«Abbiamo spalancato le porte di Villa Fernandes e guidato letteralmente i visitatori alla scoperta della sua storia e soprattutto del suo presente e questo ci ha riempito di gioia»: commenta così Antonio Capece, direttore della Villa di Portici confiscata alla camorra e dal 2020 affidata alle cooperative per diventare un bene comune, l’open day di ieri durante il quale sono state organizzate visite guidate alla struttura che ospita associazioni e cooperative sociali, ambientali e culturali: «È importante conoscere la storia di Villa Fernandes per capire il senso e l’importanza di ciò che adesso rappresenta», aggiunge Capece: «Non a caso il titolo dell’evento è stato “Ti raccontiamo una storia…” che è quello che abbiamo voluto trasmettere ai visitatori. Ma Villa Fernandes è anche e soprattutto accoglienza e integrazione: non a caso il giovedì pomeriggio abbiamo deciso, grazie ad alcuni volontari, di insegnare italiano agli stranieri, inizialmente ucraini che qui sono anche ospitati ma poi anche alle altre comunità straniere del territorio».
La giornata alla scoperta della Villa e delle sue tantissime attività per la comunità e per i giovani è stata anche l’occasione per un Brindisi augurale “per la pace” tra gli uomini e i popoli.