Parla il papà di Marta Novello: «Grazie a chi ci è stato vicino, mia figlia aperta e gioiosa come sempre, ma la convalescenza sarà lunga» Video

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MOGLIANO - «Ringrazio tutto l'ospedale Ca Foncello, tutti quelli che ci sono stati vicini e hanno dato la forza a Marta per venirne fuori. Marta sta abbastanza bene, avrà ancora un lungo periodo di convalescenza per rimettersi». Sono le prime parole del padre di Marta Novello, rientrata nella propria casa proprio oggi, sabato 3 aprile. «Adesso ha bisogno di stare tranquilla ed essere lasciata in pace da tutti. Lei parla tranquillamente, è gioiosa e aperta come sempre, ora è a casa». Sono stati giorni terribili per la famiglia Novello, tutto è iniziato lunedì 25 marzo, quando la figlia è uscita di casa per fare jogging, una routine, niente di speciale, nulla di cui preoccuparsi. Ma non è stato così: mentre correva, Marta è stata aggredita e brutalmente colpita da 23 coltellate e trascinata in un fossato da un ragazzo di appena 15 anni, uno studente dell'alberghiero che abita nella cittadina al confine fra le province di Treviso e Venezia. E' iniziato un incubo: la corsa in ospedale, la paura, due interventi chirurgici delicatissimi, l'attesa e finalmente il risveglio della ragazza. I genitori hanno ricominciato a respirare con la figlia, quando Marta ha riaperto gli occhi ed è stata estubata. La ripresa, le prime indiscrezioni su quello che la giovane ricordava e oggi una grande conquista: Marta che torna a casa per Pasqua. Un lieto fine, ma a margine di questa vicenda ce n'è un'altra, quella del 15enne, ancora in carcere, e c'è anche qualcosa che non è del tutto chiaro, che non torna nella ricostruzione dei fatti: perché? L'ipotesi della rapina non regge del tutto, la ferocia non è spiegabile. Ma il ragazzo non ha ancora dato ulteriori spiegazioni, per adesso.