Veneto, scatta la stretta. Domande e risposte: tutti i nodi

Veneto, scatta la stretta fino a Befana
Veneto, scatta la stretta fino a Befana
Sabato 19 Dicembre 2020, 09:08 - Ultimo agg. 17 Aprile, 15:17
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Nuova ordinanza Veneto

Luca Zaia ha deciso una stretta con l'ultima ordinanza pubblicata prima delle decisioni del Governo in merito al periodo festivo. La novità sostanziale è il divieto di spostamenti dai comuni di residenza dalle 14 alle 5 la mattina. 

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Spostamenti fra comuni

Il contenuto essenziale della nuova ordinanza è illustrato nel primo articolo del testo. Dal 19 dicembre 2020 fino al 6 gennaio 2021, dopo le 14 non è ammesso lo spostamento in un Comune veneto diverso da quello di residenza o dimora, salvo che per comprovate esigenze lavorative, per studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, o per svolgere attività non sospese o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio paese. Dopo le 14 è sempre ammesso il rientro a casa. Il provvedimento non tocca in nessun modo gli orari e le aperture degli esercizi commerciali e dei servizi in area gialla, che rimangono regolati dal dpcm.

Limitazioni regionali

Precisazione della Regione sulla durata della limitazione allo spostamento fuori dal proprio Comune. La restrizione vale dalle 14 alle 22 dello stesso giorno, in quanto dalle 22 di ciascun giorno alle 5 del giorno successivo vale il divieto di uscita dall'abitazione stabilito dalla normativa statale, secondo il cosiddetto coprifuoco introdotto con l'ultimo decreto.

Pertanto l'uscita dal territorio comunale di residenza o dimora potrà essere effettuato dalle 5 alle 14 senza limitazione di motivazioni e, di conseguenza, senza la necessità di presentare alcuna autocertificazione al riguardo. 

Sport agonistico

Fra le motivazioni per cui è consentito sconfinare, è compresa una parte dell'attività sportiva agonistica. È infatti permesso uscire dal proprio Comune per svolgere allenamenti e gare, purché l'attività possa essere svolta solo all'interno di impianti localizzati in territori comunali diversi da quelli in cui vivono i singoli atleti. Naturalmente tutto deve svolgersi secondo le linee-guida fissate dal dpcm del 3 dicembre. Esempio pratico: un ciclista su strada deve rimanere nel proprio Comune, mentre un calciatore del settore giovanile può raggiungere il campo della sua squadra situato in un altro paese.

Autocertificazione in auto

Nell'ordinanza è previsto che l'autocertificazione sia già pronta e compilata al momento del controllo da parte delle forze dell'ordine, in modo da agevolare e velocizzare le operazioni. È quindi opportuno che chi si sposta, stampi alcuni esemplari. Nel caso di un veicolo con più passeggeri, ne basta una. Comunque polizia, carabinieri, finanzieri e vigili possono ricevere la dichiarazione del conducente su propri stampati: è infatti sanzionata la mancata collaborazione alla compilazione del modulo.

Varchi

​Fra le deroghe al divieto di spostamento, è citata anche questa motivazione: «Per svolgere attività non sospese o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune». La formulazione è stata ripresa dal dpcm per le zone arancioni, ma ha sollevato dubbi di interpretazione. Per questo l'Avvocatura regionale chiarisce che si tratta delle attività che non sono sospese dal decreto; per esempio, palestre, cinema e teatri sono chiusi, mentre i supermercati sono aperti. Vale lo stesso per i servizi: possono essere raggiunti in un altro paese quelli non reperibili nel proprio.

Visite ai parenti

​Dopo le 14, è possibile raggiungere un proprio parente stretto? Fatte salve le motivazioni di necessità, come può essere l'esigenza di accudire un familiare in stato di bisogno magari perché anziano e malato, la Regione fa sapere che bisogna rispettare le indicazioni del Governo, contenute nei chiarimenti del dpcm relativi alla disciplina della zona gialla. In base a questa disposizione, è sempre ammesso il rientro alla propria residenza, mentre non è previsto «il ricongiungimento di congiunti se residenti o dimoranti in Comuni diversi». Questa formulazione sembra lasciare spazio a ulteriori dubbi di interpretazione: se si tratta di congiunti, perché dovrebbero vivere in località distinte e non nella stessa abitazione? Un punto da chiarire.

