Pompei, babygang scatenate: controlli con il metal detector

Pompei, babygang scatenate: controlli con il metal detector
di Susy Malafronte
Domenica 1 Dicembre 2019, 00:00 - Ultimo agg. 10:00
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Pompei blindata nella notte della movida violenta: 50 carabinieri e metal detector contro le baby gang armate di coltelli. La città degli Scavi e del Santuario è stata blindata fino a notte inoltrata, venerdì scorso, per isolare i minori che aggrediscono i loro coetanei per pochi spiccioli, o per rompere la monotonia di una serata noiosa, nascondendosi dietro l’impunità. Gli imponenti e straordinari controlli del territorio, coordinati dal maggiore Simone Rinaldi, a capo della compagnia di Torre Annunziata, e del maresciallo Angelo Esposito - nuovo comandante della stazione di Pompei - hanno visto l’impiego di 50 carabinieri che hanno utilizzato i metal detector per perquisire i ragazzi giunti a Pompei in treno. I posti di controllo sono stati istituiti presso tutti i luoghi di ritrovo dei giovani, e in modo specifico le tre stazioni pompeiane - le due della Circumvesuviana e quella delle Ferrovie dello Stato - e il centro commerciale La Cartiera. I posti di blocco, inoltre, sono stati collocati ad ogni ingresso cittadino al confine con i comuni di Torre Annunziata, Castellammare, Scafati e Boscoreale. 

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Nella sola serata di venerdì i militari hanno controllato centinaia di persone e veicoli. Circa 30 i pregiudicati fermati e identificati, considerati potenziali «predatori», ossia autori di scippi e rapine ai danni dei turisti che scelgono di dormire a Pompei. Ma i metal detector sono serviti soprattutto a controllare i minori che arrivano a frotte armati di coltelli. L’intuito e l’esperienza ha dato ragione ai carabinieri visto che alcuni minori nascondevano oggetti contundenti. A Pompei il fenomeno della movida violenta è sempre più crescente: ragazzini dagli 11 ai 14 anni seguono, circondano, minacciano con lame lunghe e appuntite e aggrediscono ragazzini per pochi euro. Di queste babygang, che seminano il panico tra i minori «perbene», spesso ci sono anche ragazzine, che il più delle volte vengono usate da esca per attirare i ragazzi da picchiare e rapinare. La legge è dalla loro parte: i minori di 14 anni sono al di sotto della soglia della punibilità giuridica.

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La presenza di uno schieramento di carabinieri in ogni angolo della città mariana ha scoraggiato i minori violenti provenienti dai comuni della cintura vesuviana a «farsi vedere» in giro. In particolare hanno girato al largo quelli che solitamente arrivano in Circum: alla vista degli uomini in divisa, i ragazzini provenienti da Poggiomarino, Sarno, Boscoreale, Torre Annunziata e così via hanno proseguito il loro viaggio verso altre mete. È accaduto, così, che la movida pompeiana sia passata via senza brutte sorprese. Pochi giorni fa invece è stato un ragazzino di 14 anni ad avere la peggio in una di queste scorribande: è stato picchiato in testa e al volto da coetanei «armati» dei caschi da moto. Questi baby criminali, per non essere identificati, sono arrivati a distruggere i pali della luce che illuminano le strade e devastare i luoghi dove solitamente agiscono. La presenza dei carabinieri ha, dunque, evitato che altre aggressioni si ripetessero all’ombra degli Scavi e del Santuario. I controlli straordinari sono stati disposti anche per i prossimi weekend.

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