Strangolato con il cavo del telefono: l'uomo da giorni dormiva nella cabina, è giallo

La cabina del telefono dove è stato ritrovato il cadavere e i carabinieri
La cabina del telefono dove è stato ritrovato il cadavere e i carabinieri
di Lorena Levorato
Mercoledì 13 Aprile 2022, 10:02 - Ultimo agg. 11:25
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VIGONZA - Tragedia al parco di via Bachelet a Busa: un bengalese di 40 anni è stato trovato morto all'interno della vecchia cabina telefonica. La terribile scoperta è stata fatta ieri, poco prima delle 13, da un residente che stava passeggiando con il cane. É un giallo. Gli investigatori propendono per l'ipotesi del suicidio, ma tutte le piste rimangono in piedi.

I FATTI

Ad attirare l'attenzione del passante è stato un piede della vittima che fuoriusciva dalle porte dell'unica cabina telefonica rimasta.

E quando si è avvicinato per guardare all'interno ha trovato il corpo, ormai esanime, dell'uomo con il collo avvolto dal cavo della cornetta, usato come corda; era seduto e con le gambe distese in avanti. A quel punto il passante ha chiamato i carabinieri. Dopo pochi istanti sul luogo è arrivata una pattuglia dei carabinieri della stazione di Pionca di Vigonza, insieme all'ambulanza del Suem 118 e un'auto medica. I sanitari, però, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del bengalese che, stando ad un primo esame esterno del corpo, è avvenuto presumibilmente diverse ore prima del ritrovamento. L'uomo, regolare in Italia, soffriva da tempo di uno stato depressivo acuto per il quale era in cura. Viveva con il fratello che non lo vedeva da un paio di giorni.

Il cittadino bengalese è stato visto girovagare nelle vicinanze del parco di via Bachelet e da un paio di sere dormiva proprio nella cabina. Una circostanza confermata anche da alcuni residenti e avventori del bar di fronte, ma anche dal passante che ne ha scoperto il corpo. «Già da qualche giorno lo avevo notato girare nelle vicinanze del parco racconta F.R. - E avevo anche notato che dormiva nella cabina: infatti, anche quando ho trovato il corpo, ho visto che sul pianale della cabina c'era la coperta che usava la sera. Mi sono accorto del piede, scalzo, che sbucava fuori dalla cabina e mi sono avvicinato. Ho provato a chiamarlo per vedere se rispondeva, ma ho capito subito che, purtroppo, non c'era nulla da fare».
Anche se gli inquirenti ipotizzano che si sia tolto la vita, in quanto non ci sono segni evidenti di violenza né indizi che possano far pensare al coinvolgimento di altre persone, sulla salma del cingalese saranno effettuati l'autopsia e altri accertamenti. Per fare luce sul giallo verranno visionate anche le immagini delle telecamere della vicina isola ecologica.
 

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