Bacoli, il sindaco Josi Gerardo Della Ragione minacciato con la benzina nell'aula consiliare: «Morirai»

Bacoli, il sindaco Josi Gerardo Della Ragione minacciato con la benzina nell'aula consiliare: «Morirai»
di Patrizia Capuano
Domenica 24 Ottobre 2021, 00:00 - Ultimo agg. 16:13
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«Vi devo dare fuoco». «Sindaco, questa notte non torni a casa». «T’aggia taglia a capa». In questo clima si è svolto il consiglio comunale di Bacoli. Fatti gravissimi. Con un uomo che, munito di una bottiglia piena di benzina, si è gettato verso i banchi del Consiglio, gettando liquido infiammabile». Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, racconta così in un post sulla sua pagina Facebook i momenti di paura vissuti nella tarda serata di venerdì durante i lavori dell’assise cittadina, convocata nei locali sottostanti la chiesa di San Gioacchino. Una sequenza drammatica, che solo grazie alla prontezza di riflessi delle forze dell’ordine presenti non sono sfociate in un esito irrimediabile: l’uomo che si era gettato addosso della benzina e l’aveva fatta cadere per terra e su qualche banco, un 57enne ex guardia giurata, è stato bloccato mentre già era pronto a far scattare l’accendino. È stato poi denunciato e gli è stata sequestrata la pistola, regolarmente detenuta, che portava addosso.

Con questa azione eclatante l’uomo intendeva protestare contro il suo licenziamento, che era tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio. Ex guardia giurata del Centro Ittico Campano spa, società in house del Comune, era stato allontanato dopo una indagine della guardia di finanza sui ticket riscossi per le visite nella Casina vanvitelliana.

L’inchiesta aveva ravvisato una gestione su cui fare luce. Successivamente il giudice del lavoro si era espresso per il reintegro, ma Comune e Cic hanno seguito l’altra opzione ovvero il pagamento di quattro mensilità e il licenziamento. Della vicenda, che riguarda anche un altro dipendente, si sarebbe dovuto discutere nel corso del Consiglio. Mentre l’uomo si cospargeva di benzina, minacciando di darsi fuoco, il liquido è finito anche sui banchi e persino sui vestiti di un consigliere di minoranza. Il repentino intervento di un agente di polizia municipale e dei carabinieri ha impedito il peggio: il 57enne è stato bloccato appena ha estratto dalla tasca un accendino per appiccare il fuoco, e mentre tentava di dirigersi verso l’emiciclo della sala. 

Accompagnato all’esterno, è stato visitato dai sanitari del 118. Per lui è scattata una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Nel frattempo un centinaio di persone si erano accalcate all’esterno, contestando il sindaco mentre lasciava in auto l’assise. Secondo Della Ragione si è trattato di «un attacco alle istituzioni democratiche di questa città. È evidente che l’azione di ripristino della legalità, che stiamo portando avanti con ogni sforzo - ha scritto - sta generando tensioni sociali in un sistema incancrenito di illeciti, illegalità e clientele che ha affossato per decenni la nostra terra». Ma l’opposizione dà un’altra versione dei fatti. Per il consigliere Nello Savoia, capogruppo di FdI, «un uomo disperato» si è «gettato benzina addosso tentando di darsi fuoco». «Un momento sconvolgente - continua Savoia - un gesto che va assolutamente stigmatizzato, sia perché nessuna ragione al mondo può giustificare il tentativo di suicidio di un uomo, sia perché poteva succedere dell’irreparabile. Invece il sindaco, seduto sul palco nei banchi della maggioranza, strumentalizza l’accaduto e trasforma un tentativo di suicidio in un attentato nei suoi confronti e del suo operato». 

 

FdI annuncia che scriverà a questore e prefetto. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’attivista Michele Amirante. Stigmatizza tutto il presidente del consiglio comunale, Mauro Cucco: «Quanto avvenuto è di una gravità assoluta, un vero attacco all’istituzione Consiglio Comunale, che ricordo essere un organo politico e non un’aula di tribunale o un’arena da stadio. Non solo sono stati volutamente interrotti i lavori del consiglio ma è stata messa a rischio l’incolumità dei suoi componenti e dei cittadini che vi partecipavano»», ha sottolineato Cucco, annunciando una denuncia «affinché vengano maggiormente tutelati tutti i membri dell’assise civica» e questa «possa continuare a lavorare in un clima che oggi non è sereno e, per il quale, chi riveste cariche pubbliche ha il dovere di non fomentare o prestare il fianco a gesti violenti ed intimidatori».

Di «fatti inammissibili» e «chiari tentativi di bloccare il percorso di legalità e di rinnovamento civico che si sta realizzando» parla Antonio Bassolino. Pieno sostegno da Francesco Emilio Borrelli «a un uomo - afferma - che onora fino in fondo il suo mandato». Solidarietà anche dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «Le ragioni di chi soffre - afferma - meritano sempre di essere ascoltate dai rappresentanti istituzionali, ma non si deve mai travalicare il principio del rispetto delle regole. Josi ha sempre dimostrato di essere un sindaco in prima linea nella difesa della legalità e dei più deboli nonché di operare in favore del rinnovamento». «Il sindaco Della Ragione, a cui va tutta la mia solidarietà, ha dato sempre dimostrazione, con i fatti e con atti amministrativi concreti, di essere in prima fila con chi si batte per la giustizia sociale e per il bene comune», sottolinea la vicepresidente del Consiglio regionale Valeria Ciarambino

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