«La domanda che dobbiamo porci è: “Dio dov’è?”. Questo mi sono chiesto, quando ho saputo di quella morte mentre ero in ritiro spirituale e mi sono dato una risposta: “Dio non era su quella motocicletta”». Parole chiare e dirette quelle del parroco della chiesa di Piedigrotta, don Piero Milani, che ieri ha celebrato i funerali di Elvira Zriba, la donna di 34 anni travolta e uccisa sul lungomare da un pirata della strada nella notte tra il 28 e il 29 agosto scorso. Una tragedia che è stata nuovamente sfiorata venerdì sera, quando nella stessa zona altri due ragazzi sono stati investiti da un’auto. Motivo per cui il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, chiede una maggiore presenza di forze dell’ordine a questura e prefettura.
Il giorno dopo il sit-in di protesta sul lungomare per la morte di una giovane donna, che lavorava come cameriera in uno chalet, per i familiari si è rinnovato il dolore durante le esequie celebrate ieri.
Tra i partecipanti al funerale e al corteo anche una delegazione di Europa Verde, che fin da subito ha voluto sostenere i familiari della giovane vittima. Presenti il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, la co-portavoce regionale Fiorella Zabatta, il tesoriere nazionale del partito Francesco Alemanni, l’assessore e il consigliere della I Municipalità, rispettivamente Benedetta Sciannimanica e Lorenzo Pascucci, il presidente del Consiglio federale regionale Rosario Pugliese e il co-portavoce provinciale Agostino Galiero. «Quanto accaduto è drammatico - hanno ribadito Borrelli e Zabatta - Ma il fatto che venerdì sera, sempre sul lungomare, altri due ragazzi siano stati investiti da un’auto a tutta velocità, ci fa capire che nulla è cambiato. Ci aspettavamo, dopo la morte di Elvira, una presenza più massiccia delle forze dell’ordine e interventi drastici, ma non è stato così. Chiediamo perciò a prefetto e questore un tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica urgente, per garantire maggiore tutela e l’incolumità dei cittadini sulle strade. Elvira non può essere morta invano, occorre fare di più e farlo al più presto», hanno concluso.