Sole in mezzo, idee lavoro per i giovani di Nisida

Presentato il progetto di avviamento al lavoro. Ai giovani di Nisida dedicato anche un murale realizzato dallo street artist romano Maupal,

Il carcere minorile di Nisida
Il carcere minorile di Nisida
Giovedì 18 Maggio 2023, 15:16
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I giovani detenuti dell’Istituto penitenziario minorile di Nisida sono i protagonisti del progetto promosso da Ripartiamo APS, in collaborazione con Sielte SpA e Maupal, che punta a far vivere ai ragazzi un’esperienza artistica e un percorso di avviamento al lavoro.

Questo pomeriggio, prenderà il via il progetto “Sole in mezzo!”. Durante l’evento di presentazione l’Associazione Ripartiamo dedicherà ai giovani di Nisida il murale realizzato dallo street artist romano Maupal, dal titolo Ero, ora sono.

L’opera raffigura un giovane di spalle che cammina in direzione del futuro: con la mano sinistra regge lo zaino del passato che non si può cancellare e con la mano destra innalza la palla incatenata, simbolo della condizione dei detenuti.

La palla rappresenta il cambiamento, una metà è nera per ricordare “chi ero” e l’altra metà ha i colori del globo terrestre per sottolineare “ora sono”. 

«Uscendo dall'Istituto penitenziario, anche se con percorsi di reintegrazione, si resta comunque legati al mondo delle carceri. Ci si trova di fronte ad un bivio: chi ero e chi voglio diventare?» spiega l’artista Maupal.

Grazie alla preziosa disponibilità del Direttore Gianluca Guida, sarà possibile varcare la soglia del carcere per i volontari di Ripartiamo e per il Sales Area Manager di Sielte, Rino De Zotti.

La società italiana leader nel settore delle telecomunicazioni, in virtù del protocollo d’intesa “Lavoro carcerario” sottoscritto a giugno 2022 tra il Ministero della Giustizia e quello per l’Innovazione tecnologica, offrirà anche ai ragazzi di Nisida l’opportunità di realizzare un progetto che ha già portato buoni risultati in altri istituti penitenziari.

«Dare competenze tecniche specialistiche vuol dire inserimento nel mondo del lavoro che, come ripete la nostra Costituzione, “nobilita l’uomo” – dichiara il De Zotti -. Attraverso un percorso formativo si vuole offrire un nuovo ruolo nel mondo delle telecomunicazioni, con attività di help desk di primo e secondo livello ma anche di rigenerazione degli apparati di rete quali router, switch, apparati telefonici. Il pregiudizio sui detenuti, soprattutto sui più giovani, va messo da parte, per consentire loro di ritornare a una routine ordinaria, a partire dal lavoro. Questa è la loro opportunità».

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L’iniziativa, benedetta dalla guida spirituale di Ripartiamo APS Don Carmelo Terranova, vuole porre l’attenzione sulla riabilitazione e sull’inserimento sociale dei ragazzi del Nisida.

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