PORDENONE - La questura di Pordenone con un dispositivo di sicurezza pubblica ha sventato questa mattina, 15 dicembre, l'occupazione della Direzione sanitaria dell'Ospedale civile da parte di alcune decine di esponenti No Vax. La Digos ha intercettato la notte scorsa alcuni messaggi che invitavano simpatizzanti No Vax a presentarsi davanti all'ospedale, per sostenere il personale sanitario sospeso dal servizio, in occasione dell'entrata in vigore da oggi dell'obbligo vaccinale per alcune categorie. Il questore, Marco Odorisio, ha disposto così servizi di sicurezza e poi disposto il foglio di via obbligatorio per tre anni, dal comune di Pordenone, per il triestino Stefano Puzzer, portuale e leader della protesta contro il Green pass.
La dinamica
«Ho appreso dell'azione preventiva da parte del Questore Marco Odorisio che ringrazio per la consueta solerzia e attenzione che dedica al territorio.
Puzzer in questura
Il portuale e leader della protesta contro il Green pass Stefano Puzzer è arrivato a Pordenone al luogo della manifestazione. Subito è stato accompagnato in Questura dagli agenti presenti sul posto. Secondo quanto si apprende, la polizia intende valutare la sua posizione.
«L'Amministrazione regionale si congratula con le Forze dell'ordine e in particolare con la Digos di Pordenone che, attraverso un'attenta azione di controllo e prevenzione, ha sventato l'azione pianificata da un gruppo di estremisti no vax il quale, secondo quanto riportato dalla stampa, puntava a occupare la sede della Direzione sanitaria dell'Ospedale civile del capoluogo della Destra Tagliamento». Lo ha detto l'assessore del Friuli Venezia Giulia alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, evidenziando che «è necessario adottare il pugno duro contro chi è passato da un dissenso legittimo alla messa in atto di azioni violente, inqualificabili e pericolose». «La sola idea che un'azione di questo tipo che possa andare a buon fine mette i brividi - ha spiegato l'assessore -. Se quanto pianificato fosse stato attuato avrebbe infatti compromesso l'operatività di una struttura sanitaria che per sua natura deve rispondere alle esigenze immediate dei cittadini, nella quale in caso di rallentamenti si generano effetti immediati e gravi sulla salute e, spesso, sulla vita stessa dei pazienti».