La quarta vittoria consecutiva in campionato al “Maradona” (senza subire reti) dà un po’ di serenità a Gattuso e al Napoli, tornati a tre punti dalla zona Champions. Pippo Inzaghi, osservatore dalla tribuna perché squalificato, s’aspettava di più dal Benevento, che invece ha fatto una partita conservativa: si è chiuso in area e ha cominciato a farsi sporadicamente vedere nella metà campo azzurra - più equilibrata rispetto ad altre gare grazie al sacrificio di Fabian e Bakayoko - soltanto dopo aver incassato la rete di Mertens.
Ringhio ne ha ascoltate e lette tante, troppe, nell’ultimo mese, senza essere adeguatamente tutelato dalla società. Chi lo ha attaccato con durezza, non ha considerato il gran numero di assenti per infortuni o Covid. Tra questi appunto il belga che è diventato in questi anni il primo bomber della storia azzurra e un punto di riferimento tecnico e popolare. Quella di ieri - un tocco lesto su assist di Ghoulam favorito da una leggerezza del giallorosso Foulon, alla Pippo Inzaghi per intenderci - è la rete numero 131. Dries deve recuperare la migliore condizione fisica (il problema della caviglia sinistra lo ha tormentato per due mesi e mezzo) ma il suo estro e la sua personalità sono elementi preziosi, peraltro l’intesa con Insigne è consolidata e in campo si vede. Di errori Gattuso ne ha fatti ma il peso delle indisponibilità di uomini di spessore è stato schiacciante. Ritrovarli dà effettivamente al Napoli la possibilità di giocarsela per quel quarto posto che diventerebbe un obiettivo concreto - l’unico rimasto dopo l’esclusione dalle coppe - e non un miraggio. L’infermeria si sta svuotando (si sono rivisti Hysaj, Demme e Ospina, comunque rimasto in panchina perché Meret si è guadagnato in queste settimane la fiducia del tecnico), è stato un piacere ritrovare questo bel Ghoulam dopo anni difficili e c’è chi sta sostituendo bene i big della squadra, come Politano, vice di Lozano, il migliore azzurro fino all’infortunio muscolare subito nella gara con la Juve.
È stato un brutto derby, con un esito giusto perché il Napoli ha fatto la partita e il Benevento ha badato a difendersi.
Il leader della difesa azzurra salterà la partita di mercoledì sul campo del Sassuolo, un problema per Gattuso considerando quanto in generale sia stata poco affidabile la coppia centrale Rrahmani-Maksimovic. Il Napoli ha fallito una lunga serie di occasioni in questa stagione, un po’ per gli errori che ha commesso e un po’ per i problemi di organico che hanno cominciato a tormentare Rino da metà novembre, quando si è infortunato Osimhen. Il calendario gli concede due nuove chance, le partite contro Sassuolo e Bologna, prima di una settimana complicata, quella che va dal 14 al 21 marzo, quando affronterà in trasferta Milan, Juve e Roma. Il Napoli è stato fin qui poco affidabile ma è giusto confidare nel suo rilancio dopo le vittorie su Granada e Benevento, ovviamente dal differente peso. Ai giallorossi serve uno scatto perché i pareggi sono piccoli passi: mercoledì arriva al “Vigorito” il Verona, che ha fatto tremare la Juve, e poi ci saranno gli scontri diretti con Spezia e Fiorentina. Per gli attaccanti è arrivato il momento di dare segnali concreti a Inzaghi perché l’attuale +7 non mette al sicuro il Benevento.