Luca Zaia in diretta oggi: Coronavirus in Veneto. «Sono 45 i focolai attivi in Veneto. Abbiamo una percentuale altissima di asintomatici». Nuova ordinanza

Luca Zaia in diretta oggi: gli aggiornamenti sul Coronavirus in Veneto
Luca Zaia in diretta oggi: gli aggiornamenti sul Coronavirus in Veneto
Venerdì 31 Luglio 2020, 12:29 - Ultimo agg. 16 Aprile, 14:45
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Luca Zaia in diretta oggi, 31 luglio 2020, per aggiornamenti sulla situazione del contagio da Coronavirus in Veneto. Il presidente torna a parlare dalla sua pagina Facebook dopo l'esplosione del focolaio a Treviso, dove si sono registrati 133 infetti nell'ex caserma Serena, ora centro migranti. Ma non solo, il bollettino di ieri ha registrato in generale un forte incremento dei contagi: 200 in più rispetto al 29 luglio, per un totale di 20.090 persone. «Clinicamente in questo momento non siamo in emergenza», ha commentato il governatore del Veneto Luca Zaia presentando i dati del bollettino di oggi. Il presidente ha poi annunciato l'arrivo di una nuova ordinanza per questo pomeriggio, valida fino al 15 ottobre prossimo, variabile solo alla luce di modifiche nel nuovo Dpcm governativo previsto per agosto. LA NUOVA ORDINANZA DEL VENETO - SCARICA IL PDF

Infine Zaia ha affrontato la questione del focolaio nell'ex caserma Serena di Treviso, ribadendo che dal punto di vista sanitario debba essere trattata come una "zona rossa" e che gli ospiti debbano rispettare la quarantena, così come «i veneti se ne sono rimasti in casa per mesi senza fiatare»: il riferimento è ai disordini e alle proteste degli stranieri nella serata di ieri. Il governatore ha ribadito che, a suo parere, questo tipo di strutture «deve essere chiuso».
 

Virus, Luca Zaia in diretta oggi

Il bollettino di oggi

Oltre un milione 228mila tamponi fatti, i positivi totali sono 20.120 (rispetto al bollettino di ieri mattina 117 in più, 131 solo a Treviso), in isolamento 3.740 persone (136 in più rispetto a ieri), i ricoverati sono 117 (31 positivi Covid), continuiamo ad avere numeri bassi, in piena crisi avevamo oltre duemila pazienti. In terapia intensiva abbiamo 6 persone (3 Covid e tre non Covid). La terapia intensiva ci dà un dato importante sull'andamento del virus, insieme ai ricoverato, tutta la sfida dello stress test della Sanità si gioca su questi punti. I decessi sono 2.074 (+1 rispetto a ieri mattina). I dimessi 3.763 (+6).  IL BOLLETTINO INTEGRALE - SCARICA IL PDF
 

Il virus ha cariche virali variabili

«Il virus quindi esiste con cariche virali variabili, sembrava dicessi un'eresia quando lo affermavo, e invece adesso si può dire che esistono infetti più o meno contagiosi - ha precisato Zaia -. Abbiamo una quantità di positivi asintomatici importante, dei 117 in più 80-90 persone sono positive ma senza sintomi». 
 

Virus, 45 focolai in Veneto

«Oggi abbiamo 45 focolai attivi in Veneto, l'ultimo aggiornamento era stato di 38. Abbiamo fatto 723 tamponi a chi rientra dall'estero per lavoro e alle badanti».

Ma dove possono alloggiare le badanti in quarantena, che solitamente vivono nella casa degli anziani che assistono? «Mi ricordava l'assessore Lanzarin che le Ulss stanno organizzando delle strutture, ma alla fin fine sono persone che diventano di famiglia, chi può dedicherà loro una stanza con bagno, chi non può chiederà all'Ulss», ha affermato Zaia, richiamando al «senso di comunità» necessario in questa emergenza.
 

