Poveri ed emarginati: parte Opera 5,
progetto Pio Monte della Misericordia

Una famiglia Ucraina assistita dal pio Monte della Misericordia
Una famiglia Ucraina assistita dal pio Monte della Misericordia
di Ettore Mautone
Mercoledì 13 Aprile 2022, 21:32
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Prestare cure e assistenza a indigenti e fasce di popolazione in condizioni di povertà: in pista Opera 5, progetto sociosanitario del Pio Monte della Misericordia realizzato con il sostegno della Fondazione CON IL SUD e il parteneriato dell’Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi-Cotugno-Cto) l’Associazione Riario Sforza, la Fondazione Massimo Leone, l’Associazione Onlus La Scintilla, la Cooperativa Raggio di Sole, l’Associazione di Promozione Sociale La Casa di Matteo e la II, III e IV Municipalità del Comune di Napoli. 
Curare gli ammalati è - come reso evidente dallo stesso titolo del progetto - una delle Opere di Misericordia intorno alle quali il Pio Monte è nato nel 1602: “La povertà sanitaria è una piaga sociale che priva di un diritto imprescindibile: quello di essere curati” avverte Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD - abbiamo l’obbligo morale di intervenire e la Fondazione CON IL SUD lo ha fatto con un bando dedicato proprio a questo: sostenere le organizzazioni del terzo settore che lavorano per offrire servizi che possano garantire questo diritto a chi vive situazioni economiche e sociali complesse e spesso oggettivamente drammatiche. Siamo orgogliosi di questa scelta e certi che i progetti selezionati e sostenuti, come Opera5, saranno un grande aiuto per tantissime famiglie meridionali che vivono in condizioni difficili, permettendo il rafforzamento dei servizi sociosanitari esistenti e rispondendo ad una necessità che la pandemia, con le sue ricadute sociali ed economiche, ha reso ancora più urgente”.

IL PROGETTO
Come è articolato e di cosa tratta esattamente Opera 5? Con questo progetto il Pio Monte della Misericordia va a potenziare e mettere in rete alcuni servizi sociosanitari che già realizzava da anni a vantaggio di persone in condizioni di fragilità e povertà del centro storico di Napoli promuovendo un modello di intervento di prossimità gestito dal privato sociale in collaborazione con i servizi pubblici. 
Ora con la collaborazione della II, III, IV Municipalità del Comune di Napoli saranno migliorati gli aspetti operativi relativi alle attività di cura, orientamento e supporto degli enti territoriali preposti e dal livello sociosanitario ottenere anche un più facile accesso al servizio pubblico sanitario configurando veri e propri sportelli di orientamento di utenti e pazienti prossimi al suo domicilio. 
“L'assistenza sociosanitaria insieme ad ogni "opera di umana solidarietà" è al primo posto nello Statuto del Pio Monte della Misericordia” sottolinea Fabrizia Paternò Soprintendente del Pio Monte della Misericordia. Insomma un progetto che dà  risposte concrete e puntuali ai bisogni di tante persone e famiglie fragili e sole in un'idea di comunità che si prende cura dell'altro. "Gli obiettivi - continua Paternç - saranno raggiunti grazie al lavoro di persone ed organizzazioni che hanno consuetudine a collaborare già da anni insieme tra loro, in quanto componenti della Rete sociale del Pio Monte della Misericordia”. 
L'iniziativa avrà durata triennale per un finanziamento complessivo di 600 mila euro. L’obiettivo finale è creare un’alleanza trasversale ed eterogenea sul tema della povertà sanitaria e dell’emarginazione sociale, che coinvolge le istituzioni sociosanitarie regionali, le aziende ospedaliere, i Servizi sociali territoriali, l’impresa sociale e il volontariato. Opera 5 punta dunque a una vera e propria riprogrammazione dell’offerta del welfare sociosanitario andando a cercare di fatto, le sacche di inaccessibilità, dove il diritto alla Salute non è conseguibile toccando fasce di popolazione “tradizionalmente” messe ai margini sia forme di povertà. In questo senso gli spazi di cura previsti dal progetto diventano un caso particolare e concreto in cui si realizza una coralità territoriale solidale rinforzando le buone pratiche già attive.

