Appello di Cgil, Cisl e Uil: «Liberate il porto di Trieste, fate tutti un passo indietro». Portuali sostituiti dai No Green Pass

La protesta al porto di Trieste
La protesta al porto di Trieste
Domenica 17 Ottobre 2021, 15:05 - Ultimo agg. 18 Ottobre, 08:24
4 Minuti di Lettura

TRIESTE - «Le legittime manifestazioni di dissenso devono essere garantite, ma non possono impedire ad un porto e ad una città di continuare a generare reddito e prospettive per il futuro. Quelle persone che hanno dimostrato solidarietà a quei lavoratori portuali in presidio facciano un passo in avanti e liberino il porto e quei lavoratori da un peso e una responsabilità che non hanno. Non si esasperi questa situazione perché, nel rispetto di tutte le idee, chiediamo che la maggioranza non sia ostaggio di una minoranza».

È l'appello lanciato oggi dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.

Le tre sigle confederali sottolineano il «forte legame tra il porto, i suoi lavoratori e la città» che «non può e non deve essere compromesso da persone che con il porto non hanno nulla a che fare. Il risultato sindacale dà una risposta di solidarietà tra i lavoratori del porto e indica una possibile soluzione.

L'appello dei No Green Pass: venite al posto dei portuali

Nel frattempo il Coordinamento No Green Pass Trieste ha diffuso sui social un appello a tutti i simpatizzanti perché convergano al Varco 4 per «opporsi in tutti i modi» a una possibile azione da parte delle forze dell'ordine che intenderebbero far «sfollare in tutti i modi (probabilmente anche con la forza) i manifestanti. Il leader del movimento 3V (no vax), Ugo Rossi, di fatto già consigliere comunale, arrestato nelle settimane scorse, e presente alla manifestazione da giorni, intenderebbe svolgere una conferenza stampa proprio lì. L'intenzione del Coordinamento No Green Pass di Trieste, infatti, è di «proseguire il presidio al Porto di Trieste, diventato un punto di riferimento per tantissime persone, a Trieste e a altrove». La "piazza", di fatto, è già nelle mani dei no vax e dei no Green pass. Il numero dei lavoratori portuali, infatti, dall'inizio della protesta è andato progressivamente diminuendo e ora si aggira su qualche decina. Complessivamente, invece, al Varco 4 ci sono oltre duemila persone. I No Green pass intendono restare »a oltranza al Varco 4 del Porto di Trieste, giorno e notte.

«Proseguiremo a oltranza»

«Proseguiremo ad oltranza. Le mobilitazioni e presidi al varco 4 nascono da varie categorie lavorative e genitori. Tutti questi, con il Coordinamento del No green pass si assumono responsabilità di questa battaglia per la libertà di tutti contro questo ulteriore ricatto». Lo ha annunciato una portavoce del Coordinamento No Green pass Trieste in una conferenza stampa.

«Noi siamo qui perché decreto deve essere tolto, e non molliamo. C'è chi dice che non siamo compatti. Non è così. La gente che vuole andare a lavorare ci andrà come ha fatto finora, noi siamo per la libertà di tutti. Ma questa manifestazione pacifica va avanti». A parlare è il leader dei portuali di Trieste in sciopero, Stefano Puzzer, contro il green pass in una conferenza stampa davanti a migliaia di persone riunite all'ingresso del Molo VII, dove da venerdì si tiene il presidio a cui hanno aderito anche tante altre categorie di lavoratori. «Saranno giornate calde, non cediamo alle strumentalizzazioni - è l'appello di Puzzer - Ci sono persone che mandano in giro notizie sbagliate. I portuali sono qua, non sono traditori, sono qui da 4 giorni. Vi chiedo sempre e comunque il rispetto per i lavoratori portuali di Trieste e per quelli di tutta Italia che ci stanno mettendo la faccia. Siamo qui per stare uniti, non per dividerci. Facciamo sì che le cose false tornino al mittente». Per ora, aggiunge, «siamo qui fino al 20 ottobre, perché fino a quella data siamo legittimati a stare. Poi, se dovesse succedere che qualcuno venga verso di noi, sediamoci per terra in pace, non diamo adito a chi ci vuole far passare per facinorosi».

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA