Coronavirus in Campania, la mini-apertura: ecco cosa cambia da oggi

Coronavirus in Campania, la mini-apertura: ecco cosa cambia da oggi
di Adolfo Pappalardo
Domenica 26 Aprile 2020, 23:00 - Ultimo agg. 27 Aprile, 13:58
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Sì all’attività motoria vicino casa, no a al take away. A una settimana dalla fine del lockdown nazionale, da oggi in Campania ci sono maglie un po’ più larghe rispetto agli ultimi due mesi. Grazie al decreto 39 firmato due giorni fa dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Vediamo, quindi, con alcuni quesiti cosa sarà permesso fare da oggi e per una settimana (le misure sono sperimentali) in regione Campania. 
 


È possibile fare sport?
Rimane vietato qualsiasi tipo di sport non individuale. Quindi no al calcetto o alla partita di basket con gli amici ma si potrà andare a correre vicino casa in due fasce orarie ben definite: 6.30 alle 8.30 e dalle 19 alle 22. Rimane l’obbligo dell’uso della mascherina e la distanza a meno che l’altra persona non faccia parte dello stesso nucleo familiare. Attenzione però ai parchi e ai guardini pubblici: rimangono interdetti. 

Si può usare la bici o fare un tuffo?
La bicicletta rientra tra gli sport individuali ma sempre osservando le regole dei runners. Per il tuffo in mare o in fiume, due sere fa il Viminale ha chiarito come sia possibile ma solamente in un caso: quando lo specchio d’acqua è in prossimità della propria abitazione principale, o comunque di quella in cui si dimora dal 22 marzo 2020. Sempre rispettando però il distanziamento sociale. 

Possibile prendere un caffè o fare colazione al bar?
Da oggi riaprono i bar e le pasticcerie ma rimane vietata la consumazione al banco. Tutti i prodotti possono essere solamente prenotati telefonicamente e l’esercizio provvederà a recapitare quanto richiesto.

Si può comprare direttamente cibo o, in generale, prodotti di gastronomia?
Anche se alcune regioni e comuni hanno dato il via libera al take away, rimane lo stop in Campania almeno sino al 3 maggio. Attenzione agli orari: bar, pasticcerie e similari rimangono aperti dalle 7 e con possibilità di effettuare l’ultima corsa di consegna alle ore 14. 

Da giorni si parla della riapertura delle pizzerie e dei ristoranti. Quindi riapriranno?
La fruizione di questi locali non ci sarà. Per ora in Campania è stato sbloccato solo l’asporto (a differenza di tutte le altre regioni che non l’hanno mai stoppato): da oggi sarà possibile ordinare telefonicamente il cibo dai ristoranti e dalle pizzerie che hanno deciso di aprire. E’ permessa la consegna a domicilio dalle 16 con l’ultima consegna alle 23. 

Se le pizzerie aprono alle 16 non ci sarà il tempo di far lievitare la pasta e mi ritroverò una pizza immangiabile.
Falso. Nell’ordinanza 39 di due giorni fa viene chiarito come negli orari di apertura non è computato il tempo necessario alle operazioni di pulizia e organizzazione dell’attività, anteriori e successive alla stessa, da svolgersi ad esercizio chiuso. Attività di sanificazione o propedeutiche alla preparazione degli alimenti da parte degli esercizi, quindi, possono essere espletate fuori dalle finestre concesse. 

Rimane in piedi l’autocertificazione?
Assolutamente sì: ad ogni controllo dovrà essere esibita e dovrà essere specificato il percorso da fare.

Da oggi, quindi, riaprono tutte le attività produttive?
Possono riprendere a lavorare solo i cantieri edili mentre alle altre filiere viene permesso, con comunicazione al prefetto, di aprire solo per le operazioni di sanificazione. In pratica per tutte le aziende c’è l’ok a tutte le attività in funzione della fine del lockdown del prossimo 4 maggio. 

I lidi balneari sono aperti?
No. E’ solo permesso ai titolari di concessione di iniziare i lavori di montaggio delle strutture. 

È obbligatorio l’uso della mascherina?
Per ora non è stato fissato l’obbligo anche se è sempre buona norma usarla.
Anzi ieri il governatore De Luca ha chiarito che dovranno usarla anche i bambini e per questo verranno fatti acquisti ad hoc da parte della Regione. E attenzione perché ancora per una settimana non sarà permesso uscire se non per motivi validi come da norme nazionali.

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