Napoli, i bambini della «Montale» ricordano Gelsomina Verde: «Vive nei nostri cuori»

Napoli, i bambini della «Montale» ricordano Gelsomina Verde: «Vive nei nostri cuori»
di Giuliana Covella
Giovedì 21 Novembre 2019, 15:17
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«Il mio cognome era il nome di un colore, il mio nome quello di un fiore. Ma per gli amici ero Mina». Emozionati e incuriositi dal conoscerne la storia, i piccoli alunni delle classi quarte e quinte del V circolo didattico Eugenio Montale di via Fratelli Cervi hanno ricordato con queste parole, scritte di loro pugno, Gelsomina Verde, vittima della faida di Scampìa. Accompagnati dalla dirigente scolastica Paola Carnevale e dalle loro insegnanti i bambini hanno voluto ricordare il sacrificio della giovane di 21 anni tragicamente scomparsa nel 2004. Un incontro inserito nell’ambito della “Giornata della memoria, impegno e legalità per Gelsomina Verde”, organizzata e promossa dall’istituto scolastico e dagli assessorati ai Giovani e alla Scuola del Comune. Gelsomina Verde è stata ricordata con un importante momento di condivisione e dibattito con gli scolari, «la cui speranza di crescere in una società liberà dalla malavita deve rappresentare un impegno per tutti», ha detto l’assessore ai Giovani Alessandra Clemente (tra i presenti, a portare un saluto ai piccoli allievi anche l’assessore alla Legalità della III Municipalità e presidente dell’associazione Giuseppe Veropalumbo Carmela Sermino), che ha dato vita a un dibattito su legalità, democrazia e diritti dei cittadini con i bambini, i quali le hanno chiesto di portare le loro istanze al sindaco Luigi de Magistris. «Oggi ricordiamo Gelsomina - ha detto l’assessore rivolgendosi agli studenti - ma la sua vita non è persa, proprio grazie a voi che siete qui a ricordarla, pur essendo così piccoli. Voi che in questa scuola avete piantato l’albero della legalità. Importante - ha proseguito la Clemente - che tutti noi continuiamo a impegnarci, affinché ciò che è accaduto a Mina e alle altre vittime innocenti non accada mai più. Oggi lei vive nei sentimenti, nel cuore e nell’intelligenza di tante persone, come voi, le vostre mamme e le nostre insegnanti», ha concluso.
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