fare attenzione ai segnali di disagio dei ragazzi che sono spesso generici: una delusione “d’amore”, un brutto voto, una presa in giro pesante da parte dei compagni a scuola, possono produrre disagi simili, espressi con comportamenti differenti da bambino/a a bambino/a, da ragazzo/a a ragazzo/a.

Alcuni comportamenti dovrebbero richiamare la vostra attenzione, soprattutto se compaiono improvvisamente e senza che vostro/a figlio/a sia in grado o voglia giustificarveli. Smartphone, tablet, pc e consolle di gioco offrono incredibili opportunità di crescita per i ragazzi ma sono sempre un veicolo che rende raggiungibili dal mondo esterno e vale la pena cercare di approfondire la natura dei contatti che hanno in rete e/o via smartphone. In adolescenza non è facile comprendere quando un cambiamento sia frutto dell’età e dei suoi disequilibri naturali e quando invece ci si trovi davanti l persicolo di una minaccia oggettiva. In generale tuttavia ogni cambiamento repentino e rapido di umore, rendimento scolastico, atteggiamento generale merita di essere approfondito. Ad oggi, le minacce cibernetiche più frequenti in adolescenza sono rappresentate da:

• Adescamento online: un numero crescente di adulti utilizza la rete e i servizi di socialnetworking, le app di gioco online, per agganciare minorenni allo scopo di farsi mandare immagini erotiche e sessuali, spesso fingendosi coetanei innamorati delle loro vittime.

• Cyberbullismo: i ragazzi spesso non hanno adeguata consapevolezza di quanto i “dispetti” online, le prese in giro possano avere effetti dolorosi sugli altri. Parlate del rispetto della privacy anche online, della necessità di essere riservati con le proprie immagini e quelle degli altri, per aiutarli ad evitare di ritrovarsi bulli senza l’intenzione di fare del male.

• Diffusione e detenzione di materiale illegale: i ragazzi vengono continuamente aggiunti in gruppi di messaggistica istantanea da altri coetanei, conoscenti e amici. Non sempre prestano le dovute attenzioni alla natura di questi gruppi e alle foto e filmati che ci si scambia. E’ fondamentale che siano consapevoli che chiunque contribuisca a diffondere immagini sessuali e di violenza che riguardino bambini e ragazzi minorenni commette un reato: è utile invece segnalare subito a commissariatodips.it la presenza di questo tipo di materiale su chat e siti online.

• Challenge online: è un fenomeno molto diffuso tra i ragazzi che consiste nel filmarsi mentre si fanno azioni che in quel momento sono trend topic su socialnetwork e circuiti da loro frequntati. Nelle maggioranza dei casi si tratta di azioni poco pericolose ma occorre sensibilizzare i ragazzi sul fatto che alcune sfide possono comunque rappresentare un pericolo se intraprese con l’obiettivo di aumentare la propria popolarità, senza valutare i rischi reali.

Cyberbullismo: consigli per i genitori. Il cyberbullismo è un rischio che interessa bambini e ragazzi sempre più piccoli perché i mezzi di comunicazione tecnologici sono ormai diventati irrinunciabili per tutti noi. Gli scherzi, le prese in giro, i dispetti che in passato avvenivano a ricreazione, sotto gli occhi vigili delle insegnanti, oggi avvengono mentre i ragazzi sono collegati online, mentre scrivono sulla chat di classe con una forza aggressiva amplificata dagli effetti della viralizzazione e dell’opportunità di fare una comunicazione diretta a centinaia di persone contemporaneamente.

Esiste in Italia la legge n.71/2017 che consente alle vittime di cyberbullismo di difendersi ancor prima che le prepotenze siano dei reati e offre la possibilità alle famiglie di chiedere una tutela tempestiva che blocchi soprusi e vessazioni virtuali.

• Non banalizzate la sofferenza dei vostri figli se qualcuno li prende in giro in rete: la socializzazione oggi passa anche da internet e sentirsi presi in giro di fronte a tanti schermi è una situazione molto dolorosa per i ragazzi. Offrite ascolto e cercate la soluzione migliore insieme.

• Se qualcuno ha preso di mira online vostro figlio, rimanete calmi, salvate gli insulti, le foto rubate e recatevi in un ufficio di polizia per sporgere denuncia. Siate tempestivi perché la traccia informatica è molto labile e il tempo che passa può rendere le indagini più difficili.

• Se vostro/a figlio/a vi racconta di aver esagerato con un compagno, con parole e/o azioni online, aiutatelo a chiedere scusa, parlatene con l’insegnante referente del cyberbullismo. E’ molto importante porre rimedio agli errori e la vostra vicinanza è fondamentale per rimediare agli errori fatti.

Consigli contro il cyberbullismo per bambini:

• Uno scherzo è tale se ci si diverte tutti insieme: evita di dire cose che potlarebbero ferire gli altri, soprattutto se le scrivi su una chat, sul profilo di un socialnetwork o mentre giochi online. Le cose che a te fanno ridere possono metter in ridicolo e in imbarazzo qualcuno di fronte ad un pubblico virtuale infinito. Rifletti bene prima di postare!

• Se ti è scappato un commento cattivo sui social, sulla chat di classe, o mentre giochi online, rimedia! Cancella il post, chiedi scusa e parlane con i tuoi genitori. Può capitare di farsi prendere dall’impulsività, l’importante è rispettare sempre gli altri.

• Nessuno può farti sentire sbagliato: se trovi commenti offensivi sul tuo profilo social, se ti arrivano messaggi con insulti sullo smartphone, se qualcuno a scuola o mentre fai sport, ti fa sentire preso di mira, non rimanere in silenzio. Chiedi aiuto a chi ti vuole bene o scrivici a commissariatodips.it Consigli contro il cyberbullismo per ragazzi:

• Prendere in giro qualcuno non è mai una buona idea: nessuno si diverte ad essere preso di mira, soprattutto sui social e sulla messaggistica. Ricordati che una battuta che insulta è sempre un’offesa e che in rete lo scherzo diventa un’onda di fango che alla fine travolge anche te. Chiedi scusa, cancella gli insulti e pensa con più attenzione a quello che scrivi in rete.

• Molte azioni in rete possono configurare reati gravi: le password sono una cosa privata, non usare quelle degli altri. Se qualcuno usa il tuo profilo social parlane subito con i tuoi genitori e sporgi una denuncia, nessuno può sostituirsi a te nei tuoi spazi web.

• I profili social sono un sistema informatico a cui non puoi accedere, se il profilo non è il tuo.

• Le immagini private e intime non possono essere condivise senza autorizzazione dei genitori, se riguardano minori, e senza autorizzazione di chi è stato fotografato o ripreso: commetti reato e rischi grosso se cerchi popolarità usando le immagini degli altri per deriderli.

• Se qualcuno ti fa sentire sbagliato non rimanere in silenzio: sei perfetto come sei e non c’è timidezza che possa meritare insulti e prese in giro. Il cyberbullismo è una forma di persecuzione che deve essere fermata, possono essere commessi dei reati da denunciare e per cui essere protetti dalla polizia. Parlane con i tuoi genitori e vedrai che ne uscirai, oppure scrivici a commissariatodips.it 

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