Coronavirus, dalle pensioni ai minibonus: in Campania sono partiti gli aiuti

Coronavirus, dalle pensioni ai minibonus: in Campania sono partiti gli aiuti
di Nando Santonastaso
Mercoledì 6 Maggio 2020, 00:00 - Ultimo agg. 15:46
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Quelli del governo potrebbero essere previsti nell’ormai imminente nuovo decreto da 55 miliardi di euro. Quelli della Regione Campania invece stanno già arrivando agli aventi diritto, e cioè a professionisti, pensionati, piccole e micro imprese. Parliamo delle risorse a fondo perduto erogate, per lo più una tantum, attraverso il Piano per l’emergenza socio-economica da 908 milioni varato ad aprile dalla giunta di Vincenzo De Luca per integrare gli aiuti nazionali o lanciarne di nuovi, come nel caso dell’integrazione alle pensioni minime per portarle tutte a mille euro. Gli aggiornamenti quotidiani dell’attuazione del Piano indicano tempi procedurali molto più rapidi, com’era del resto già emerso nell’attivazione delle piattaforme per la presentazione delle domande. «Facciamo salti mortali ma in compenso c’è un livello di collaborazione altissimo non solo tra gli uffici regionali ma anche con Inps, Ordini professionali, Camere di Commercio» dice Antonio Marchiello, assessore regionale alle Attività produttive che della «macchina» è sicuramente uno dei più profondi conoscitori. E aggiunge: «Stiamo già lavorando ad un Fondo di rotazione per sostenere anche le imprese di più grandi dimensioni del territorio, coinvolgendo Cassa depositi e prestiti e le banche. Puntiamo a garantire un 35% a fondo perduto, un altro 40% coperto dalla Cassa e il restante a carico dell’interessato e dunque delle sue banche di riferimento. Il tutto per altri 100 milioni. Naturalmente ci vorrà più tempo rispetto al sostegno offerto alle microimprese ma è inevitabile considerato che per queste ultime c’era l’assoluta necessità di fare il più in fretta possibile per tamponare l’emergenza economica scatenata da quella sanitaria».

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Quasi 122mila le domande (scadute il 30 aprile) per accedere al bonus una tantum di 2mila euro, poco meno del doppio di quelle attese. Ottanta milioni il capitolo di spesa previsto, già disposti i pagamenti per le prime 4500 imprese (più di un terzo nella provincia di Napoli). Tra il processo delle domande e l’erogazione dei soldi si è proceduto in parallelo e questo consentirà di mantenere l’obiettivo dei pagamenti a 10mila microimprese al giorno voluto da De Luca. Qui la piattaforma è ancora aperta, le domande possono essere presentate fino al prossimo 8 maggio. Circa 57mila quelle arrivate al 30 aprile, anche in questo caso i pagamenti sono paralleli. I primi 2.300 professionisti li hanno già ricevuti: si tratta di iscritti alle casse previdenziali dei Periti agrari e dei Ragionieri per i quali è stata riscontrata l’effettiva iscrizione. Da oggi via ad altri 20mila tra professionisti ed autonomi. Anche per questa misura la Regione ha seguito lo schema nazionale (gli ormai famosi 600 euro arrivati non senza difficoltà agli aventi diritto), utilizzando come per tutto il Piano i fondi nazionali del Fondo sviluppo coesione e quelli europei, rimodulati almeno per oltre 360 milioni dopo l’accordo con il ministro Provenzano.

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È la novità assoluta del Piano e durerà due mesi, aprile e maggio. In questo caso non sono previste domande, l’accredito delle somme per arrivare a mille euro scatterà automaticamente. Circa 250mila i titolari di assegni e pensioni sociali e di pensioni di vecchiaia coinvolti, 128 milioni la spesa prevista dal Piano regionale. Entro maggio l’integrazione per il primo mese, una erogazione «monetaria straordinaria e una tantum sostitutiva di servizi alla persona che in questo periodo di distanziamento sociale non è stato possibile assicurare con le consuete modalità».
 


Circa 130mila le domande per accedere ai bonus da 300 o 500 euro (dipende dall’Isee) sulla piattaforma on line che chiuderà domani, 7 maggio prossimo. Il bonus, che ha una dotazione di 14 milioni, destina risorse a famiglie campane per l’accudimento dei figli sotto i 15 anni. Strettamente collegata a questa misura è quella relativa al Fondo povertà: 10 milioni sono già stati erogati a favore degli Ambiti territoriali che si occupano di questa emergenza: toccherà a loro spenderli concretamente. Il grosso delle somme stanziate riguarda però i servizi socio-assistenziali, con priorità ai soggetti indigenti e quelli con gravissima disabilità. Dei 98 milioni previsti, ne sono già stati erogati oltre 96 in favore degli Ambiti territoriali. A questi ultimi saranno infine erogati oltre 11 milioni per i 18.833 disabili anche non gravi, nonché per i bambini in età scolare, compresi gli autistici, già segnati alla stessa Regione. Sono peraltro disponibili ulteriori 15 milioni di euro destinati ad altri destinatari della misura. Entro il 12 maggio i Comuni dovranno trasmettere l’elenco dei beneficiari del sostegno all’affitto delle abitazioni principali che è pari al 50% del canone mensile, per tre mensilità, e ha un importo massimo complessivo di 750 euro.
 

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