Il Vescovo Battaglia incontra l'associazione iKen: discriminazione, bullismo e camorra i temi discussi

Il Vescovo Battaglia incontra l'associazione iKen: discriminazione, bullismo e camorra i temi discussi
di Enrica Buongiorno
Giovedì 11 Agosto 2022, 10:28
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L’associazione iKen ha incontrato Sua eminenza il Vescovo di Napoli don Mimmo Battaglia nel palazzo della curia arcivescovile sui temi dell’inclusione, della non discriminazione, della lotta al bullismo e del anticamorra.

Nella delegazione erano presenti la professoressa Simona Aiello, insegnante transessuale madrina dell’Omovies at School, il professor Marco Taglialatela, e i ragazzi del servizio civile universale. Tra loro anche un giovane algerino ospite della Casa Accoglienza del progetto “Questa casa non è un albergo” finanziato dall’Unar - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato dall'Associazione iKen all’interno del bene confiscato dalla mafia nella terza municipalità del Comune di Napoli.

«Don Mimmo ha ascoltato le storie di tutti quanti e ha espresso partecipata comprensione del dolore di alcuni racconti.

Ci ha detto che questa giornata lo aveva fatto ritornare indietro negli anni, quando da parroco di frontiera si occupava del dolore delle persone più vulnerabili» ha commentato il presidente di iKen, Carlo Cremona che poi ha aggiunto - Esprimo piena soddisfazione per gli impegni reciproci presi in un cammino verso l'inclusione, la pacificazione e la lotta alla camorra che ci possono vedere, come in passato, accanto alla chiesa di Napoli. Una buona relazione con la chiesa ci consentirà di avere un buon dialogo con le altre confessioni religiose affinché gli uomini e le donne della nostra comunità vengano aiutati nella piena accettazione. Abbiamo chiesto al Vescovo di guidare una delegazione napoletana dal Santo Padre, affinché egli come già avvenuto per le comunità canadesi, possa trovare il modo e la forza di riconoscere anche alla comunità gay e trans mondiale lo status di perseguitato nella storia della chiesa cattolica e possa in nome di Cristo chiedere scusa per le pene e le sofferenze inflitte nei secoli».

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