Mascherina «sospesa» per i bisognosi: gara di solidarietà a Napoli Est

Mascherina «sospesa» per i bisognosi: gara di solidarietà a Napoli Est
di Alessandro Bottone
Venerdì 6 Novembre 2020, 13:56 - Ultimo agg. 15:02
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Il caffè «sospeso», la pizza «sospesa» e, in periodo di coronavirus, in città non poteva mancare la mascherina «sospesa». Una vera e propria gara di solidarietà partita tra le strade di San Giovanni a Teduccio, quartiere popolare nella periferia orientale di Napoli.

L'iniziativa, del tutto spontanea, è iniziata quando, nei giorni scorsi, alcuni residenti hanno notato un notevole aumento dei casi di Covid19 avendo notizia della positività di vicini di casa e amici che abitano nelle traverse di via Bernardino Martirano. Di qui la necessità di tutelare la salute dei residenti del popoloso quartiere di Napoli Est, specie i più anziani, con mascherine efficaci. Il tamtàm è partito da Rosaria Rizzo attraverso diversi post sul proprio profilo Facebook con i quali ha fatto appello a tutti affinché raccogliessero dispositivi di protezione da donare alle famiglie della zona per le quali acquistare mascherine più sicure rappresenta un impegno economico importante in questo periodo.

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Poche ore dopo il primo appello diversi privati cittadini hanno spedito le mascherine a Rosaria. Molte sono arrivate anche dai commercianti e da un imprenditore di San Giovanni, altre da Francesco Di Leva, attore del teatro Nest che ha sede proprio in zona. Finora sono state raccolte oltre 900 mascherine del modello “fpp2” che sono state distribuite nei palazzi attraverso le cassette postali, come spiega Carmela Mauriello, una residente che ai suoi vicini ha detto: «Citofonateci se ne avete bisogno». Altre 220 mascherine arriveranno da Modena grazie a una gara di solidarietà tra amici e parenti.

Al momento è difficile dare un numero delle persone contagiate. Rosaria Rizzo ha contato almeno una sessantina di casi tra le persone che conosce.

Per questo motivo si è mobilitata anche per sollecitare l'azienda sanitaria locale per uno screening collettivo e l'Asìa Napoli che, proprio questa mattina, ha provveduto alla pulizia e alla sanificazione delle strade. Rizzo insiste sull'importanza di informazione per prevenire il contagio e sulla necessità di tamponi alle famiglie per tracciare i casi. Ha fatto appello ai commercianti affinché sanifichino spesso i locali e ai cittadini di rispettare il distanziamento. 

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C'è anche chi come Desideria Angeloni, una ragazza del quartiere, indica ai concittadini come smaltire correttamente i rifiuti per le famiglie in cui ci sono casi positivi. Una azione particolarmente importante per arginare la diffusione del virus puntando su una maggiore consapevolezza da parte delle singole persone. Intanto, mentre arrivano chiamate e messaggi di chi vuole donare dispositivi e gel disinfettante, c'è chi - ancora più silenziosamente - chiede di ottenere mascherine per la propria famiglia. Le richieste arrivano anche dal Bronx e dalle palazzine popolari nei paraggi.

Proprio in queste settimane in cui si registra una impennata di casi sul territorio regionale la solidarietà è un vettore importante per sostenere chi è in difficoltà e per coloro che vivono situazioni socio-economiche particolarmente delicate tanto da non potersi permettere l'acquisto di mascherine.

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