Virus. Migranti, il focolaio di Treviso

Migranti a Treviso, da dove arriva il pericolo contagio?
«Non esiste uno studio che ci dica quale sia il contagio primario - ha spiegato Zaia -, nel caso dell'ex caserma Serena di Treviso, non sappiamo quale sia stato il vettore primario. Dai primi dati il virus è entrato con un ultimo arrivo di ospiti, ma potrebbe essere anche entrato con un contatto degli ospiti all'esterno. Se qualcuno sa di essere entrato in contatto con gli ospiti chiami e gli verrà fatto il tampone. Ma l'assembramento e il non rispetto delle regole non aiuta a fermare la diffusione del virus. Se non avessimo avuto il centro non avremmo avuto il focolaio, ma l'ospitalità va garantita a chi scappa da morte e fame, anche se i dati ci dicono che la percentuale di questi casi è molto bassa».

Il virus importato dall'estero ha carica virale maggiore?
«Noi non siamo virologi, stiamo ragionando per capire se possiamo fare "qualcosa di più" a Treviso. Per me quella caserma è una zona rossa, dal puto di vista sanitario, ovviamente. Da quella caserma nessuno deve uscire. Nella sfortuna abbiamo la fortuna di avere uno stabile solo da monitorare».

Protesta dei migranti alla Serena (LEGGI)
«I veneti si sono fatti mesi in quarantena, chiusi in casa senza fiatare, non vedo perché questi signori debbano alzare la voce per un sacrificio di 15 giorni. Il piano di Sanità pubblica deve essere applicato, non esiste», ha ribadito seccamente Zaia. Caserma Serena, sommossa dei migranti contro la quarantena: infermeria distrutta

«Queste strutture vanno chiuse»
La comunità deve avere la tranquillità che dal Centro migranti di Casier «non si può uscire e non si può entrare per andarsi a prendere il virus». «Qui si vede se esiste lo Stato oppure no». Per Zaia «resta sottinteso che strutture come l'ex caserma Serena e altre che ha il Veneto devono essere dismesse. È ormai certificato che questo sistema di ospitalità è fallimentare, lo è socialmente, culturalmente, sanitariamente, economicamente, in tutti i sensi».

Salvini e il caso Open Arms
«Esprimo a Salvini la mia massima solidarietà senza se e senza ma e dico che trovo anche disarmante quello che è accaduto».
Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia sul via libera del Senato al processo all'ex ministro e leader della Lega. «Stiamo mettendo in croce un amministratore - aggiunge - per aver fatto l'uomo di governo. Si vuole andare a processare un ex ministro perché quando era in carica si è occupato di difendere i confini italiani e di mettere un pò in ordine il disordine, che è lo stesso che abbiamo in queste ore». Per Zaia «se passa il principio che i limiti sono altri nell'azione di un ministro dell'interno vuol dire che il ministro dell'interno non serve più».


Con Il via libera del Senato al processo a Matteo Salvini «l'immagine e il messaggio che viene dato a livello internazionale - perché alcuni vivranno nella povertà ma hanno i telefonini in mano - è che in Italia, siccome c'è stato un ministro che ha avuto l'ardore e le palle di attivarsi per bloccare gli sbarchi e lo hanno praticamente sotto processo, si possa arrivare tranquilli. E che finalmente è tornata la normalità». Il pensiero dei migranti ora, secondo l'esponente della Lega, «è che i ministri che rompono le palle li processano e si può sbarcare». «Come si guarda il meteo per partire con il gommone, si guardano anche le notizie per scegliersi un Paese - conclude Zaia - . E una notizia come quella che ha dato il Senato va in questa direzione. Sarà un'immagine di permissivismo: manca solo che gli facciamo le scuse e poi le abbiamo fatte tutte».

 

Nuova ordinanza del Veneto oggi

Zaia ha anche annunciato l'arrivo di una nuova ordinanza per il Veneto: «Oggi metterò la firma al documento che proroga tutte le misure fino al 15 di Ottobre. Questa ordinanza lascia una finestra per l'8 di agosto, per valutare cosa accada nel nuovo Dpcm: se non cambia nulla anche l'ordinanza resta questa. Ma immagino novità sul fronte croceristico, locali pubblici e altri dettagli».


La questione Andrea Crisanti
Si torna sulla querelle che ha infuocato gli animi della comunità scientifica del Veneto: il caso Crisanti. Zaia smorza i toni: «Io non ho mai litigato, per me  i professionisti della comunità scientifica che lavorano per il Veneto sono tutti gioielli».


 
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