Disabili psichici, stop alle esternalizzazioni dei servizi: pronto un esposto alla Corte dei conti dal difensore civico

Dopo due richieste di chiarimenti e solleciti l'avvocato Fortunato torna alla carica

Giuseppe Fortunato
Giuseppe Fortunato
Venerdì 17 Marzo 2023, 20:10
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Assistenza ai disabili psichici: stop alle esternalizzazioni dei servizi da parte delle Asl, strada sbarrata, norme e leggi alla mano, alle cooperative e ad altri soggetti privati quando collocati fuori dall'alveo degli accreditamenti istituzionali.

Da qui l'atto di "invito a cessare" inviato dal Difensore civico alla Asl Napoli 2 nord e per conoscenza alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti rimasto tuttavia senza risposta. Dopo due richieste di chiarimenti e solleciti risalenti al luglio e settembre scorsi l'avvocato e difensore civico Giuseppe Fortunato torna alla carica. A novembre il direttore del dipartimento della Salute mentale della Asl gli aveva risposto che «è prassi consolidata soddisfare il fabbisogno assistenziale di riabilitazione per disabili, non coperto dalle strutture accreditate e accreditabili, attraverso l'affidamento in gestione di tali servizi a società aggiudicatarie di appalti pubblici messi in gara dalle varie Asl».

«Tali prestazioni non sono accessorie ma principali e pertanto palesemente non esternalizzabili come ha stabilito il Consiglio di Stato sezione terza 1252 del 2021» replica il Difensore civico - accreditamenti e autorizzazioni sono gli unici strumenti - avverte - «per le imprescindibili garanzie di affidabilità, idoneità, sicurezza e appropriatezza», precisando quindi che «l'affidamento di servizi sanitari con gare e appalti è diventata ormai una formula strutturale ma non legata a una imprevedibile emergenza».

«Il difensore civico non ha chiesto di limitare l'assistenza ma di erogarla in forme lecite, idonee e affidabili a censura del modello adottato dalla Asl Napoli 2 a quanto ci risulta in maniera sistematica e oltre le contingenti emergenze» aggiunge Santolo Lanzaro presidente della Commissione consultiva permanente di Aspat per la branca Salute mentale, che come associazione di categoria aveva fatto ricorso per prima al Difensore civico della Campania - e in particolare «aver annoverato a giugno del 2022 strutture non accreditate e non autorizzate quali presidi sanitari pubblici non può essere accettato».

Il difensore civico invita dunque a «provvedere tempestivamente per sanare questa anomalia riaffidando a strutture accreditate e autorizzate l'assistenza per i pazienti disabili psichici in regime residenziale e semiresidenziale».  

I 60 giorni dell'invito a provvedere sono scaduti l'11 marzo. Attualmente, l'Asl Napoli 2 Nord assiste in regime di residenzialità circa 60 pazienti tramite il sistema delle esternalizzazioni illegali.

Le strutture interessate sono ubicate nei Comuni di Arzano (40 posti letto), Barano d'Ischia 10 posti letto) e Mugnano di Napoli (10 posti letto). Tipologia di pazienti = disturbi schizofrenici, disturbi dello spettro psicotico, sindromi affettive gravi, disturbi della personalità con gravi compromissioni del funzionamento personale e sociale.

«La soluzione da percorrere - conclude Santolo Lanzaro - non può che risiedere nella sostituzione delle attuali prassi di esternalizzazione, palesemente illegali, attraverso la implementazione di una reale ed effettiva offerta autenticamente pubblica e privata e istituzionalmente accreditata come previsto dalle leggi, sulla base di una ricognizione accurata dell'offerta effettivamente abilitata e l'aggiornamento del fabbisogno da soddisfare».

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