I nipoti trovano in un cassetto il testamento della zia ed esaudiscono il suo desiderio

Pasiano, testamento zia morta Covid. I nipoti esaudiscono desiderio
Pasiano, testamento zia morta Covid. I nipoti esaudiscono desiderio
di Cristiana Sparvoli
Venerdì 2 Dicembre 2022, 11:38 - Ultimo agg. 18:52
4 Minuti di Lettura

PASIANO - Rosa Boer è stata una delle tante vittime pordenonesi della pandemia. Abitava a Cecchini di Pasiano e aveva 88 anni quando è morta, il 26 febbraio del 2021 all'ospedale Santa Maria degli Angeli, senza avere accanto il conforto dei familiari. A oltre un anno e mezzo dalla sua scomparsa, a tenerne vivo il ricordo è il gesto di grande generosità di cui è protagonista la nipote Rosanna Marson, pordenonese, che mette al centro Casa Lucia, l'istituto di riposo per anziani di Pasiano. «È una storia d'altri tempi, che mi ha commosso», commenta, nel raccontare il lascito ricevuto, Luca Viotto, presidente del cda della struttura fondata per volere dei Comuni di Pasiano, Prata e Brugnera e dalla parrocchia pasianese di San Paolo. La casa di riposo già altre volte ha ereditato beni lasciati da benefattori, ma la vicenda con cui ha ricevuto in dono l'appartamento che apparteneva alla signora Boer è davvero particolare, per il modo in cui allo studio notarile Pertegato di Pordenone sono giunte le ultime volontà dell'anziana benefattrice. Non le ha raccolte direttamente il notaio, ma sono state vergate a mano dalla vedova, su un semplice foglio di carta nella solitudine della propria abitazione, poco prima dell'approssimarsi della fine. Un foglio poi lasciato in un cassetto, dove era rimasto per molti mesi.


LA SCOPERTA
Poi quel cassetto è stato aperto dai nipoti, a cui spettava in eredità l'abitazione di Cecchini, visto che Rosa Boer e il marito Silvio Casolari non avevano avuto figli. Il ritrovamento dello scritto olografo ha cambiato il corso della storia familiare. «Mia zia Rosa Boer, per un destino beffardo, è morta di Covid-19 proprio il giorno prima di ricevere la prima dose di vaccino, prenotata per il 27 febbraio 2021 - ricorda Rosanna Marson -. La zia non aveva figli, ma solo noi nipoti e l'ultimo decennio lo ha passato vicino a suo marito Silvio, colpito da Alzheimer e ricoverato a Casa Lucia a Pasiano».

Il loro legame era molto forte. «Non si separavano mai, neanche nella malattia. Fino all'ultimo giorno, zia Rosa è riuscita a stare accanto a zio Silvio e ad assisterlo, anche grazie ai responsabili della casa di riposo che, capendo il forte rapporto, le hanno consentito di passare le giornate accanto a suo marito - aggiunge la nipote -. Dopo la morte dello zio, Rosa era ritornata a una semplice quotidianità, riconoscente per il tempo che le è stato permesso di trascorrere accanto al compagno della sua vita». Poi è arrivato il Coronavirus. «Zia Rosa purtroppo è morta da sola, all'ospedale di Pordenone, e non l'abbiamo neanche potuta vedere. L'unico collegamento con noi nipoti era il telefono cellulare, fino al giorno in cui anche quello è rimasto muto - allarga le braccia -. Dopo un periodo iniziale di tristezza e incredulità, abbiamo deciso di mettere ordine nel suo appartamento rimasto vuoto. Sistemando un cassetto abbiamo rinvenuto un testamento olografo su un vecchio foglio di carta, dove zia Rosa, per riconoscenza, esprimeva la volontà di destinare il suo appartamento a Casa Lucia. Credendo fortemente che dal bene nasca il bene, per amore e rispetto di nostra zia, senza nessun indugio, abbiamo depositato tutto dal notaio. Grazie a questa catena di scelte, ora quell'appartamento sarà di supporto e aiuto a chi ne avrà bisogno. Dal bene nasce il bene, e noi siamo felicissimi di aver fatto la nostra parte».


SPESSORE MORALE
«Quello che ci colpisce è il grande spessore dei familiari di Rosa», sottolinea Luca Viotto, che li ringrazia per il gesto non comune e per avere rispettato sino in fondo la volontà della loro congiunta. Espletate da poco tutte le pratiche per il passaggio di proprietà, il cda ha deciso che l'appartamento ereditato accoglierà persone che ne hanno davvero bisogno. «Lo affitteremo a prezzo calmierato a una famiglia in difficoltà», conclude il presidente della struttura. «Per ora ha questa destinazione sociale - conclude -, nei prossimi anni si vedrà».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA