Chiudono due supermercati nel Napoletano: 176 dipendenti licenziati

La scure sull'ex Ipercoop di Afragola e l'ex Auchan di Nola

La protesta dei dipendenti
La protesta dei dipendenti
di Pino Neri
Sabato 28 Gennaio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 29 Gennaio, 09:59
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Licenziamento per 176 lavoratori dei due supermercati ex Ipercoop ed ex Auchan-Conad, il primo al confine tra Acerra e Afragola, il secondo a Nola. È la più grande mazzata all’occupazione in provincia di Napoli dopo quella subita dagli operai della Whirlpool. Un duro colpo che porta la firma di una piccola azienda, la GDM, gestita da imprenditori del Napoletano.

Ieri mattina la società ha comunicato ai sindacati l’avvio della procedura di mobilità per i suoi dipendenti dei due supermercati, dislocati nei centri commerciali Le Porte di Napoli e Vulcano Buono. È un dramma umano che colpisce tante famiglie e che è stato generato da uno scenario imprenditoriale, economico e finanziario molto complesso e di difficile lettura. La GDM nel 2019 aveva rilevato il supermercato di Afragola-Acerra dalla Coop di Bologna e nel 2021 quello di Nola da Margherita distribuzione, controllata di un’altra cooperativa emiliana, la Conad, che a sua volta aveva acquisito l’impianto nolano dalla francese Auchan.

L’operazione della GDM era stata salutata da tutti, istituzioni e media in prima fila, come un vero e proprio salvataggio produttivo e occupazionale.

I due impianti hanno quindi proseguito le attività sotto l’insegna della Coop, marchio gestito in franchising dalla GDM. Ma il flop era dietro l’angolo. Nel giro di pochi messi hanno chiuso prima il supermercato nel Vulcano Buono e poi quello alle Porte di Napoli. Nel frattempo la GDM ha utilizzato una parte dei lavoratori dei due impianti chiusi in altri supermercati di sua gestione, a Volla (aperto sotto l’insegna Coop ma poi diventato Sole 365) e a Torre Annunziata e a Castellammare di Stabia (anch’essi passati da Coop a Sole 365). Durante tutti questi movimenti è stato aperto anche un ristorante nel supermercato di Volla.

Poi è avvenuto ciò che i lavoratori temevano. Alcuni dei dipendenti temporaneamente utilizzati a Volla, Torre Annunziata e Castellammare sono stati messi in cassa integrazione a zero ore insieme ai colleghi che già erano in cig. Contemporaneamente, a dicembre i responsabili dell’azienda hanno creato una seconda società, la Spesa srl, che ha acquisito solo i supermercati di Volla, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia. L’organico della GDM è stato quindi separato in due tronconi. Quello contenente i 176 dipendenti di Afragola/Acerra e Nola è stato infine oggetto della procedura di licenziamento appena avviata.

La tensione è alle stelle. Ieri mattina un gruppo di addetti hanno protestato a Volla, dove hanno sede gli uffici della Spesa srl. Comunque non si sono registrati incidenti. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione locale. Il quadro è assai critico. Nel testo della procedura di licenziamento la GDM scarica tutte le colpe sulla Coop di Bologna, su Le Due Sicilie (il master franchising di riferimento della Coop emiliana in Puglia e in Campania), sulla pandemia, sulla guerra, sull’aumento dei costi e sulla bassa affluenza della clientela nei centri commerciali Le Porte di Napoli e Vulcano Buono. Ieri, durante la protesta dei lavoratori, erano presenti i responsabili sindacali della Filcams-Cgil, della Fisascat-Cisl e della Uiltucs. È stato richiesto alla GDM un esame congiunto che dovrà tenersi entro una settimana.
 

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