Capodanno, a Napoli c’è il diktat: «Stop ai fuochi d’artificio, sanzioni fino a 500 euro»

Capodanno, a Napoli c’è il diktat: «Stop ai fuochi d’artificio, sanzioni fino a 500 euro»
di Paolo Barbuto
Venerdì 31 Dicembre 2021, 00:00 - Ultimo agg. 18:34
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Le tradizioni non vanno necessariamente rispettate, soprattutto se sono pericolose e appartengono ad altre epoche. Così il sindaco Manfredi ieri ha firmato un’ordinanza storica per la città di Napoli: vietato esplodere giochi pirotecnici dalle quattro di oggi pomeriggio fino alla mezzanotte di domani. A Napoli il Capodanno dovrà vivere, nelle intenzioni del primo cittadino, solo nel brindisi di mezzanotte e nella sana voglia di festeggiare, senza pericoli, lontano dalle disperate corse al Pronto Soccorso.

Tra le motivazioni che hanno spinto all’ordinanza ce n’è una determinante ed è legata alle grandi difficoltà degli ospedali alle prese con la nuova esplosione della pandemia: «... esiste un oggettivo pericolo anche per quei prodotti, di natura esplodente, per i quali è ammessa la vendita al pubblico - è scritto nell’ordinanza - e nell’attuale situazione di emergenza sanitaria, l’incremento delle ospedalizzazioni conseguenti ad incidenti provocati dai botti, rappresenterebbe un particolare vulnus per gli operatori della sanità, già tanto provati da mesi di pandemia. Pertanto, è doveroso mettere in atto tutte le possibili azioni per evitare di congestionare ulteriormente i Pronto Soccorso».

Il sindaco chiarisce pure che l’ordinanza nasce per tutelare persone fragili come bimbi e anziani che vivono con angoscia il momento delle esplosioni di mezzanotte; fa anche un riferimento agli animali che vanno tutelati perché, per loro, il momento del rumore infernale rappresenta uno stress insopportabile. Insomma, la decisione è figlia di molteplici motivi e, alla fine, consente (dovrebbe consentire) di riportare la città nell’alveo dei luoghi civili nei quali non si festeggia invadendo l’aria di suoni violenti e di fumi irrespirabili.
Proprio sul tema dell’inquinamento, negli ultimi giorni c’è stata una insistente campagna da parte dell’Arpac. Il direttore Stefano Sorvino ha lanciato più appelli ad evitare l’utilizzo di fuochi d’artificio e per convincere i napoletani che accendere giochi pirotecnici fa male alla salute ha diffuso i dati dell’ultima notte di San Silvestro, quella dello scorso anno, durante la quale i livelli di polveri sottili nell’aria hanno raggiunto il record di 1.050 microgrammi per metro quadro: il massimo consentito sarebbe di 50.

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Per chi violerà l’ordinanza sono previste sanzioni che arrivano fino a 500 euro. A farla rispettare dovranno essere tutte le forze dell’ordine e di polizia.

Particolare attenzione a far rispettare l’ordinanza è stata chiesta alla polizia municipale che ha già previsto servizi straordinari per la prossime notte: il comandante Ciro Esposito, che va verso la riconferma al vertice del Corpo, ha predisposto ulteriori controlli per l’intero pomeriggio e a cavallo della mezzanotte, per garantire al massimo il rispetto dell’ordinanza. Anche se sarà impossibile fermare i fuochi di capodanno nell’intera città.


La notizia ha generato tensione soprattutto tra i negozianti che vendono giochi pirotecnici consentiti. Anche questi ultimi sono stati vietati nell’ordinanza e in molti, soprattutto via social, spiegano che si tratta di una decisione inaccettabile che blocca le vendite del settore proprio nell’unico giorno dell’anno in cui si fanno grandi affari.
Sfoghi social e promesse di non rispettare l’ordinanza da parte di centinaia di napoletani che hanno già acquistato i fuochi per stasera che non intendono sottomettersi a una decisione che giudicano offensiva per l’intera città di Napoli.
Sono molti di più i napoletani che, invece, applaudono alla decisione di Manfredi: provare a cancellare la vergogna dei botti che provocano feriti e, spesso, anche morti, durante la festa è un’iniziativa che ha riscosso grandi apprezzamenti.
 

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