Il progetto ARTUR arriva in Fondazione Banco Napoli

Il progetto ARTUR arriva in Fondazione Banco Napoli
Mercoledì 2 Ottobre 2019, 15:30
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Il 1° ottobre 2019 si è svolta a Napoli nella sede della centenaria Fondazione del Banco di Napoli la 7a giornata europea delle fondazioni e delle donazioni”.

La Fondazione Banco di Napoli ha aperto le porte al territorio e ai suoi beneficiari che hanno visto finanziati le loro idee progettuali. I lavori sono stati introdotti dalla Presidente della Fondazione Dr.ssa Rossella Paliotto che ha sottolineato la visione etica con la quale le richieste di finanziamento sono state valutate e accolte nella responsabilità reciproca di finanziatori e finanziati. E’ stata enfatizzata la missione filantropica a supporto delle comunità generative nell’intervento del prof. Aniello Baselice, Presidente della Commissione Sostenibilità sociale del Consiglio Generale nonché le priorità assunte nella valutazione e nella selezione delle proposte nella relazione della Dr.ssa Anna Maria Candela, Coordinatore Generale della Fondazione Banco di Napoli. E’ seguito un question time sugli strumenti per accompagnare l’attuazione degli interventi e il monitoraggio delle azioni di finanziamento che ha visto il pitch di alcuni dei 27 progetti finanziati per un valore complessivo di 450mila euro.

Tra i beneficiari dei contributi c’è anche l’Associazione ARTUR presieduta dalla prof.ssa Maria Luisa Iavarone sua fondatrice a seguito della violenza subita da suo figlio Arturo nel dicembre del 2017. Il progetto ammesso a finanziamento si intitola ARTUR LAB Laboratori sull’Adolescenza e i suoi Bisogni e consisterà di azioni di territorio con due scuole l’ IC “Adelaide Ristori” (Via Duomo, Forcella) la cui Dirigente scolastica è la prof. Immacolata Iadicicco e la SMS Di Giacomo – Nicolini (S.Eframo e Capodichino) la cui dirigente è prof.ssa Iolanda Manco.

La finalità del progetto è prevenire il rischio in adolescenza illuminando un pianeta spesso abitato da “supereroi fragili”, la cui conoscenza ci sfugge e disorienta. Il progetto prevederà attività laboratoriali di sport, manualità, musica, teatro, arte ed espressione corporea nell’idea condivisa che il rischio vada affrontato abbassando l’età di attenzione e di intervento per una prevenzione primaria mirata.

Il count-down della Fondazione è partito: tra 30 giorni il via alle attività.

 
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