Casa occupata e minori usati come "scudi umani", sgombero impossibile

La casa del rione Pertini a Mestre occupata ieri da una famiglia di stranieri
La casa del rione Pertini a Mestre occupata ieri da una famiglia di stranieri
di Alberto Francesconi
Sabato 11 Giugno 2022, 06:00 - Ultimo agg. 12 Giugno, 10:31
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MESTRE - Lo schema è quello già collaudato sotto gli occhi impotenti dei cittadini. Arriva un energumeno, forza la porta d’ingresso o una finestra dell’appartamento e, una volta entrato, ne prende possesso. Dopo una mezz’ora arriva un furgone che scarica qualche materasso, un tavolo e alcune sedie. Nel frattempo arrivano anche gli altri “inquilini”, fra i quali un minore. È quest’ultimo il “salvacondotto” che impedirà, almeno nell’immediato, di far sgomberare gli abusivi che hanno preso possesso dell’alloggio.

L'OCCUPAZIONE

È la scena che giovedì pomeriggio si sono ritrovati di fronte i residenti di via Ignazio Vian, al Rione Pertini, dove un appartamento comunale è stato preso d’assalto e occupato da una famiglie straniera di origine nomade. I residenti, beninteso, non sono rimasti a guardare. «Abbiamo detto agli abusivi di andarsene - racconta Giorgio Rocelli, presidente del Comitato del Rione Pertini - stando bene attenti a non passare dalle parole ai fatti, ma non c’è stato nulla da fare. A quel punto abbiamo avvisato la Polizia e i vigili urbani».
Ma neppure l’arrivo degli agenti ha risolto la situazione, perché nella casa era presente un minore, per tutelare il quale non è possibile procedere allo sgombero immediato. «A questo punto - spiega Rocelli - è necessario l’intervento degli assistenti sociali e del giudice, ma i tempi si allungano».

IL PARADOSSO

Un paradosso, per i residenti che da anni si battono per garantire la legalità nel quartiere. «È chiaro che i minori vanno tutelati - prosegue il battagliero presidente del Comitato - ma se gli abusivi li utilizzano come scudi umani per evitare o sgombero la situazione cambia, perché questi ragazzini vengono utilizzati per commettere dei reati.

E a questo punto ai loro genitori andrebbe tolta la patria potestà». Alle autorità, ora, la prossima mossa. L’alloggio, di proprietà comunale, era stato appena ristrutturato per accogliere le situazioni di emergenza che richiedono una risposta immediata da parte dell’ente pubblico. Ma in questo caso gli irregolari sono stati più tempestivi. Nel frattempo il consigliere comunale del Pd Emanuele Rosteghin chiede che si faccia presto: «Le occupazioni dì alloggi - dice - portano con sé una situazione di fragilità e degrado per un intero quartiere e vanno contrastate con i mezzi che la norma consente. È necessario pertanto fare il possibile per prevenire questo fenomeno riducendo il tempo che intercorre tra quando un alloggio viene liberato e poi successivamente assegnato. Non è accettabile che un alloggio possa rimanere chiuso anche per mesi».

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