I NUMERI 
I numeri che Opera 5 s'impegna a raggiungere nel triennio programmato 2022/2025 sono 9000 visite specialistiche ambulatoriali, garantendo la presa in carico di 1.500 persone,  500 beneficiari dello sportello di affido e orientamento sanitario, 24 beneficiari del gruppo di supporto famiglie con disabili, 27 beneficiari delle residenze di supporto, 45 nuclei familiari presi in carico dal Centro per le famiglie. 
Nello specifico saranno ampliati e connessi i servizi offerti da tre ambulatori che fanno capo alla Fondazione Massimo Leone e all’Associazione Riario Sforza, di cui due già attivi e un terzo da avviare.

Le due realtà operano da circa 30 anni nel territorio del centro storico napoletano con servizi totalmente gratuiti destinati a persone in condizioni di estrema marginalità sociale e senza dimora. Gli ambulatori erogano visite specialistiche in odontoiatria, oncologia, oculistica, chirurgia d’urgenza, dermatologia, otorino, otorinolaringoiatria, nefrologia, ginecologia, e si occupano di distribuire gratuitamente (sotto prescrizione medica o segnalazione) farmaci, materiale sanitario e protesi odontoiatriche. Nel centro diurno della Fondazione Massimo Leone verrà inoltre attivato uno sportello di orientamento e affido sanitario per garantire accompagnamento ai servizi offerti dal SSN e tutoraggio ad anziani, persone in forte stato di emarginazione e/o con disabilità. Lo sportello fungerà anche da primo canale di accoglienza per la presa in carico dei pazienti nell’ottica di un ascolto attivo atto a decifrare al meglio bisogni e necessità.

I DISABILI
Un altro ambito d’intervento sarà invece realizzato con l’Associazione Onlus La Scintilla, ente che dal 1989 si occupa di sostenere ed accompagnare persone con disabilità psicomotoria in percorsi di autonomia, agevolando il distacco dalla famiglia di origine allo scopo di desiderare e realizzare una propria idea di vita. Con Opera 5 verrà attivato un percorso di sostegno per famiglie con disabili. Partendo dai ragazzi con disabilità si entrerà in contatto con i loro familiari, i caregiver e le figure di riferimento per sostenerle nel delicatissimo compito che devono assolvere. 
Counselor, psicologi, medici ed infermieri offriranno un servizio di gestione dei momenti critici e creeranno spazi di condivisione in gruppo. Inoltre, uno psicoterapeuta offrirà percorsi individualizzati per coloro che ne faranno richiesta.
Con una finalità interconnessa verrà, inoltre, costituito direttamente dal Pio Monte della Misericordia un Centro per le Famiglie: uno spazio di accoglienza e ascolto in cui vengono affrontate le difficoltà relative all’essere genitori, con un servizio di sostegno psicoeducativo e orientamento familiare. L’ultimo ambito d’intervento vede il rafforzamento dei servizi residenziali per familiari di pazienti lungodegenti presso la Casa di Matteo e Casa Gaia. In particolare, con la Cooperativa Raggio di Sole e la Fondazione Massimo Leone verrà potenziato il lavoro di supporto e accoglienza alle famiglie con bambini affetti da gravi patologie.

I RIFUGIATI
In questo momento di emergenza dato dal grande numero di rifugiati che sta raggiungendo la città di Napoli, il Pio Monte della Misericordia ha deciso di destinare questa parte di progetto per ora a sette nuclei familiari ucraini con necessità di assistenza sanitaria. In linea con la mission finale di Opera 5, infatti, attualmente sono ospitati presso la Casa di Matteo e Casa Gaia donne e bambini ucraini, alcuni di questi con patologie gravi. Il Pio Monte della Misericordia si trova nel centro antico di Napoli, nei pressi del Duomo. 

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