La pandemia ha portato tanta povertà e alimentato gli affari della camorra. A "Frontiere", il programma-inchiesta di Franco Di Mare in onda su Rai Uno, il prete anticamorra don Luigi Merola racconta la storia dei sui scugnizzi di Pompei e Napoli.
«Nel corso della trasmissione 'Frontiere' - ha detto il sacerdote anticamorra - ho parlato del Covid e dell'emergenza non ancora finita. Questa pandemia ha portato tanta povertà, il mondo va ricostruito sull'amore! Nessuno si salva da solo». Il suo intervento è stato il più seguito della trasmissione con 1 milione di spettatori. Inoltre i bambini a rischio camorra accolgono i loro coetanei profughi dell'Ucraina. Don Luigi Merola ospita i minori scappati dalla guerra e, ogni giorno, dalla sua fondazione “A’ voce d’è creature” - con sede a Pompei e Napoli - partono furgoncini carichi di aiuti umanitari diretti alla città di Leopoli, al confine con la Polonia.
«La macchina della solidarietà avviata dalla fondazione per i nostri fratelli ucraini continua a lavorare a pieno ritmo.