Caos divieti a Napoli, 200 negozi aprono e richiudono. Marinella multato: «Chiedo scusa»

Caos divieti a Napoli, 200 negozi aprono e richiudono. Marinella multato: «Chiedo scusa»
di Gennaro Di Biase
Venerdì 4 Dicembre 2020, 23:30 - Ultimo agg. 5 Dicembre, 11:01
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Il pasticcio delle riaperture. Burocrazia, confusione comunicativa, urgenza di organizzarsi e di lavorare per salvare l’economia col mercato natalizio, dirette tv del premier, ordinanze del ministro della Salute: questo sovraccarico di elementi è alla base del pandemonio che sta vivendo in queste ore il mondo del commercio napoletano. Dopo le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte l’altra sera, centinaia di negozianti delle attività chiuse dal provvedimento che il 15 novembre ha iscritto la Campania alla zona rossa si sono fiondati ieri a rialzare le saracinesche, confondendo le parole del premier sul nuovo dpcm con l’ordinanza di Speranza che attribuisce la fascia di rischio contagio, cioè “il colore”, alle Regioni. Una differenza burocratica, insomma, che tanti hanno fatto fatica a recepire. Tra gli altri al lavoro anche Marinella, multato. «Il governo ha creato una confusione enorme - dice Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania - Almeno 200 negozi al dettaglio sono subito tornati al lavoro». Dall’associazione di categoria è partita una lettera al Prefetto, cui è stata chiesta «comprensione» nei confronti dei commercianti aperti. 

La Campania sarà arancione a partire da domani, data in cui i negozi potranno riaprire. Ma già ieri, di buon mattino, intorno alle 7, le strade erano piene e trafficate. Centinaia tra titolari e commessi di attività di abbigliamento, scarpe e gioielli si erano messi in macchina per tornare in negozio, allestire le vetrine con nuovi prodotti e con gli addobbi. Tanti lucchetti riaperti, da piazza Vittoria a via Toledo, dal Vomero al centro storico. «Non avevamo capito che non si poteva riaprire - sospira, come tanti, un negoziante in via Chiaia - In tv, mentre parlava Conte, c’era una scritta che ci consentiva di tornare al lavoro». «Le comunicazioni del premier, rilasciate in diretta, illustrative delle misure del dpcm, hanno non volendo creato confusione e disagi agli operatori - si legge nella lettera inviata in Prefettura da Schiavo - L’affermazione, con relativo cartello esplicativo, dell’apertura da ieri di tutti i negozi in tutta Italia ha creato, in una categoria già colpita dalla pandemia, speranze, aspettative e dubbi interpretativi. Chiediamo di diramare una nota alle forze dell’ordine che consigli la necessaria comprensione verso le attività nel caso aperte senza procedere alle dure sanzioni previste». «L’ordinanza di Speranza vale da domani fino all’aggiornamento successivo - chiarisce Schiavo - previsto tra 10 giorni. Il Governo vuole allargare le maglie fino al 20 e stringerle di nuovo fino al 26». L’associazione Botteghe di San Gregorio, che aveva previsto oggi l’inaugurazione della via dei pastori, ha modificato l’evento: «Lunedì alle 12 l’inaugurazione con il fratello di Diego, Hugo Maradona e il sindaco e da domani botteghe aperte.

Per la riapertura è vitale che il Comune ci aiuti con un piano anti-assembramenti già pronto e con personale della Protezione Civile».  

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Una multa c’è stata: all’indirizzo del re delle cravatte Maurizio Marinella, sorpreso l’altra sera da Fanpage.it a vendere con la «cassa chiusa per Covid». «Chiedo scusa per l’accaduto - spiega Marinella - Mi dispiace, sono mortificato e mi assumo ogni responsabilità. La polizia ci ha multato per 400 euro e ha disposto 5 giorni di chiusura. Ho sbagliato ed è giusto pagare. Non era nelle mie intenzioni fare contrabbando. Ho sempre messo al primo posto il cliente. Anche loro sono confusi da queste continue sovrapposizioni di regole. L’altra sera ero in negozio per prendere gli ordini telefonici e per l’e-commerce. La confusione è tanta. La gente aspettava chiarimenti da Conte, ma con tutti questi dpcm ormai non si capisce granché». 

Viste le riaperture precoci, i vigili sono intervenuti in varie zone, compresi i mercati a Porta Nolana e al Caramanico a Poggioreale pronti a riaprire. «Abbiamo svolto interventi in via Toledo, via Chiaia, in zona Arenaccia, al Vasto e al Vomero - spiega il comandante Ciro Esposito - Molti negozianti stavano allestendo vetrine locali. Li abbiamo invitati a rispettare il divieto di apertura al pubblico, senza multe».  Nei giorni scorsi, operazione anti-Covid dei Carabinieri al Borgo Sant’Antonio: 6 verbali per assenza di mascherina, 4 negozi temporaneamente chiusi per mancanza dpi, sequestrati 4 quintali di frutta e verdura e sanzionata una macelleria. In totale sanzioni ai commercianti per 44mila euro. 

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