“Un villaggio per crescere”, arriva a Napoli il progetto per lo sviluppo dei bambini

“Un villaggio per crescere”, arriva a Napoli il progetto per lo sviluppo dei bambini
“Un villaggio per crescere”, arriva a Napoli il progetto per lo sviluppo dei bambini
Mercoledì 20 Aprile 2022, 15:49
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Si concluderà a maggio di quest'anno il progetto “Un villaggio per crescere”, selezionato dall'Impresa sociale con i bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa e promosso e coordinato dal centro per la salute del bambino: grazie a questo finanziamento a partire dal febbraio del 2018 — in partnership con amministrazioni comunali, enti del terzo settore, enti di ricerca e formazione, servizi educativi e fondazioni — sono stati aperti in tutt'Italia 10 villaggi, ovvero spazi gratuiti dove bambini e bambine da 0 a 6 anni e le loro famiglie possono incontrarsi e passare del tempo insieme facendo diverse attività guidati da educatrici ed educatori professionali. Lo scopo è quello di promuovere lo sviluppo del bambino, la genitorialità e le relazioni di cura in comunità caratterizzate da svantaggio socioculturale e carenza o difficoltà di accesso ai servizi per l'infanzia.

Tante sono le lezioni apprese e le consapevolezze acquisite in questi primi quattro anni di attività: per tracciare un primo bilancio di quest'esperienza, che ha già avuto un'estensione attraverso il progetto “Crescere nel villaggio”, cofinanziato da Impresa sociale con i bambini e fondazione generali The human safety net, grazie al quale hanno aperto o sono in corso di apertura altri 18 villaggi, l'appuntamento è a Napoli al Palazzo delle Arti in sala Di Stefano venerdì 22 aprile a partire dalle 9.15. Dopo i saluti istituzionali da parte della vicesindaca e assessora all'istruzione e alla famiglia della città di Napoli Mia Filippone e di don Antonio Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s., partner dell'evento, braccio operativo della Regione Campania nella tutela delle vittime di reato e dei loro familiari, del riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata e delle politiche per l'infanzia negata. 

Giorgio Tamburlini e Anduena Alushaj, del centro per la salute del bambino, offriranno delle riflessioni sui primi quattro anni di lavoro, che saranno commentate da Paola Milani, LaBrief Università degli Studi di Padova, e da Marco Rossi Doria, presidente Impresa sociale con i bambini; seguirà una tavola rotonda sul ruolo dei centri per genitori e bambini nel quadro delle politiche e dei programmi per lo 0-6, a cui parteciperanno Emmanuele Pavolini e Chiara Saraceno di Alleanza per l'infanzia, Christian Fabbi di Reggio Children, Antonia Labonia del gruppo nazionale nidi e infanzia, Ilaria Folli del coordinamento regionale centri per le famiglie della Regione Emilia-Romagna, Francesco De Giovanni del centro Tau e l'on.

Paolo Siani, dell'Intergruppo infanzia-commissione parlamento infanzia.

 

«Per contrastare la povertà educativa — afferma il pediatra Giorgio Tamburlini — non bastano i nidi: dal momento che è stato dimostrato che il peso dell'ambiente familiare è preponderante nei primi anni di vita, bisogna lavorare sulle competenze genitoriali e dare continuità a esperienze come i villaggi per crescere e a iniziative simili quali i centri per genitori e bambini attivati in varie parti d'Italia. In questi anni siamo riusciti a coinvolgere più di 2000 bambini e bambine, soprattutto nei primi due-tre anni di vita, e i loro genitori: questi ne hanno ricevuto grande beneficio, sia perché hanno potuto scoprire le tante cose utili e piacevoli che possono fare con i loro bambini sia perché hanno avuto molte opportunità di condividere la loro esperienza con altre famiglie, uscendo dall'isolamento ,che è stato accentuato dalla pandemia, ma che abitualmente caratterizza per molti i primi anni dell'esperienza genitoriale». Nel pomeriggio, curato dalla fondazione Pol.i.s. con l'associazione comunitAzione, sarà proposto un laboratorio che attraverso uno scambio di buone pratiche tra le varie realtà presenti proverà a individuare possibili prospettive condivise per il futuro dei villaggi.

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