Campania, 181mila alunni delle medie tornano a scuola: la mappa, i problemi

Campania, 181mila alunni delle medie tornano a scuola: la mappa, i problemi
di Elena Romanazzi
Lunedì 25 Gennaio 2021, 00:00 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 20:38
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È un nuovo primo giorno di scuola. Carico di attese, di emozioni ma anche di tensioni. Zaini pronti. Genitori incollati sulle chat per vedere i turni, gli orari, gli ingressi differenziati, i divieti, le autocertificazioni da portare. La secondaria di primo grado in presenza si è fermata il 16 ottobre scorso e ora riprende. Sono oltre 181mila gli alunni in tutta la Campania che rientrano, di questi ben 103mila sono divisi tra Napoli e la provincia. Numeri importanti che si affiancano agli oltre duecentomila bimbi delle elementari già rientrati la scorsa settimana. Primo giorno e si dovranno abituare agli orari, a portare le mascherine in classe, a rinunciare alla merenda come impongono diverse scuole. A studiare la mattina, in alcuni casi per poi stare in classe il pomeriggio. I prof sono pronti, i dirigenti hanno stravolto tutti gli orari e predisposto turni ogni quindici giorni per chi non ha gli spazi adeguati. E sulla sicurezza parte lo screening del personale scolastico. «In realtà è più un monitoraggio che verrà fatto dalla Regione. Sono 300mila i test rapidi a disposizione, la campagna partirà nei prossimi giorni, sempre su base volontaria e questa volta per evitare file e caos grazie ad un accordo con i medici di medicina generale il personale scolastico potrà rivolgersi proprio a loro per fare il test. In caso di positività dovranno fare il tampone. Un monitoraggio che verrà effettuato - test a disposizione permettendo - con cadenze precise e non una tantum. 

Regole severe da parte dei dirigenti scolastici.

Il primo nodo è evitare gli assembramenti di genitori davanti alle scuole. Si arriva si lascia entrare il figlio e ci si allontana. Questo è un imperativo. Secondo le mascherine. Verranno distribuite sempre a scuola, ma c’è chi fornirà una scorta di dieci protezioni proprio per evitare di perdere tempo all’ingresso degli istituti scolastici. Puntualità, misurazione delle temperatura e abbigliamento pesante. C’è anche questo tra i suggerimenti dei dirigenti scolastici legato essenzialmente alla necessità di far circolare l’area. E con il freddo e gli impianti di riscaldamento che verranno avviati, trovare i ragazzi in classe con cappotti e sciarpe sarà normale.

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Quanti saranno assenti? I lavoratori fragili hanno delle tutele ben precise e l’età media dei docenti è elevata. Un conto dunque la didattica a distanza un conto quella in presenza. Gli effetti potrebbero essere di buchi di orari non marginale almeno nei primi giorni della riapertura delle scuole. Non tutti hanno chiesto il potenziamento Covid fissato dal Miur. La maggior parte dei dirigenti ha optato per assumere a tempo determinato personale Ata.

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NAPOLI
Nessun servizio aggiuntivo sul fronte del trasporto pubblico a Napoli. Le scuole aprono tutte, non ci sono indicazioni contrarie anche se il governatore nell’ordinanza oltre ad affidare ai sindaci la possibilità di rinviare l’apertura ha inserito anche i dirigenti, ma nessuno si è sentito di prendere questa decisione. Visto l’attesa e malgrado le proteste dei genitori No Dad pronti a rivolgersi con un ricorso anche a Strasburgo. C’è stato poco tempo per organizzare i turni, ma alla fine si sono ripresi i vecchi orari e si è partiti. Ore di 50 minuti o 55 per abituare gli alunni alla mascherina per poi passare ad un orario pieno. Questo è stato deciso alla Cesario Console. Doppi turni al Colletta e alla Poerio, in classe fino alle 17.10. Alla Carlo Levi si è evitato in extremis una partenza con focolaio. Due alunni delle medie hanno scoperto sabato di essere positivi come la sorellina di due anni. Nella provincia restano chiuse le scuole a Torre Annunziata, A Nola casi positivi e relativa chiusura di due giorni. Meta il sindaco ha chiuso il nido per un caso di Covid fino al 4 febbraio. A Massa rimangono chiuse le medie, apriranno in seguito. 

SALERNO
Apertura regolare a Salerno, Cava, Nocera, Eboli e Battipaglia. A Sanza (2400 abitanti) e Sant’Arsenio (2700 abitanti) scuole chiuse su disposizione dei sindaci per aumento contagi. Nella serata nuova ordinanza di chiusura a Olevano sul Tusciano (6.600 abitanti) per l’aumento dei ordinanza di chiusura delle scuole a causa dell’aumento dei casi.

CASERTA
Il sindaco di Teano Dino D’Andrea ha deciso di chiudere tutte le scuole del territorio comunale sidicino. Nella giornata di ieri è stata firmata l’ordinanza per la sospensione delle attività didattiche in presenza fino all’8 febbraio. Troppi i contagi meglio evitare che la situazione possa in qualche modo esplodere.

AVELLINO
Il primo a decidere per il rinvio è stato il sindaco di Nusco, Ciriaco De Mita. La riapertura delle scuole prevista domani slitta al primo febbraio. Sempre che non ci siano ulteriori rinvii, visto che il primo rientrano anche le superiori di secondo grado. Nusco non è il solo comune dell’avellinese che non fa tornare i ragazzi in classe. Restano chiuse a Forino, Pratola Serra, Vallata, Flumeri, Domicella, San Martino Valle Caudina, Montella, Bagnoli Irpino, Lauro, Avella, Mercogliano, Solofra e Lapio. 

BENEVENTO
Dopo la bagarre per la sospensione del servizio mensa per la prima e seconda elementare oggi riprende il servizio. Ad Airola la situazione è ben diversa. Il sindaco Michele Napoletano ha reso noto il calendario della ripresa: 1 febbraio scuole dell’infanzia; 8 febbraio le prime tre classi delle elementari, il 15 febbraio le quarte e quinte elementari; il 22 febbraio le scuole medie; 1 marzo le superiori.
 

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