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Circumvesuviana deragliata a Pompei, primi tre indagati: faro sui sistemi di sicurezza

La Procura di Torre Annunziata procede per il reato di disastro colposo ferroviario

di Francesco Gravetti
Articolo riservato agli abbonati
Mercoledì 9 Novembre 2022, 23:45 - Ultimo agg. : 10 Novembre, 16:35
4 Minuti di Lettura

Ci sono i primi indagati per l’incidente avvenuto alla stazione della Circumvesuviana di Pompei lunedì scorso, quando un treno è deragliato provocando caos e interruzione della tratta, per fortuna senza serie conseguenze per i viaggiatori.

La procura di Torre Annunziata, che con i pm Giuliana Moccia ed Emilio Prisco sta portando avanti l’indagine, l’altro ieri ha aperto un fascicolo contro ignoti, ma ieri ha individuato le prime persone presunte responsabili dell’avvenimento. Gli indagati dovrebbero essere tre, tutti impegnati nel turno di lavoro al momento dell’incidente: il macchinista, il capotreno e l’operatore di stazione. È bene precisare che i tre non vanno considerati responsabili e tantomeno colpevoli fino ad eventuali sentenze.

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Del resto, la stessa iscrizione al registro degli indagati serve a far compiere passi avanti all’inchiesta ma rappresenta anche una garanzia per gli stessi indagati, che così possono nominare un proprio legale. I magistrati hanno anche individuato l’ipotesi di reato: disastro colposo ferroviario. Anche in questo caso il reato ipotizzato potrebbe variare nel corso delle indagini, che sono alle primissime battute. Pur avendo causato ingenti danni al servizio, infatti, il deragliamento non ha portato a feriti: fino a ieri nessuno dei circa trenta passeggeri coinvolti (quasi tutti studenti) ha dovuto ricorrere alle cure dei medici. Tanta, invece, è stata la paura. 


Nel pomeriggio di ieri, i periti nominati dalla Procura di Torre Annunziata hanno anche effettuato un sopralluogo nella stazione di Pompei, il primo dopo l’incidente di lunedì. Con loro, c’erano i tecnici della Direzione generale per le investigazioni ferroviarie e marittime, una sezione del ministero delle Infrastrutture che interviene proprio quando avvengono episodi del genere. La squadra di esperti si è soffermata soprattutto sul binario deformato, quello dove si trovava il treno che poi è deragliato. La deformazione si è verificata proprio in seguito all’innaturale movimento del treno, che proseguiva la sua corsa, per fortuna lentissima, mentre usciva dai binari. Lo studio della curvatura rappresenta un passaggio importante per il proseguimento delle indagini, dal punto di vista tecnico.

Altri elementi sono già arrivati dalle testimonianze del macchinista e dei due operatori della stazione, sentiti dai poliziotti del commissariato di Pompei la sera stessa dell’incidente e altri ancora arriveranno dai dati forniti da Eav, recuperati dalla scatola nera del treno e dall’analisi dell’infrastruttura e della rete ferroviaria. Eav, del resto, ha già avviato una indagine interna, parallela a quella della Procura, che dovrebbe concludersi nel giro di un paio di settimane. In ogni caso, seppure non in maniera ufficiale, ormai da due giorni si pensa che a causare il deragliamento sia stato un errore umano. In particolare, potrebbe essere stato un via libera frettoloso da parte di uno degli operatori addetti agli scambi a provocare la fuoriuscita del treno dai binari. Ma la sola individuazione del singolo gesto incauto del dipendente potrebbe non essere sufficiente a spiegare l’incidente e potrebbe non bastare alla Procura, a caccia di tutte le responsabilità. Sarà dunque vagliato il contesto nel quale è avvenuto il fatto, i sistemi automatici di sicurezza e ulteriori possibili elementi che potrebbero emergere nel corso delle investigazioni. 

Intanto, quella di ieri in Circumvesuviana è stata l’ennesima giornata difficile per i pendolari. Si è verificata la soppressione di una decina di treni e molti altri sono arrivati con ritardi considerevoli, con i disagi distribuiti su tutte le linee ma con particolari problemi in alcune zone. Sulla linea per Sorrento, per esempio, c’è stato un guasto a un segnale elettrico, mentre al terminal di Porta Nolana improvvisamente si è verificata una mancanza di materiale rotabile. Problemi che la Circumvesuviana si porta dietro da moltissimo tempo e che spesso caratterizzano la giornata dei viaggiatori, circa 40mila al giorno secondo dati forniti dalla stessa Eav. Proprio a loro si rivolgeranno domani i sindacati, con uno sciopero proclamato prima dell’incidente. Usb ha annunciato una manifestazione nella mattinata a Porta Nolana, nei pressi del piazzale della stazione. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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