Covid a Napoli, il ritorno a scuola: assalto alla metro, distanziamento zero e studenti a rischio

Covid a Napoli, il ritorno a scuola: assalto alla metro, distanziamento zero e studenti a rischio
di Elena Romanazzi
Martedì 20 Aprile 2021, 00:00 - Ultimo agg. 21 Aprile, 11:07
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«I treni non possono essere potenziati», diceva il governatore De Luca tempo fa. O meglio la metro non può effettuare più corse. Quello che si temeva è accaduto. La tenuta del trasporto sul fronte della Linea 1 non c’è stata. File. Assembramenti. Vagoni stracarichi di persone dirette al lavoro e di studenti, soprattutto di quelli che arrivano in città dalla provincia. E in serata, intorno alle 19.20, la metro si è fermata ed ha limitato le corse da Piscinola fino a Dante. Un uomo alla stazione di Toledo si è lanciato sotto il treno intorno alle 19.20. Si tratta di un tentativo di suicidio, ma è vivo ed è stato ricoverato al Vecchio Pellegrini. 


Gli ingressi scaglionati a scuola non hanno eliminato il problema principalmente per chi deve entrare entro le 9.

Orario difficile. E ieri è stata una giornata molto complicata. Basta dare un occhio all’immagine scattata alle 8.38 a Museo. Il primo treno in arrivo si ferma, la gente spinge per entrare, non c’è uno spazio libero e le porte si aprono e si chiudono continuamente. Molti restano a terra. Arriva il secondo treno, 13 minuti di attesa stessa situazione. Si ferma ed è già full come la banchina. «Signora non si preoccupi - spiega una passeggera - è sempre così anche con la zona rossa». Anche per uscire occorre sgomitare. Le ore di punta a partire dalla mattina presto sono le più complicate. E i controlli per garantire il distanziamento e il numero di persone consentito a bordo vengono effettuati solo nelle stazioni principali in quelle intermedie, si entra, si passa dai tornelli dopo aver timbrato il biglietto e via. Come è accaduto a Museo. I passeggeri sono smarriti. E impauriti. Mascherina ben serrata sul volto. Alcuni indossano un guanto per appoggiarsi. Altri si detergono le mani con l’amuchina. Ma non si può rinunciare a salire per non arrivare tardi, malgrado i timori. Il tragitto è breve Museo-Salvator Rosa. C’è solo una fermata nel mezzo, Materdei, dove fortunatamente salgono solo cinque persone. Il prossimo step è Salvator Rosa. Qui la situazione è davvero critica. Perché non si svuota. C’è chi grida «basta», chi rinuncia e va a prendere il bus. Chi invece sbuffa e dice: «Ecco il potenziamento, poi se i contagi aumentano...» Come uscirne? La cabina di regia istituita presso la prefettura aveva preparato un piano ad hoc per il potenziamento dei trasporti, chiedendo alle singole scuole superiori di secondo grado i flussi per decidere come regolare e scaglionare gli ingressi. Ma evidentemente qualcosa non funziona. Da un lato ieri è stato il primo giorno di rientro. Le linee scolastiche potenziate sono ancora poco conosciute come è accaduto a febbraio. La metro, a differenza della gomma, certo non può saltare le stazioni se registrano il tutto esaurito. Ci sarebbe la rivolta, ma il distanziamento sociale non viene garantito.

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È andata decisamente meglio per il trasporto su gomma, sul quale sono stati registrati lievissimi disagi in una giornata che è stata particolarmente intensa fin dalle prime ore del mattino. L’Anm ha messo in strada quaranta bus per undici linee speciali dedicate al servizio scuole e solo su poche tratte e in rari momenti sono state registrate tensioni e sovraffollamenti. In particolare la linea S5 che collega Pianura al Vomero, con collegamenti dedicati agli studenti iscritti al Liceo Pansini, al Liceo Alberti e all’Itis Giustino Fortunato, è rimasta ferma proprio nel momento in cui i ragazzi avrebbero dovuto salire a bordo per raggiungere le scuole in tempo. Il blocco ha generato un leggero aumento di presenze a bordo degli altri bus diretti al Vomero. Solo intorno alle 11 la questione è stata risolta e gli studenti hanno potuto, almeno, utilizzare il servizio per il percorso di rientro a casa. Lievi momenti di difficoltà per piccoli ritardi e sovraffollamento anche nelle linee in partenza da Scampia, ma anche in questo caso si è trattato di episodi sporadici che non hanno avuto particolari ripercussioni sulla giornata del nuovo esordio delle linee scolastiche. Imponente il sostegno delle linee aggiuntive effettuate con i bus gran turismo presi in affitto: la presenza di più mezzi in circolazione ha effettivamente evitato pericolosi assembramenti a bordo.
 

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