Si riparte in presenza da dove ci si era fermati. Mascherine pronte, gel sanificanti a portata di mano, gli attesi banchi monoposto che sono arrivati ovunque. Anche se la scuola è rimasta aperta ma solo in modalità di didattica a distanza per gli studenti. Il 25 la scuola secondaria di primo grado. Sono 181.147 (in tutta la Campania di cui 103.400 solo a Napoli e provincia) gli studenti delle medie che torneranno in classe in base alle modalità decise dai dirigenti scolastici, sono invece oltre 245mila gli alunni della primaria. E dunque doppi turni (si evitano per i più piccoli) se è necessario, metà classe in presenza e metà a distanza. Dipende dagli spazi che si sa non in tutte le scuole della Campania consentono di garantire la distanza di sicurezza in una classe di 24 alunni e dunque si fa a rotazione, come si è fatto all’inizio anche se solo per poco più di venti giorni. C’è attesa. Ed anche timori. Qualche dirigente scolastico non si aspettava questa accelerata. E sopratutto non si aspettava il ritorno dei più grandi, riapertura dei laboratori della secondaria superiore di secondo grado e delle classi.
Per i più grandi è previsto inizialmente il 50% in presenza e il resto a distanza per poi arrivare al 75%. Quote che verranno decise dai dirigenti scolastici. I presidi rimettono mano a quella che era l’organizzazione originaria, alla partenza della scuola (posticipata in Campania per le elezioni regionali) con la presenza a metà e ingressi scaglionati. Con un elemento di novità aggiuntivo, che ricalca le misure decise dal Miur, ovvero gli ingressi e le uscite differenziate. Si entra dalle 8 alle 10 del mattino (sempre i più grandi) e si esce se si fanno sei ore di lezione dalle 14 alle 16. Tutte le scuole di Napoli e provincia - 61 in città e 101 nella provincia - hanno fornito come richiesto dalla Prefettura il piano degli orari al quale è legato sostanzialmente il pacchetto trasporti.
Per le superiori solo di Napoli e provincia parliamo di 168mila e 534 studenti così ripartiti: il 36% Napoli e il resto nei 45 comuni della provincia sede di scuola superiore.
In classe con la mascherina, non ci sono vie d’uscita. Le scuole sono dotate di magazzini. Fino ad oggi sono state consegnati (dati aggiornati al 21 gennaio) oltre 52 milioni di mascherine per gli adulti e poco più di 20 milioni per gli studenti grandi e piccoli. Scorte di gel sanificante e di prodotti per effettuare pulizie accurate nelle scuole. Tutto dovrebbe essere pronto dunque, con meno incognite - se non quelle legate al numero di contagi - rispetto alla partenza a settembre dove si ricordano le immagini degli studenti che utilizzavano le sedie come banchi, i lavori non conclusi per adeguare le aule alle misure decise dal Cts di concerto con il Miur. La fase di rodaggio, anche se durata davvero poco, dovrebbe servire ad evitare ulteriori criticità. Fermo restando che in caso di positivi tutta una classe va in quarantena, e se si ammalano i docenti, come è accaduto, ripartirà la caccia al personale di potenziamento Covid.