Elvira, rabbia e dolore in chiesa: «La zona più bella di Napoli resta senza forze dell’ordine»

Elvira, rabbia e dolore in chiesa: «La zona più bella di Napoli resta senza forze dell’ordine»
di Giuliana Covella
Sabato 3 Settembre 2022, 23:35 - Ultimo agg. 5 Settembre, 06:54
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«La domanda che dobbiamo porci è: “Dio dov’è?”. Questo mi sono chiesto, quando ho saputo di quella morte mentre ero in ritiro spirituale e mi sono dato una risposta: “Dio non era su quella motocicletta”». Parole chiare e dirette quelle del parroco della chiesa di Piedigrotta, don Piero Milani, che ieri ha celebrato i funerali di Elvira Zriba, la donna di 34 anni travolta e uccisa sul lungomare da un pirata della strada nella notte tra il 28 e il 29 agosto scorso. Una tragedia che è stata nuovamente sfiorata venerdì sera, quando nella stessa zona altri due ragazzi sono stati investiti da un’auto. Motivo per cui il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, chiede una maggiore presenza di forze dell’ordine a questura e prefettura. 

Il giorno dopo il sit-in di protesta sul lungomare per la morte di una giovane donna, che lavorava come cameriera in uno chalet, per i familiari si è rinnovato il dolore durante le esequie celebrate ieri.

Dolore ma anche tanta rabbia per l’addio a Elvira, travolta e uccisa da un centauro senza patente una settimana fa. Una morte assurda, che va ad allungare l’elenco delle vittime della strada, per le quali i cittadini giovedì scorso erano già scesi in strada sul luogo dell’investimento, chiedendo giustizia e maggiori controlli delle forze dell’ordine. Così ieri mattina, nella chiesa di Piedigrotta, parenti e alcuni rappresentanti istituzionali hanno reso l’ultimo saluto a Elvira Zriba. «Dov’è Dio? Come è stato possibile permettere tutto ciò? Perché ha scelto di far morire una ragazza perbene, lavoratrice e amata da tutti? Dio di certo non era su quella moto», ha tuonato durante l’omelia don Piero, lo stesso che otto mesi prima aveva celebrato le esequie di Mustapha, fratello della 34enne, anche lui morto dopo essere stato investito da un’auto mentre era in bicicletta. Dopo la cerimonia funebre un corteo ha raggiunto il luogo della tragedia davanti allo chalet dove lavorava la povera Elvira, dove centinaia di cittadini indignati hanno invocato giustizia e interventi urgenti per garantire maggiore sicurezza sulle strade. 

Tra i partecipanti al funerale e al corteo anche una delegazione di Europa Verde, che fin da subito ha voluto sostenere i familiari della giovane vittima. Presenti il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, la co-portavoce regionale Fiorella Zabatta, il tesoriere nazionale del partito Francesco Alemanni, l’assessore e il consigliere della I Municipalità, rispettivamente Benedetta Sciannimanica e Lorenzo Pascucci, il presidente del Consiglio federale regionale Rosario Pugliese e il co-portavoce provinciale Agostino Galiero. «Quanto accaduto è drammatico - hanno ribadito Borrelli e Zabatta - Ma il fatto che venerdì sera, sempre sul lungomare, altri due ragazzi siano stati investiti da un’auto a tutta velocità, ci fa capire che nulla è cambiato. Ci aspettavamo, dopo la morte di Elvira, una presenza più massiccia delle forze dell’ordine e interventi drastici, ma non è stato così. Chiediamo perciò a prefetto e questore un tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica urgente, per garantire maggiore tutela e l’incolumità dei cittadini sulle strade. Elvira non può essere morta invano, occorre fare di più e farlo al più presto», hanno concluso.

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