Un premio per Koulibaly e Ghoulam: «Col silenzio e la discrezione pronti ad aiutare agli altri»

I due campioni sono stati premiati in occasione del premio Rete Mediterranea per l’Impatto sociale di Arci Mediterraneo
I due campioni sono stati premiati in occasione del premio Rete Mediterranea per l’Impatto sociale di Arci Mediterraneo
di Alessandra Martino
Venerdì 10 Dicembre 2021, 19:07 - Ultimo agg. 11 Dicembre, 09:24
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Kalidou Koulibaly e Faouzi Ghoulam cuori d'oro, è proprio il caso di dirlo.

I calciatori azzurri, ancora una volta questa mattina, salgono agli oneri delle cronache nazionali non per prodezze calcistiche bensì per la loro bontà d’animo.

In mattinata al Teatro Sannazaro, i due campioni sono stati premiati in occasione del premio Rete Mediterranea per l’Impatto sociale di Arci Mediterraneo, guidata da Mariano Anniciello, per la loro opera di solidarietà in strada ad aiutare chi ha bisogno e per la loro vicinanza ai piccoli ammalati negli ospedali per provare a regalare un sorriso ai bambini o a chi è in difficoltà.

«Parlare di persone che si impegnano per la solidarietà è molto importante ci fa capire che la strada che abbiamo intrapreso è l’unica strada possibile per aiutare gli altri. Ho sempre fatto di tutto per realizzare i miei sogni ma se non avessi avuto persone che mi stavano accanto non ci sarei riuscito. Dobbiamo ricordarci sempre di chi ha bisogno». Poche parole ma dritte al cuore quelle di Kalidou Koulibaly che ha ritirato dal palco del teatro Sannazaro il premio Rete Mediterranea per l’Impatto sociale di Arci Mediterraneo. Insieme a lui anche Faouzi Ghoulam che ha detto quanto sia «orgoglioso di ricevere questo premio, continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, aiutare gli altri, dare sorrisi ma lo faremo col silenzio e la discrezione che la nostra religione ci impone». 

Ogni momento della vita è suggellato da simboli, che racchiudono il fulcro del momento. Quello di questa mattina al teatro era una luce verde, simbolo di speranza e futuro. In occasione del premio il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha ricordato che «nessuno vince da solo», come concetto di comunità, squadra.

Se cerchiamo la parola solidarietà in un dizionario, questa è la spiegazione: la solidarietà è un sentimento di fratellanza, di aiuto materiale e morale tra le persone di un gruppo, di una collettività.  Napoli da sempre è una città solidale, pronta ad aiutare il prossimo.

La città partenopea è famosa nel mondo per il suo tipico spirito d’accoglienza.

«Napoli accoglie tutti e tutti sono fratelli di un mondo aperto fatto di tanti popoli che hanno trovato casa qui. Dobbiamo sempre lavorare per rendere ancora più capace di accogliere - ha aggiunto il sindaco Manfredi - A Napoli ci sono persone che sanno sempre abbracciare, anche con il Covid, perché hanno capito che ci si abbraccia con la vicinanza del cuore». 

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Arci Mediterraneo è l’impresa sociale guidata da Mariano Anniciello che opera nel terzo settore dagli anni ’90 e che dal 2013 si occupa di accoglienza per migranti nel Centro-Sud. E proprio attorno al calcio ha visto un momento importante di aggregazione costruendo una squadra con ragazzi beneficiari di progetti di accoglienza. Ed è per questo che Faouzi Ghoulam e Kalidou Koulibaly hanno ricevuto in dono la maglia della squadra di calcio dell’Arci Mediterraneo dalle mani del capitano Abdoulaye Tounkara, accolto in Italia attraverso un progetto Sai nel 2014.

Abdoulaye Tounkara ha aggiornato velocemente l’italiano alle 7 lingue che già conosceva diventando così mediatore linguistico e capitano indiscusso e leader riconosciuto.

«Che sia in un laboratorio o in una terra straniera, l’impegno quotidiano di chi lavora ogni giorno nei territori difficili, in silenzio lontano dai riflettori vuol dire che ci sono persone che sanno di non potersi voltare dall’altra parte. Non possiamo fare finta di niente», ha spiegato Mariano Anniciello responsabile Arci Mediterraneo

Accogliere, custodire sono argomenti sicuramente spinosi: in un momento storico che vede non solo a Napoli ma tutta l’Europa divisa sull’approccio al fenomeno dell’immigrazione. Eventi come quelli di questa mattina ci aiutano a scoprire, però che la generosità di operazioni umanitarie rivolte alle persone più vulnerabili, e la rilevanza dell’impegno verso i migranti in questo periodo particolarmente complesso, ci raccontano una Napoli generosa, nel quale per molti non bisogna lasciare che la paura offuschi la capacità di vedere davanti a noi esseri umani che scappano da guerre e povertà nell’unica speranza di avere un futuro migliore.

Tutto ciò è dimostrazione che non servono grosse azioni, spesso è sufficiente anche solo un sorriso o un gesto gentile per riportare serenità a chi abbiamo di fronte.  

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