Edificio pericolante lungo i binari, ​bloccata la ferrovia Napoli-Salerno

Edificio pericolante lungo i binari, bloccata la ferrovia Napoli-Salerno
di Francesco Gravetti
Mercoledì 20 Ottobre 2021, 00:00 - Ultimo agg. 16:59
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Ci sono i viaggiatori di Pompei, Torre Annunziata, Torre del Greco, Portici ma anche quelli di Salerno e provincia: Vietri sul Mare, Cava de’ Tirreni, Scafati, Nocera Inferiore. Tutti ostaggi di un disagio iniziato lo scorso primo ottobre e destinato a finire chissà quando, forse a dicembre, forse dopo Natale. Sono decine di migliaia e ogni giorno, mentre percorrono la Napoli–Salerno con il treno di Trenitalia, alla stazione di Torre Annunziata devono scendere. Prendono un autobus e con quello attraversano Torre del Greco, Ercolano, Portici e arrivano fino alla stazione di San Giovanni–Barra, dove poi risalgono su un altro treno per arrivare al capoluogo, peraltro dopo una sola fermata. Tempi più che raddoppiati, pullman costretti a districarsi tra le strade strette e a intasare il già caotico traffico della provincia, attraversando centri da centomila abitanti che in quanto a smog già sono al limite. Un calvario contro il quale protestano associazioni, comitati, cittadini, sindaci. Inutilmente, per ora.

Perché la linea ferroviaria è interrotta a causa di un palazzo pericolante, ma i proprietari di quel palazzo non si trovano. O meglio, ne è stato individuato uno solo e sta aspettando che un giudice gli dia il via libera per mettere lo stabile in sicurezza. Ma finché non arriva l’ok è tutto fermo. E quei pochi chilometri di ferrovia restano pericolosi per la circolazione dei treni.
Tutto è iniziato lo scorso primo ottobre, quando i Vigili del Fuoco hanno riscontrato problemi di staticità su un edificio privato all’altezza di via Largo Palomba, a ridosso della linea ferroviaria Napoli-Salerno. Per questioni di sicurezza hanno disposto l’evacuazione del fabbricato e la sospensione del passaggio dei convogli sul tratto di linea tra San Giovanni-Barra e Torre Annunziata. Il palazzo è piuttosto antico, uno dei tanti che si vedono a destra e sinistra della strada ferrata. Che non a caso è detta «linea storica»: un tempo quei palazzi (fine Ottocento, inizio Novecento) ospitavano le famiglie nobili del Vesuviano, poi sono stati abbandonati per posti migliori e lasciati all’incuria. Eredità contese e scarso interesse per una zona finita nel frattempo nel degrado hanno fatto il resto: molti oggi sono disabitati, compreso quello pericolante di via Largo Palomba. Per questo, quando il Comune di Torre del Greco ha cercato i proprietari degli appartamenti del fabbricato per imporre loro di provvedere agli immediati interventi di messa in sicurezza, ne ha trovato solo uno.

Gli altri sono fantasmi. Il punto è che l’unico proprietario individuato i lavori vuole farli e ha chiesto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata l’autorizzazione a procedere in assenza dei condomini misteriosi. L’autorizzazione, però, non arriva ancora. E i pendolari devono patire.

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Il comitato «Etica & Salute» chiede un intervento dei sindaci del territorio per sollecitare Trenitalia e la Commissione regionale a trovare soluzioni in tempi rapidi. I sindaci, sia quelli del Salernitano che della provincia di Napoli, hanno chiesto alla Regione di essere convocati. In Prefettura, invece, è stato istituito un tavolo a cui partecipano tecnici della stessa Prefettura, di Rete Ferroviaria Italiana e del Comune di Torre del Greco per seguire gli sviluppi della vicenda e abbreviare i tempi. Ma c’è da attendere: o l’ok ai lavori all’unico proprietario o che spuntino gli altri. Nel frattempo i bus di Rfi sono semivuoti: «Ci sono salita una volta, non lo farò mai più: meglio la mia macchina, se proprio non posso prendere il treno», dice Stefania, pendolare in pena.
 

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