«Grazie Draghi». Gli operatori del turismo guardano al premier, ai suoi messaggi, e tirano un sospiro di sollievo. Finalmente il turismo può contare su Palazzo Chigi.
«Diciamo grazie a Draghi - dice Costanzo Iaccarino, presidente campano di Federalberghi - perché finalmente abbiamo un governo che lavora per il nostro settore. Delle due date annunciate dal premier quella che ci interessa di più in Campania è sicuramente la seconda: il nostro turismo è per l’80% legato ai flussi stranieri. Certo, rimettere in moto anche il mercato italiano è importante per le riaperture, per cominciare ad riaprire le finestre degli alberghi. Giugno e quasi tutto il mese di luglio sarà il turismo di prossimità, soprattutto italiano, che si metterà in moto ma non andremo oltre il 20/25% della nostra capacità ricettiva. La conferma che arriverà un pass europeo, comunque, ci fa ben sperare a questo punto per agosto e settembre, le cose andranno meglio».
Le prenotazioni vengono spostate continuamente in avanti. Ora le conferme dovrebbero essere più numerose. «I nostri corrispondenti esteri - aggiunge Iaccarino - ci dicono che c’è una grande attenzione verso l’Italia. Le parole di Draghi, e i fatti che ne seguiranno, certamente cominceranno da subito a produrre dei frutti. Già dalla prossima settimana ci attendiamo le prime conferme anche se il grosso dei numeri sarà programmato solo quando ci saranno certezze anche sulla ripresa dei voli internazionali. E anche in questo l’arrivo del pass europeo per metà giugno si rivelerà fondamentale».
Alberghi ancora chiusi in gran parte a Napoli, a Capri in penisola sorrentina e in costiera amalfitana. Ma si lavora alle riaperture. «Entro i primi di giugno - dice il presidente di Federalberghi - le riaperture saranno tante, quasi tutte. Le prenotazioni sono poche, in qualche caso pochissime, ma sono pochi gli alberghi che resteranno chiusi anche a giugno».
Ma chi ripartirà prima: le città o i luoghi di vacanza? In Campania questa distinzione non è nettissima, sia le località turistiche sia la stessa Napoli i grandi numeri nelle presenze in albergo si fanno con il turismo straniero. «Ci sono piccole differenze nella provenienza dei flussi stranieri - aggiunge Iaccarino - per quanto riguarda le località turistiche. Ma tutte le attività ricettive, indistintamente, hanno bisogno dei turisti stranieri per segnare numeri importanti. Ecco perché diciamo da anni che è il marchio Campania quello che si vende; i tour operator esteri guardano alla Campania nel suo complesso che non è fatta solo di Sorrento, Capri, Ischia, Amalfi o Positano. Ma vogliono anche Napoli, Pompei, Paestum, il Vesuvio e così via. E ora anche Procida che comincia ad essere una meta da visitare assolutamente in vista del 2022 quando sarà capitale della cultura».
Albergatori ma anche gli agenti di viaggio plaudono alle certezze che comunica il presidente Draghi. Ettore Cucari, presidente Fiavet Campania e Basilicata guarda a Roma con rinnovata fiducia. “Siamo stati - dice - sempre maltrattati o ignorati dai governi. Ora finalmente c’è qualcuno che ha benone in chiaro cosa significa il turismo per il nostro Paese. Le parole di Draghi hanno intanto riportato un poco di entusiasmo nel settore e già questo è molto importante. Dall’estero ci dicono che l’Italia è sempre la prima meta preferita ma ci vogliono certezze, le stesse che stanno già dando in Grecia e in Spagna. La Fiera di Madrid che sembrava doveva essere annullata invece è stata già riprogrammata e a breve sapremo anche le date». Alberghi, villaggi, case vacanze, barche, crociere. «Fino ad oggi - aggiunge Cucari - abbiamo avuto una sostanziale concentrazione su case vacanze, barche e crociere ritenuti luoghi più sicuri. La paura del contagio, evidentemente, è ancora alta. Gli ultimi dati ufficiali, comunque, dicono che molti indici stanno calando e questo è sicuramente un buon auspicio in vista della stagione turistica».
Un occhio particolare, naturalmente, è rivolto al mercato inglese, da sempre uno dei più importati per il nostro turismo. «La campagna di vaccinazione in corso - dice Gino Acampora, uno dei più importanti manager del settore in Campania - è la migliore garanzia per i tour operator inglesi. Parlare di covid free, a mio avviso è impossibile. Ma se solo gli inglesi percepiranno che siamo in zone covid safe la situazione migliorerà sensibilmente. Le parole di Draghi certamente sono importantissime da questo punto di vista. L’obiettivo deve essere quello di convincere Boris Johnson che anche l’Italia può essere inserita tra i Paesi dove andare in vacanza con fiducia».