«Sunset for Diabetic Children»: l'aperitivo solidale dell'Isola che non c’è

Lino l'orsacchiotto e il "diabete dei bambini"
Lino l'orsacchiotto e il "diabete dei bambini"
di Salvio Parisi
Martedì 25 Giugno 2019, 19:35
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E’ un tenero orsacchiotto di pelouche bianco e beige e su braccia e gambe porta dei cerotti blu: in un video di AGD su youtube racconta in due minuti e mezzo di essere affetto da Diabete Mellito 1 o semplicemente «il diabete dei bambini» e descrive dal punto di vista del fanciullo questa frequente patologia che colpisce per l’appunto in età pediatrica.
Si chiama Lino (forse diminutivo di InsuLino) e spiega a bambini e adulti come e quanto diventi invalidante questa malattia autoimmune che può improvvisamente sopravvenire in tenera età e cronicizzare: il pancreas produce l’ormone dell’insulina, necessario a regolare il livello di glucosio nel sangue; il sistema immunitario, identificando le cellule del pancreas come estranee e dannose, è portato ad attaccarle e distruggerle. Solo le iniezioni quotidiane d’insulina possono salvare questi bimbi da pericolosi picchi glicemici che possono indurre coma: per questo il dolce Lino convive sorridente con quei cerotti. Informazione, prevenzione, diagnosi e terapia non sono sempre cosa diffusa, semplice o immediata: ecco perché è sempre opportuno parlarne.
Qui a Napoli “L’isola che non c’è” si occupa da tempo della silenziosa battaglia che i genitori di infanti diabetici conducono al fianco dei loro piccoli: questa onlus dal 2015 opera su tutta la Campania e grazie anche al corretto uso dei social é riuscita a creare una rete di supporto e informazione tesa ad abbattere le barriere sociali legate alla discriminazione sull’argomento in quasi tutti i contesti. Così per il 27 giugno organizza “Sunset for Diabetic Children”, un aperitivo solidale presso le Cantine Sociali di piazzetta Rodinò a Chiaia, che raccoglierà donazioni per sostenere la ricerca nei due centri di Diabetologia Pediatrica del Primo e Secondo Policlinico di Napoli. Alessandra Rubinacci per l’occasione è in prima linea con la diffusione dell’iniziativa e la vendita dei ticket (15 euro) al suo store nel Palazzo Cellammare. Ci ha raccontato l’esperienza col suo piccolo Salvatore di sette anni, i suoi nuovi percorsi di analisi e terapia: «sullo scacchiere della vita le priorità cambiano definitivamente. Ai nostri bambini sono purtroppo negate tante spensieratezze dell’infanzia: un monitoraggio costante di valori ematici e fisiologie altalenanti, da una dieta scientificamente controllata all’attività motoria, niente merendine, leccornie o calza della Befana e d’estate al mare tanta attenzione per quei “pod sentinella” che indossa sulle braccia. Ho dovuto studiare e apprendere quanto questa malattia cronica sia faticosa e subdola, ci rende per sempre dipendenti da un farmaco salvavita ed è impercettibile agli occhi di molti. Quando mi ha visto pensierosa e oscura, Salvatore mi ha chiesto se fosse “per colpa sua”: allora ho deciso che Lady Limitless mi occorre per lucidare l’armatura da mamma coraggio».
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