Va a scuola e scompare nel nulla, il dettaglio che non torna nella vita perfetta di Basma Il giallo delle videochiamate

La ragazza di Galliera Veneta è stata vista per l'ultima volta la mattina del 31 maggio in un bar di Castelfranco

Basma Afzaal
Basma Afzaal
di Marina Lucchin
Domenica 5 Giugno 2022, 08:44 - Ultimo agg. 6 Giugno, 09:12
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GALLIERA VENETA (PADOVA) - È uscita di casa come tutte le mattine per andare a scuola, ma di lei si sono perse le tracce ormai da cinque giorni. Sembra scomparsa nel nulla Basma Afzaal, 18 anni, residente da quattro a Galliera Veneta, piccolo comune dell'Alta Padovana, al confine con il Trevigiano. La giovane, nata in Pakistan, frequenta la scuola professionale Lepido Rocco di Castelfranco Veneto (Treviso) dove era diretta anche la mattina del 31 maggio, quando la sua famiglia l'ha vista per l'ultima volta.

Abbiamo provato a chiamarla dal suo cellulare ma risulta spento

Ragazza scomparsa a Galliera: chi è


Carnagione olivastra, lunghi capelli corvini, occhi neri, alta circa un metro e 55, Basma, come racconta nel suo appello social il cugino Shaheer Muhammad, è uscita di casa vestita con una maglietta nera con una riga bianca, delle scarpe alte bianche e il suo zainetto sulle spalle, pronta per prendere la corriera che l'avrebbe portata a Castelfranco.
Una volta arrivata nella città trevigiana, però, non sarebbe andata a scuola, ma in un bar vicino alla stazione delle corriere, un luogo di ritrovo di tanti studenti in attesa del bus.
«L'ultimo avvistamento - scrive il cugino - è stato al bar Roma di Castelfranco Veneto alle 9,30 del mattino. Da lì purtroppo non si è saputo più nulla sulla sua posizione. Abbiamo provato a chiamarla dal suo cellulare ma risulta spento. Il giorno della sua scomparsa abbiamo fatto segnalazione ai carabinieri che ora stanno indagando. Se avete sue notizie ci dareste una grandissima mano, nel caso in cui la vedeste chiamate il 112». I genitori della giovane hanno denunciato la sparizione della figlia intorno alla mezzanotte tra il 31 maggio e il 1° giugno, quando ormai hanno capito che non sarebbe tornata a casa, vista l'ora tarda. I militari dell'Arma di Galliera hanno allertato i colleghi trevigiani e le prefetture di Padova e Treviso hanno fatto scattare il protocollo per le persone scomparse.

L'ultima cella agganciata dal cellulare della giovane sarebbe in centro a Castelfranco, il che poco aiuta con le ricerche visto che copre una zona particolarmente grande.

Chi è stato l'ultimo a vedere Basma?

Quella mattina mi sembrava normalissima, niente di strano. Era vestita sempre in modo sobrio, per lo più di nero, con i pantaloni e senza velo


L'ultimo ad averla vista sembra essere il titolare del bar vicino alla stazione delle corriere.
«Era qui sia lunedì che martedì - racconta il gestore del caffè Roma - l'ho vista entrambi i giorni impegnata a fare delle videotelefonate, ma non so con chi, nemmeno se era un uomo o una donna. Era un pezzo che non la vedevo, ma la ricordo bene perché è una ragazza molto a modo. Credevo fosse un po' più grande della sua età e che non andasse più a scuola, per cui non mi ha fatto effetto vederla alle 9,30, inoltre con il Covid ci sono ingressi scaglionati, quindi non ci ho fatto davvero caso». Il gestore del locale racconta che Basma è una ragazza perbene: «Educata e gentile, carina e molto semplice, la vedevo per lo più da sola. Quella mattina mi sembrava normalissima, niente di strano. Era vestita sempre in modo sobrio, per lo più di nero, con i pantaloni e senza velo».

Basma, una doppia vita? Il dettaglio che non torna


Una descrizione dell'abbigliamento che, però, cozza con chi la vedeva tutti i giorni o quasi a Galliera dove faceva le commissioni per conto dei suoi genitori: ultima di due fratelli maschi, era quella che conosceva meglio l'italiano. «Era sempre vestita secondo i canoni della sua religione, quindi velo in testa e sul corpo e sempre piedi nudi con le ciabatte» racconta una compaesana che conosce bene sia lei che la famiglia, «tutte persone molto educate e a modo». Secondo queste testimonianze sembra, dunque, che in famiglia vestisse in modo tradizionale, mentre per andare a scuola preferisse lo stile occidentale.



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