Negazionista in tv: «Il Covid non esiste», protesta dei genitori per il ritorno in classe della maestra "no mask"

Negazionista in tv: «Il Covid non esiste», protesta dei genitori per il ritorno in classe della maestra "no mask"
di Paolo Calia - Elena Filini
Martedì 12 Gennaio 2021, 10:38 - Ultimo agg. 13 Gennaio, 10:46
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«Non esiste! È tutto falso!». Volto tirato, espressione aggressiva, tono alterato. Proprio nel giorno del ritorno a scuola di Sabrina Pattarello, la supplente assunta con i protocolli anticovid alle scuole elementari Giovanni XXIII ma che in realtà ha proclamato le sue teorie no mask su social, in manifestazioni pubbliche, e direttamente in aula invitando i suoi studenti a togliere le mascherine e unire i banchi, spunta il video di un servizio trasmesso dalla trasmissione Piazza Pulita, in onda su La 7, in cui si racconta la manifestazione di negazionisti organizzata a Padova lo scorso settembre. Un servizio completo, di 8 minuti realizzato tra la gente, in mezzo a convinti assertori che il Covid sia tutta una montatura. Anzi, peggio: una sorta di macchinazione per mettere a tacere il popolo. Dai commenti si sente di tutto, a cominciare dagli insulti rivolti ai giornalisti, accusati di essere complici e di raccontare il falso. Insomma: l'intero l'armamentario ideologico del cospirazionista perfetto.


LO SFOGO
Nessuno a parte la troupe di giornalisti, ovviamente, porta la mascherina, bollata come Museruola. Verso la fine, quando la tensione è alle stelle e il servizio d'ordine tenta di allontanare la troupe, arriva lei: Sabrina Pattarello.

Prima urla al giornalista: «Vai fuori, corrotto, falso!». Il giornalista però tenta di parlare, le chiede: «E il Covid?». «Non esiste - risponde la Pattarello - è tutto falso». Come, a suo dire, sono falsi i numeri dei contagi: «Questi numeri servono solo per convincere a vaccinare il popolo. Vogliono vaccinare tutti e far diminuire la popolazione. È tutto falso!», urla di nuovo. Il video non aggiunge molto a quanto già si sapeva sulla maestra. Le sue idee le aveva già ben spiegate sui social prima che scoppiasse il putiferio alle Giovanni XXIII. Ma il servizio di Piazza Pulita ha un certo impatto e i genitori, ieri, lo hanno diffuso per sottolineare ancora di più la necessità che la scuola prenda provvedimenti immediati.


LA GIORNATA
E la tensione è risalita ieri, quando la notizia del ritorno a scuola della supplente si è diffusa. L'hanno vista all'ingresso e nei corridoi. Al proprio posto. E tra i genitori dell'istituto primario Giovanni XXIII è scoppiata la protesta. Visiera e mascherina trasparente, giaccone rosso, lunedì mattina Sabrina Pattarello, è insomma tornata a scuola. Intorno alle 12,30 è uscita in cortile insieme ad una collega ad accompagnare una classe. La notizia si è trasferita sui gruppi whatsapp delle mamme che hanno organizzato una protesta formale con la Preside e le istituzioni. Papà e mamme e si sono quindi fatte trovare davanti ai cancelli alle 13 con l'intensione di ritirare i propri figli prima della fine dell'orario prestabilito.
LA PROTESTA
A quanto risulta tuttavia la docente, sottoposta a procedimento disciplinare per non aver indossato correttamente i presidi in classe (benchè provvista di un certificato medico che per questioni respiratorie la esonera dall'indossare al mascherina chirurgica a favore del presidio trasparente), è stata spostata a mansioni di supporto in compresenza con altre docenti in attesa di una risposta dal Ministero. Il suo contratto dovrebbe concludersi il 28 gennaio, ma ci sono elementi per ritenere che la vicenda possa chiudersi già entro questa settimana. Il sindaco Mario Conte, informato dalle famiglie, ha sentito nuovamente il Prefetto Maria Rosaria Laganà. Ma la risposta decisiva deve venire da Roma. Alle 13,15, dopo un rapido colloquio con le docenti, la maggior parte dei genitori ha deciso di non riportare a casa in anticipo i bambini vista l'assicurazione delle titolari che Pattarello era utilizzata solo in supporto ad altre docenti e non lasciata sola con gli alunni.
 

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