Con la droga vicino alla chiesa: preso un 15enne e un nigeriano che ha aggredito gli agenti

Giro di spaccio vicino alla chiesa, preso minorenne
Giro di spaccio vicino alla chiesa, preso minorenne
di Luisa Morbiato
Lunedì 11 Luglio 2022, 08:31 - Ultimo agg. 12 Luglio, 15:51
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PADOVA - Ieri la Polizia impegnata nei servizi di contrasto alla criminalità diffusa, ha messo a segno 2 arresti e denunciato 5 persone: protagonista anche un 15enne che preparava le dosi di droga davanti a un a chiesa all'Arcella.

L'OPERAZIONE
A finire in manette per detenzione di droga e resistenza a pubblico ufficiale, un nigeriano di 35 anni sorpreso in via Valeri con 2 grammi di eroina. Alla vista degli agenti l'uomo ha tentato di ingoiare un involucro contenente dello stupefacente, una volta raggiunto ha però reagito con violenza provocando a 2 degli agenti ferite guaribili in 5 e 7 giorni. Alla scena ha assistito un connazionale che ha ripreso la scena con il cellulare contestando l'arresto, profferendo frasi provocatorie contro gli agenti e, alla loro richiesta, rifiutandosi di fornire le proprie generalità e tentando la fuga. Raggiunto è stato accompagnato in Questura ed identificato. Per lui è scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità.
In zona Pontevigodarzere è scattato l'arresto per spaccio, con obbligo di domiciliari fino al processo che si terrà per direttissima, di un italiano di origini marocchine di 25 anni, pluripregiudicato per reati concernenti gli stupefacenti. Il ragazzo è stato sorpreso con pochi grammi di hashish, nella sua auto invece gli agenti hanno rinvenuto due panetti della stessa sostanza del peso di 2 etti.

MINORI
E' stato invece affidato ad una comunità di accoglienza, un 15enne tunisino sorpreso all'Arcella, nelle vicinanze della chiesa di San Gregorio Barbarigo mentre confezionava droga nascosto sotto un'impalcatura. Il ragazzo era in possesso di 2 di dosi di cocaina e di una decina di grammi di hashish che stava tagliando con la lama di un cutter e pesando con un bilancino. Il quindicenne ha tentato la fuga ma è stato raggiunto dopo un breve inseguimento, portato in Questura per l'identificazione e stato poi affidato ai servizi sociali che lo hanno affidato ad una comunità. Non solo spaccio di stupefacenti ma anche furti.
Tre tunisini, tra i quali un minorenne, sono stati notati da un equipaggio della Mobile a bordo di un'auto che risultava rubata la notte precedente dal cortile di una carrozzeria dell'Arcella.

Gli agenti li hanno seguiti e poi bloccati in un luogo sicuro. A loro carico una denuncia per ricettazione dell'auto, che è stata immediatamente restituita al proprietario, e per la detenzione di qualche grammo di hashish rinvenuto a seguito della perquisizione effettuata.

LE REAZIONI
E per quanto riguarda il problema dello spaccio, l'azione provocatoria di CasaPound che venerdì notte scorso ha recintato piazza Dalla Vecchia e il giardino di via Duprè luoghi caldi della droga all'Arcella ha suscitato diverse reazioni. «Sono stato avvisato dell'accaduto in piena notte e ho subito girato le foto all'assessore Bonavina chiedendo un intervento più intensivo su queste zone. Si devono trovare misure serie e strutturali per riportare la piazza alla sua funzione sociale - commenta il consigliere Luigi Tarzia che vive proprio accanto alla piazza - Servono anche eventi culturali per renderla viva, su questo mi consulterò con l'assessore Colasio».
«Non vorrei che si arrivasse alla chiusura del passaggio tra la piazza e via Moretto come chiedono alcuni residenti o che nascesse un Comitato di residenti perché quando accade significa che la politica ha fallito - chiude - in campagna elettorale mi sono reso conto che i padovani chiedono tranquillità quando escono da casa. Quello che accade sono fatti oggettivi e non percezione».
Molti i residenti che si sono rivolti anche a Rossella Salvan, Comitato San Bellino Sicuro - Quartieri Sicuri. «Se si è arrivati a tanto, i residenti della piazza e via Duprè sono arrivati a chiedere la chiusura degli spazi per estromettere spacciatori e sbandati dalle loro aree, significa che i cittadini sono più che esasperati come testimoniano le lamentele che arrivano al Comitato - afferma Salvan - Servono interventi efficaci che non sono feste ed eventi, che non risolvono la questione ma serve applicare al meglio le leggi vigenti, anche se andrebbero cambiate, ma sappiamo che spetta al Governo. Spacciatori e delinquenti si arrestano senza liberarli poco dopo o vanno rimpatriati. I cittadini chiedono di uscire di casa in sicurezza e tranquillità».
 

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