Covid, la diretta Zaia: «Picco in vista: si può arrivare a 2000 ricoveri in 10 giorni. Metà dei tamponi positivi rispetto a marzo»

Diretta del governatore Zaia oggi 6 novembre
Diretta del governatore Zaia oggi 6 novembre
di Redazione online
Venerdì 6 Novembre 2020, 12:44 - Ultimo agg. 7 Novembre, 15:00
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Luca Zaia in diretta dalla Protezione civile di Marghera anche oggi, venerdì 6 novembre 2020, per le ultime notizie sul Coronavirus in Veneto. Oggi è entrato in vigore il nuovo Dpcm: il Veneto, come si è saputo mercoledì sera, è stato collocato in "fascia gialla" dal Governo Conte, ossia quella di moderata criticità. Da stasera coprifuoco dalle ore 22. «Da oggi parlo con la mascherina sul viso - ha esordito il governatore - perchè da stamane con il dpcm i ragazzi che continuano ad andare a scuola devono usarla».

Bollettino

A parità di tamponi oggi ci sono metà dei positivi rispetto a marzo, ieri ne sono stati fatti 20.500. I nuovi positivi della notte sono 2.302, che salgono a 3.297 dalle ore 8 di ieri mattina. Oggi gli attualmente positivi in Veneto sono 43.937, in isolamento 17.972 persone, ricoverati 1301 (+27), quindi c'è una frenata del ritmo di crescita dei ricoveri. Terapia intensive: 174 (+4). Totale dei morti 2543, vale a dire che ci sono stati 13 morti nel corso della notte. 

Fase 4  sanitaria

«Con mezzo piede siamo già dentro la fase 4 sanitaria, quindi siamo nella fase di massima tensione negli ospedali. Per metà di novembre è previsto il picco: dovremmo raggiungere i 250-300 ricoveri nelle terapie intensive, è verosimile.

Stiamo entrando nella fase più critica, alcune Uls ci sono già dentro, come Belluno e Treviso.  Il Covid di questa seconda ondata si caratterizza meno con le terapie intensive e di più con i ricoveri. Infetta di più i giovani. La massa di ricoveri è tra gli anziani (over 70), la massa che si infetta sono i giovani (che restano asintomatici)».

La fase 4 non prevede restrizioni sociali, solo ospedaliere. Questa fase 4 non c'entra niente con le zone gialla, arancione, rossa stabilite dal governo su scala nazionale».

Posti letto

 «Fase 4 per il Veneto significa anche pressione per trovare i posti letto negli ospedali, recuperandone il più possibile dall'attività sanitaria ordinaria, da altri reparti come Medicina che dovranno cedere letti. Entro i prossimi 10 giorni si può arrivare a 1.800-2000 ricoveri negli ospedali veneti nella peggiore delle ipotesi. Rapporti con la sanità privata, asse portante del sistema veneto: come a marzo dovremo chiedere loro di garantire alcune prestazioni e di restringere su altri fronti. Abbiamo bisogno di operatori e di spazi». 

Fascia gialla/arancione nazionale

«Si passa di fascia, cioè dalla gialla all'arancione, solo se abbassiamo la guardia. Sul fronte ospedaliero pensiamo di farcela a restare in fascia gialla. Il resto dipende dai comportamenti dei cittadini, purtroppo c'è ancora gente che va in giro senza mascherina. Se aumenta l'indice Rt, e aumenta decisamente il numero dei positivi finiamo in fascia arancione e rossa e ci dobbiamo chiudere tutti in casa».

La verifica sull'andamento della situazione e sul rispetto dei parametri con il ministero della Salute è settimanale. Quindi in teoria tra una settimana la fascia gialla può tornare in discussione oppure essere confermata.

Operatori e medici.

 «Ci servono anestesisti e pneumologi. La situazione è pesante per la mancanza di personale. Non ce ne sono proprio, non ci siamo dimenticati di assumerli. Una parte di quelli che ci sono non è inquadrabile per intoppi di legge. Ai cittadini chiedo di evitare di andare al Pronto soccorso se non necessario, chiamate il medico di base. La stragrande maggioranza dei positivi Covid può tranquillamente risolvere la problematica stando a casa, curandosi da casa». 

Mercati, disco verde

«Non sono oggetto di restrizioni, certo che può esserci un problema di assembramento. Ma il Dpcm non prevede chiusure dei mercati di paese. I centri commerciali, in base al Dpcm, sono chiusi nei fine settimane eccetto alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole. I lavasecco invece, per rispondere alla vostra domanda, restano chiusi».

Zone rosse in Veneto. 

«Se servirà faremo micro lockdown, ma al momento non sono previsti».

Pipì dei cani. 

«Col coprifuoco si può uscire dopo le 22 per far fare la pipì al cane? Non si può, si può tranquillamente provvedere prima delle 22».

Il meccanismo della raccolta dati.

A spiegarlo è stata la dottoressa Francesca Russo nella seconda parte del punto stampa.

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