Sport e disabilità: l’impegno delle Fiamme Oro al Kodokan Napoli

Scintilla - Kodokan
Scintilla - Kodokan
di Diego Scarpitti
Sabato 6 Ottobre 2018, 09:57
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Una mano nel vuoto che rafforza corpo e spirito. Disciplina e autocontrollo ma anche coordinazione e simmetria. Nello sport come nella vita un tentativo di sgomberare la mente da preoccupazioni. Karate, inserito nel programma delle Olimpiadi di Tokyo 2020 e per la prima volta nell’edizione dei Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires 2018, in soccorso della disabilità. Al Kodokan Napoli l’impegno delle Fiamme Oro in favore di 30 ragazzi diversamente abili dell’associazione La Scintilla.
 
 


Se ad illustrare tecniche e movimenti, simulare combattimenti e stimolare all’azione provvedono un campione del mondo e un fuoriclasse nazionale, facile intuire il risultato e il coinvolgimento del gruppo. Molto più di un percorso di autoperfezionamento. «Insieme alla gente. Applichiamo in concreto il motto della Polizia di Stato e seguiamo le indicazioni del presidente dei Gruppi Sportivi Fiamme Oro Francesco Montini», spiega lo stabiese Ciro Massa, classe 1980, palmares di spessore, con 16 anni di attività alle spalle ed esperienza qualificata al servizio dei giovani e dei colleghi in divisa. Campione del mondo, d’Europa e d’Italia, basterebbe soltanto questo come lettera di presentazione per Massa, che riveste il ruolo di responsabile tecnico del settore karate Fiamme Oro, divulgatore della disciplina che si applica a mani nude. Gesti mirati e attuati insieme a Gianluca Iovine, classe 1989, di Scampia, due volte campione italiano assoluto e più volte giovanile. Tuta cremisi e azzurra, riconoscibile a vista, simbolo distintivo di appartenenza. A tessere le lodi di una giornata che avrà certamente seguito Paola Pastorino, vicepresidente della IV Municipalità San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale, con delega alla scuola e allo sport, con trascorsi da judoka. «Conosco bene le attività sul territorio cittadino portate avanti nel corso del tempo dal Kodokan Napoli. Bella l’iniziativa delle Fiamme Oro con La Scintilla, all’insegna della competenza, della solidarietà e dell’amore. Davvero toccante. Si è visto come le persone insieme riescono a raggiungere obiettivi concreti, superando pregiudizi imperanti. Dell’handicap si parla –prosegue l’esponente delle istituzioni locali-  ma è vero che all’handicap si guarda troppo spesso con idee medicalizzate. In piazza Carlo III ho visto altro: la capacità di fare attività insieme e integrazione sostanziale. Un nome bello: la Scintilla nel cuore. Con la speranza di portare avanti tale progetto, un plauso particolare va ai due poliziotti maestri di karate, tecnicamente validi e abili nel saper trasmettere e comunicare». Il volto dei partecipanti riscontro oggettivo dell'esito positivo. Entusiasta anche Claudia Noviello, operatore del team La Scintilla. «Onlus nata 30 anni fa e da 20 siamo al Pio Monte di Misericordia in via dei Tribunali. Ci occupiamo di inclusione dei ragazzi e giovani con disabilità intellettive, in collaborazione con il Kodokan, che si conferma apripista nel settore. Siamo stati accolti con grande calore e generosità, permettendoci un percorso di sport virtuoso: una sperimentazione fruttuosa pure per l’autismo. Oltre ad essere salutare e divertente, l’attività fisica si rivela strumento importante di socialità con scopi terapeutici. Giornata speciale che speriamo di ripetere quanto prima. Si è trattato di un’occasione di crescita utile ai ragazzi e di contatto con il mondo reale». Sensibili non da oggi alle necessità della cittadinanza, le Fiamme Oro dimostrano vero interesse per il sociale. Sintonia perfetta tra cuore e mente. Lampi di umanità non isolati.     
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