Itia Portici, a Villa Fernandes presentata la fase attuativa

La conferenza stampa di presentazione del progetto ITIA a Villa Fernandes
La conferenza stampa di presentazione del progetto ITIA a Villa Fernandes
Giovedì 20 Maggio 2021, 21:05 - Ultimo agg. 21:13
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«Siamo partiti dal Reddito di Cittadinanza e i progetti come quelli ITIA sono il passo successivo»: a dirlo in occasione della conferenza stampa di presentazione della fase attuativa del progetto ITIA Città di Portici, a Villa Fernandes, a Portici (Na), bene confiscato alla camorra, è stata l’assessore alla Scuola e alle Politiche giovanili e sociali della Regione Campania, Lucia Fortini: «Il RDC secondo noi, mancava dei servizi di attivazione per i beneficiari. E quindi noi abbiamo voluto colmare questa mancanza. La pandemia», tornando sul tema della conferenza, «ha di certo messo in crisi ancora di più le famiglie già svantaggiate ma la ripartenza oggi della fase attuativa significa proprio ricominciare, in maniera più che concreta. Il nostro obiettivo come Regione Campania è di mettere le politiche sociali al centro», ha detto ancora la Fortini, «e i progetti ITIA puntano proprio a questo. In una visione più ampia, il sostegno deve essere rivolto alle famiglie per intervenire sulla povertà educativa e formativa. Inoltre, l’azione si concentra anche su altre due categorie fortemente disagiate, ossia gli anziani e i diversamente abili. E proprio agli anziani sono dedicati progetti importanti regionali».

Per Vincenzo Cuomo, sindaco del Comune di Portici, comune capofila del progetto non sono i fondi a mancare quanto invece la capacità di individuare i possibili beneficiari: «È per questo che apprezzo molto il lavoro di partenariato svolto dalla Regione Campania e in particolare dall’assessore Fortini e anche dalle dirigenti. Nostro compito, come comuni e amministrazioni locali è quello di soddisfare i bisogni dei cittadini e se c’è la possibilità di scegliere per i cittadini, da chi avete quei servizi, allora i servizi saranno anche migliori». In sintesi, lo scopo del progetto, è quello di promuovere Intese Territoriali di Inclusione Attiva su Portici, per il contrasto alla povertà e la conquista dell'autonomia lavorativa e personale dei destinatari, attraverso la realizzazione di Centri Territoriali di Inclusione, in grado di sostenere persone e famiglie svantaggiate, in condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale, e per questo, maggiormente a rischio di esclusione sociale. Antonio Capece, direttore della cooperativa sociale Seme di pace ha sottolineato la straordinarietà del progetto: «La straordinarietà di questo progetto sta da un lato nel coinvolgimento di enti pubblici e privati diversi che lavorano insieme e dall’altro nella molteplicità di azioni che puntano sia al sostegno delle famiglie, sia alla formazione e al concreto inserimento - attraverso i tirocini -, nel mondo del lavoro. Ad esempio, grazie all’Asl Na3 Sud, coloro che saranno formati come OSS potranno vedere il lavoro e lavorare sin da subito». Infine, per 
Angela Visconti, referente della cooperativa sociale Shannara, la povertà da colmare non è solo quella economica, «ma soprattutto quella sociale, di formazione e ancora di più di autistima dei soggetti coinvolti. Ed è proprio questa la maggiore criticità che ci troviamo ad affrontare ma che questi progetto ITIA ci aiutano a superare». Le attività, che prevedono preparazione del personale, percorsi di empowerment e infine, tirocini e avvio al mondo del lavoro per i soggetti destinatari (compresi soggetti diversamente abili), si svolgeranno nella sede dei Servizi sociali e socioassistenziali di Portici; nella sede di Shannara, Cooperativa Sociale e a Villa Fernandes, per una durata complessiva di 30 mesi. Il programma prevede la partecipazione di diversi enti e associazioni, in particolare:
le Cooperative sociali Seme di pace e Shannara (che si occuperanno della realizzazione dei servizi di supporto alle famiglie): l’ente di formazione Netcon si occuperà proprio della programmazione e gestione dei percorsi di empowerment e percorsi formativi) mentre il Consorzio Focum si occuperà dell’attivazione dei tirocini di inclusione sociale. Il progetto è rivolto a persone o gruppi familiari sui quali grava il rischio di un’esclusione sociale dovuta, da un lato, a disabilità o disagi causati da tossicodipendenza, detenzione, violenza, ecc, dall’altro, dovuta alla carente capacità di accedere al sistema dei servizi e alle risorse del territorio per via sia di scarse competenze tecniche che di difficoltà relazionali. In termini numerici, si parla di circa 250 persone. Il valore economico del progetto è il risultato dei costi delle 3 azioni di cui si compone il progetto stesso, ossia:
Costo di azione A (servizi di supporto alle famiglie): €330.303,00;
Costo di azione B (percorsi di empowerment / percorsi formativi) €260.200,00;
Costo di azione C (tirocini di inclusione sociale) €187.500,00. 

 

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