Contagi in crescita tra i giovanissimi, in quarantena già 90 classi: «E' l'effetto Halloween»

In aumento i contagi nelle scuole
In aumento i contagi nelle scuole
di Mauro Favaro
Mercoledì 10 Novembre 2021, 05:07 - Ultimo agg. 10:14
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TREVISO - Oltre 200 contagi in un solo giorno. Tra questi, 70 ragazzi con meno di 17 anni. Ieri, 9 novembre, la Marca ha registrato il maggior numero di nuove positività al Covid tra le province del Veneto: 214, per la precisione. In una settimana le persone con infezione in corso sono aumentate di oltre il 30%: ad oggi sono 1.523. Il virus sta correndo soprattutto tra i giovani che frequentano le scuole. Un terzo dei contagiati non è ancora maggiorenne. Di conseguenza crescono le classi in isolamento. Adesso sono arrivate a sfiorare quota 90, per un aumento di quasi il 20% nel giro di sette giorni. Per 36 sezioni è scattata la quarantena collettiva. Vuol dire che oltre 700 alunni sono ancora costretti alla didattica a distanza. E poi si aggiungono 52 classi sotto monitoraggio. Ce n'è abbastanza per far risuonare nuovamente il campanello d'allarme.

LA FESTA
«Stiamo vedendo l'effetto delle feste di Halloween - allarga le braccia Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca - generalmente i più giovani non sviluppano sintomi pesanti, anche se purtroppo non è impossibile.

Ma così il coronavirus continua a circolare». L'auspicio è che le nuove regole sulle quarantene a scuola uscite dall'Istituto superiore di sanità e dai ministeri della Salute e dell'Istruzione possano progressivamente ridurre il ricorso alle lezioni a distanza. La novità più importante sta nel fatto che se in una classe emergono due contagi, la quarantena scatta solo per i non vaccinati, fermo restando la necessità di sottoporre tutti al tampone nel più breve tempo possibile. Le statistiche intanto confermano l'impennata delle positività nella Marca. Il tasso medio provinciale è risalito fino ad assestarsi a 80 casi a settimana per 100mila abitanti. Il distretto più colpito è quello di Treviso Nord: 107 casi. Il distretto di Asolo è a 80. E quello di Treviso Sud a 60. Negli ospedali restano ricoverati 57 pazienti Covid positivi. La buona notizia è che ieri due di loro sono usciti dalla Terapia intensiva e sono stati trasferiti in un reparto ordinario. Attualmente nelle Rianimazioni del trevigiano c'è un solo paziente, un 66enne, che sta lottando contro l'infezione da coronavirus. La riduzione dei ricoveri all'interno dell'area critica rappresenta un buon segnale. Ma l'attenzione resta massima. «Gli indicatori sono in aumento specifica Roberto Rigoli, direttore sociosanitario dell'Usl, per oltre un anno in prima linea contro l'epidemia nella veste di primario del centro di Microbiologia di Treviso e di responsabile di tutti e 14 i laboratori del Veneto il dato incontrovertibile, però, è che le vaccinazioni hanno ridotto in modo evidentissimo sia i contagi che i ricoveri. E' sufficiente comparare i dati di oggi con quelli di un anno fa». Facciamolo. Oggi si contano 1.523 persone attualmente positive e 57 ricoveri. Giusto un anno fa, invece, le persone attualmente positive erano quasi 9.800 e i ricoveri 387.

IL FUTURO
Fatto sta che nessuno si azzarda a fare previsioni. Solo nei prossimi giorni si capirà se siamo davvero all'inizio della temuta quarta ondata del Covid. Non a caso l'Usl è stata impegnata in una corsa contro il tempo per somministrare la terza dose del vaccino contro il coronavirus agli oltre 5mila anziani ospiti delle case di riposo sparse nel trevigiano. E ormai l'operazione è completata. «Abbiamo anticipato il programma iniziale per proteggere tutti gli anziani conferma Rigoli la terza dose è stata somministrata a quasi il 100% degli anziani non autosufficienti. E per quanto riguarda gli altri abbiamo già superato la copertura del 90%». All'appello ora manca solo la casa di riposo Guizzo Marseille di Selva del Montello. «Avevamo proposto loro di fare le vaccinazioni entro l'8 novembre specifica Benazzi ma ci è stato detto di rinviare ai prossimi giorni. Speriamo di arrivare in tempo». Al momento non si registra alcun focolaio nelle rsa della Marca. Ci sono 7 operatori positivi in isolamento domiciliare. Ma nessun anziano risulta contagiato. «Ci possono essere casi isolati avverte Rigoli la cosa più importante, però, è che proprio grazie alla vaccinazione contro il coronavirus non stanno nascendo nuovi focolai». Per la stessa ragione si chiede una volta di più a tutti i trevigiani con più di 60 anni di prenotare la terza dose anti-Covid attraverso il portale regionale online. Se non si è in condizioni di vulnerabilità, basta che siano passati sei mesi dall'ultima iniezione.
 

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