Sparatoria in centro a Trieste: 7 feriti, fermati due uomini armati

Il bar della sparatoria a Trieste
Il bar della sparatoria a Trieste
Sabato 4 Settembre 2021, 09:12 - Ultimo agg. 5 Settembre, 10:27
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TRIESTE - Una sparatoria si è verificata questa mattina, 4 settembre, intorno alle 8 in via Carducci, nel centro di Trieste. Sette persone sono rimaste ferite: cinque sono state portate all'ospedale di Cattinara a Trieste, quattro in codice rosso, uno in codice giallo. Due feriti sono in gravi condizioni, uno dei quali è in sala operatoria. Altri due feriti si trovano in ospedale a Monfalcone, le loro condizioni sono buone.

La sparatoria è avvenuta all'esterno di un bar gestito da cinesi all'angolo con la via San Francesco, in centro, tra gruppi di operai di nazionalità straniera, kosovari e albanesi, secondo alcune indiscrezioni, scaturita in seguito a dissidi proprio per questioni di lavoro. Dopo un iniziale diverbio, i gruppi, composti di numerose persone, si sarebbero scontrati anche con spranghe. Soltanto dopo qualcuno avrebbe estratto pistole e sparato alcuni colpi. Due uomini in fuga sono stati fermati poco dopo in zona Lisert e c'è stata una sparatoria anche durante l'arresto. Sul posto sono arrivati polizia, carabinieri, guardia di finanza e, ovviamente soccorritori del 118 con ambulanze.  Nella vicenda sarebbero coinvolte numerose persone. Le indagini sono coordinate dalla pm di turno, Chiara De Grassi. Sul marciapiede si vedono ancora sgabelli a terra, vetri rotti, bastoni di di legno e uno zaino nero.

I TESTIMONI, IL FURGONE, IL FAR WEST

«A un certo punto è arrivato un furgone. Sono scese più persone e hanno iniziato a sparare». Racconta così un testimone, commerciante della zona. Alcune persone, in tuta da lavoro, sono scese anche da una macchina bianca, chi con mazze di legno chi con delle pistole.

Si parla di una decina di uomini.  All'inizio «c'era un parapiglia di sedie e sgabelli, lanciati in aria - riferisce il commerciante - una lite tra bande. Poi a un certo punto è arrivato un furgone e sono scese più persone, come se avessero chiamato rinforzi. Ho sentito dai 5 ai 7 colpi di pistola. C'era una persona a terra, hanno infierito su di lei con un altro colpo». Il tutto è durato circa dieci minuti, dice. «Lo spavento è stato forte, per tutti. Una commerciante, molto provata, ha già chiuso il suo bar per oggi». 

Una donna, che era in attesa di entrare nella panetteria sulla strada, si è rifugiata nel laboratorio aperto.

IL RACCONTO DEL BARISTA

«Ero all'esterno del bar e stavo pulendo i vetri. Il cielo ha voluto che in quel momento una signora sia entrata nel locale e quando l'ho seguita abbiamo sentito i primi tafferugli. Ho chiuso la porta e ci siamo barricate. Abbiamo chiamato subito la polizia». Lo racconta al telefono Lorenza, una dipendente di un bar adiacente al luogo della sparatoria avvenuta questa mattina a Trieste. Lorenza si trova ancora all'interno del locale in attesa che le forze dell'ordine concludano i rilievi. «Ho visto persone che litigavano - prosegue - poi si sono allontanati e dopo sono tornati. Ho sentito lo sparo e ho visto la pistola. C'era un bossolo davanti al nostro locale. Poi si sono allontanati definitivamente coi loro mezzi, mentre qualcuno è rimasto a terra». Secondo la dipendente, le persone coinvolte potrebbero avere «origini balcaniche». Probabilmente erano operai, spiega, «indossavano abiti da lavoro». «Ho visto mazze da baseball, spranghe e bastoni. Mi sono molto spaventata - conclude - non erano mai accadute cose del genere in questa zona». 

TAVOLO IN PREFETTURA

Sarà convocato dal prefetto per lunedì un Tavolo urgente di ordine pubblico in seguito della sparatoria. Lo rende noto la Regione Fvg. L'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, ha sentito stamane il prefetto al quale ha «ribadito la necessità di fare un approfondito punto della situazione sull'ordine pubblico in città e in particolare sulla situazione legata alla presenza della comunità kosovara». Nel corso del Tavolo la Regione intende rinnovare la richiesta di attribuzione di maggiori competenze in un settore così delicato e impattante per la qualità della vita dei cittadini del territorio regionale.

IL PRECEDENTE

A inizio luglio una lite tra operai era avvenuta, sempre di prima mattina, in piazza del Sansovino, in una zona centrale della città. Una decina furono le persone coinvolte: quattro i feriti, di cui due in modo più grave. In quell'occasione la Squadra Volante della Questura aveva identificato quattro cittadini kosovari, operai edili di due distinte ditte. Due di loro erano stati aggrediti con armi da taglio e tubi metallici ed erano stati trasportati all'ospedale di Cattinara. Anche i due aggressori, deferiti alla locale Procura per lesioni personali, avevano riportato alcune ferite ed erano stati accompagnati al Pronto soccorso dell'ospedale Maggiore. 

IL GOVERNATORE FEDRIGA

«Serve un monitoraggio specifico di queste comunità - ha detto Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia - Per lunedì mattina è già stato convocato il tavolo urgente di ordine pubblico al quale anche la Regione parteciperà, perché abbia più facoltà di intervento in queste situazioni».

 

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