Camera di Commercio Napoli, lite sui fondi: «Ditta favorita»; «No, tutto regolare»

Camera di Commercio Napoli, lite sui fondi: «Ditta favorita»; «No, tutto regolare»
di Valerio Iuliano
Mercoledì 13 Novembre 2019, 00:00
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L’Unione Industriali e le altre organizzazioni datoriali dell’opposizione contestano i criteri di assegnazione dei contributi ad alcune imprese da parte della maggioranza in Camera di Commercio. E dalla manovra di assestamento del bilancio preventivo 2019 scaturisce una dura polemica tra il presidente Ciro Fiola e i suoi avversari. Le forze di minoranza accusano la giunta di aver «sottratto a numerose imprese la possibilità di avvalersi dei contributi». Ma Fiola rispedisce al mittente le accuse e parla senza mezzi termini di «uno stato di inferiorità psicologica dopo la cocente sconfitta del 2018». La manovra di assestamento è stata poi approvata. «Nel consiglio camerale i consiglieri rappresentanti di Acen, Confcommercio, Cna, Claai, Confartigianato, Confesercecenti, Unione Industriali Napoli - si legge in una nota dell’opposizione - hanno espresso voto contrario all’approvazione dell’assestamento del bilancio preventivo. La decisione è stata assunta a fronte di perplessità in merito all’utilizzo delle risorse straordinarie: 20% di aumento del “diritto annuale” finalizzato a progetti speciali». Nel mirino di Palazzo Partanna e dei suoi alleati figurano anzitutto i criteri di definizione delle risorse destinate al progetto speciale “Orientamento al lavoro e alle professioni”. 

Unione Industriali, Acen e le altre forze di minoranza sottolineano che «nell’avviso per i voucher scuola-lavoro non è stato previsto - prosegue la nota - un tetto massimo di assegnazione di risorse in capo alla singola impresa richiedente, come prevedeva in origine la stessa Camera di Commercio di Napoli, con un tetto fissato a 2mila euro per la singola azienda. Si rileva che una sola azienda, il Centro di Assistenza Tecnica Napoli, con un solo addetto in forza, si è aggiudicata 840mila euro e che tale azienda risulterebbe partecipata al 45% da Assimprese Napoli, al 10% da Assimprese Italia e al 45% da Federcarni. Le suddette associazioni hanno la sede in comune con Aicast». Si tratterebbe, dunque, di associazioni - secondo l’opposizione - vicine alla galassia di sigle che appoggia la presidenza della Camera di Commercio. Fiola replica: «Per quanto riguarda la mia antica appartenenza a quel mondo associativo, la correttezza del mio operato è stata avvalorata da un quesito inoltrato su mia richiesta e preventivamente all’Autorità Anticorruzione». Le organizzazioni di minoranza attaccano poi la maggioranza anche su altri contributi. «Altre quattro aziende - riprende la nota - ottengono ingenti risorse per un totale di oltre 1,5 milioni di euro». La controreplica di Fiola è durissima: «Le dichiarazioni delle forze di minoranza - sostiene il presidente della Camera di Commercio - sono frutto di uno stato di inferiorità psicologica che alcune associazioni facenti parte del Consiglio camerale nutrono nei confronti dell’attuale governance dopo la cocente sconfitta del 2018. Nel merito, si fa riferimento ad un bando, pubblicato il 10 giugno 2019 sul portale camerale e sul sito dell’Azienda speciale unica, e chiuso il 30 ottobre 2019, in relazione al progetto nazionale Orientamento al lavoro e alle professioni. Del medesimo bando sono state effettuate le normali attività di divulgazione attraverso un convegno organizzato in Camera di Commercio, il 16 aprile 2019, in sinergia con l’Ufficio scolastico regionale per la Campania. Per ciò che concerne le procedure di aggiudicazione, le aziende ammesse al finanziamento del voucher - conclude Fiola - hanno risposto ai requisiti previsti dal bando e dalle norme vigenti».
 
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