Email della Regione

Com'è accaduto anche in occasione delle precedenti ordinanze firmate dal presidente Luca Zaia, anche adesso la Regione e in particolare l'Avvocatura continuano ad aggiornare domande e risposte sui dubbi più frequenti nell'applicazione delle misure, all'interno della sezione Emergenza Coronavirus contenuta nella home page del sito istituzionale. I cittadini hanno comunque la possibilità di formulare quesiti specifici via email. Per chiarimenti tecnici relativamente alle ordinanze occorre scrivere all'indirizzo covid.chiarimenti@regione.veneto.it oppure a sala.operativa@regione.veneto.it. Invece per interrogativi sanitari relativi all'epidemia bisogna inviare il messaggio a emergenza.coronavirus@regione.veneto.it. 

Viaggi verso regioni confinanti

Nel provvedimento regionale è specificato che «lo spostamento verso e da Comuni di altre regioni è regolato dalla disciplina statale». Cosa significa? A porsi la domanda sono soprattutto i residenti nelle località poste al confine con le altre regioni: è il caso ad esempio della trevigiana Gaiarine, che confina con il Friuli Venezia Giulia. Ebbene, l'Avvocatura puntualizza che «si può transitare senza limitazioni in quanto la mobilità extraregionale è regolata dal dpcm». Attenzione però: dal 21 dicembre scatta il blocco dei confini regionali deciso proprio dal decreto, che comunque salvaguarda i motivi di necessità e lavoro.

Scout

Fra le domande e le curiosità di queste ore, è stato chiesto anche che ne sarà dell'attività scoutistica, tradizionalmente svolta con le camminate e i viaggi fra territori diversi, ora che l'ordinanza vieta gli spostamenti nel pomeriggio. A questo proposito la Regione ricorda che questo tipo di attività non è stata sospesa e quindi i campi scout possono essere svolti anche in altri Comuni rispetto a quelli di residenza dei ragazzi e dei loro animatori. Viene comunque rimarcato che è opportuno lo spostamento nelle fasce di mobilità libera, cioè dalle 5 alle 14. Il rientro a casa dei partecipanti potrà poi avvenire a completamento della giornata.

Pranzi al ristorante

​Soprattutto nelle campagne del Veneto sono molto diffuse le attività di agriturismo. Cosa succede nella regolazione dei pranzi in questo tipo di locali? Per quanto riguarda l'attività di somministrazione di alimenti e bevande, questo tipo di esercizi è equiparato ai ristoranti. Di conseguenza vale quanto disposto dall'ordinanza. I locali collocati in Comuni diversi da quello di residenza o dimora, possono essere raggiunti dal cliente entro le 14. Il rientro a casa può avvenire anche oltre tale orario, a seguito della consumazione del pranzo. Ovviamente l'attività deve essere svolta nel rispetto delle linee-guida.

Hotel e seconde case

Per quanto riguarda il soggiorno turistico, le regole fissate per le seconde case valgono anche per gli alberghi. Dunque gli hotel possono essere raggiunti anche nel caso in cui il viaggio sia cominciato o proseguito dopo le 14. Per le persone che si trovano appunto in vacanza, il Comune da considerare come riferimento per la valutazione delle limitazioni è quello in cui si trovano l'albergo o l'abitazione in cui l'ospite si trova a pernottare.

Parrucchieri ed estetiste

I servizi alla persona non subiscono limitazioni di orario per effetto dell'ordinanza regionale. Il provvedimento che entra in vigore oggi, infatti, non regola gli orari e quindi gli esercizi di barbiere, parrucchiere, estetista, lavasecco e così via possono rimanere aperti anche la domenica, se vi è l'autorizzazione commerciale del Comune alle aperture straordinarie. In ogni caso fino all'Epifania per i clienti è sempre possibile lo spostamento fuori dal proprio Comune per usufruire dei servizi alla persona, indipendentemente dal fatto che ce ne siano anche vicino a casa.

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