Covid, in Campania una card per rilanciare il turismo. De Luca: già pronte 4 milioni

Covid, in Campania una card per rilanciare il turismo. De Luca: già pronte 4 milioni
di Antonino Pane
Martedì 2 Marzo 2021, 23:35 - Ultimo agg. 3 Marzo, 07:40
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Non più ristori sui mancati fatturati, ma sui costi sostenuti per i servizi. E poi i tempi, brevi e certi. Massimo Garavaglia ha scelto la sala consiliare del Comune di Sorrento per la sua prima uscita come ministro del Turismo nel giorno in cui la costituzione del nuovo dicastero con portafoglio ha avuto la legittimazione sulla Gazzetta Ufficiale. La svolta di Draghi con la nascita del ministero ha rianimato gli operatori che ora, almeno, vedono un referente certo, un punto di sintesi per guardare al futuro con speranza. E proprio sul futuro Garavaglia è stato chiarissimo: «Dobbiamo andare avanti tutti insieme, governo, regioni, comuni. Dobbiamo puntare sul brand Italia. Non c’è un paese al mondo con tante opportunità nell’offerta turistica. Facciamo arrivare i flussi in Italia poi saranno i turisti a scegliere i percorsi che preferiscono». 

Già, i percorsi. Sorrento vuole tornare ad essere crocevia strategico di questi percorsi. Non a caso è proprio a Sorrento, su iniziativa del sindaco Massimo Coppola che ieri con il ministro Garavaglia sono stati aperti gli Stati generali del turismo, un confronto continuo che durerà fino a maggio per fare il punto su come rilanciare il comparto con tutte le categorie interessate. «Una iniziativa - ha detto il sindaco Coppola - che parte dalla proposta del nuovo Modello Sorrento per rilanciare il settore in tutto il Paese». Tamponi in entrata e in uscita, vaccini agli operatori, digitalizzazione per arrivare ad una vera e propria città Smart. E poi gli aiuti, le infrastrutture, i servizi. Terreno fertile per il ministro Garavaglia su cui Gianluigi Nuzzi ha chiamato al confronto il presidente della Regione, Vincenzo De Luca; il sindaco di Procida, Raimondo Ambrosino; il presidente dell’Enit, Giorgio Palmucci e il vice direttore del Sole 24Ore Roberto Bernabò. 

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Primo la sicurezza. Il ministro ha messo al primo posto la necessità di trasmettere sicurezza al mercato turistico internazionale. Le vaccinazioni agli operatori del turismo sono ritenute essenziali per far ripartire la domanda. E poi la sburocratizzazione. «In Italia non basta - ha detto - fare un decreto, la pratica va seguita giorno per giorno fino alla fine. Altrimenti ci sono risorse stanziate non ancora distribuite, cosa che è successa». È proprio sugli indennizzi (il termine ristori non piace al ministro) che Garavaglia si sofferma spiegando della necessità di «tipologie di indennizzo più eque. Bisogna lavorare sul periodo giusto, anche lì devi prendere la stagione ma poi a seconda del settore variare il periodo; è più sensato andare sui costi piuttosto che sul fatturato e soprattutto sulla tempistica. Non serve solo fare norme, se ad un operatore dici che gli spetta qualcosa deve anche sapere quando arriverà e certo non più tardi di un mese dopo».

Insomma concretezza. Un approccio che piace al governatore De Luca che resta in «fiduciosa attesa» di risultati. Niente strali, niente barricate, «per ora», ha sottolineato De Luca ben consapevole che il braccio di ferro arriverà quando si tratterà di suddividere i fondi europei tra Nord e Sud. «Speriamo che non ci venga riproposto - ha detto - quel riparto indecente ipotizzato dal governo Conte: quel 34% al Sud significava, e ne abbiamo avuto conferma, che quel governo non era in grado di rimettere in moto il Paese». 

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De Luca ha fatto anche un esempio. Dobbiamo fare come ha fatto la Germania quando c’è stata l’unificazione. In venti anni i tedeschi sono riusciti a portare la ex Germania Est allo stesso livello della Germania Ovest. Senza una spinta simile al Sud, il Paese è destinato a continuare nel suo lento declino.

Al ministro del Turismo De Luca ha ricordato anche il divario nella distribuzione dei vaccini. «Marciamo - ha detto - a piena andatura con quello che ci danno.

Speriamo che il nuovo apparato colmi subito queste assurde sperequazioni. Uno vale uno, questo è il criterio. Ad oggi - ha sottolineato - abbiamo distribuito centomila card di avvenuta vaccinazione, ne stamperemo altre 4 milioni. Credo possa essere una cosa importante dare una garanzia, dimostrare che abbiamo zone, comuni, operatori turistici che possono garantire sicurezza. È una carta in più».

E a proposito del passaporto vaccinale il ministro Garavaglia ha ribadito la necessità di una iniziativa europea unica, una sorta di certificato che attesti le avvenute vaccinazioni per muoversi liberamente. Muoversi, liberamente e in fretta. Federalberghi proprio ieri ha diffusi i dati Istat che certificano un disastro gravissimo. Per il quarto trimestre del 2020 la perdita di fatturato per i servizi ricettivi è stata del 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se si guarda all’intero 2020, la perdita si assesta sul 54,9%.

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