Galleria Quattro giornate di Napoli, ora si muove la Procura: «Ipotesi crollo colposo»

Galleria Quattro giornate di Napoli, ora si muove la Procura: «Ipotesi crollo colposo»
di Paolo Barbuto e Leandro del Gaudio
Giovedì 21 Ottobre 2021, 23:30 - Ultimo agg. 23 Ottobre, 09:01
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Lo sprint per la galleria delle Quattro Giornate è stato tenace. Il tunnel di tubi Innocenti sotto al quale far transitare le automobili viene montato in tempi rapidi nonostante le difficoltà di reperimento dei materiali. Entro un paio di giorni potrebbe essere pronto. Poi la parola passerà agli esperti, ai tecnici che sono stati chiamati a verificare la tenuta della galleria. Tutto dipenderà dalle relazioni che verranno presentate: se ci saranno dubbi circa la tenuta della volta, così com’è accaduto per la Galleria Vittoria, allora potrebbe non bastare la soluzione d’emergenza predisposta dal Comune per riaprire in fretta il tunnel. 

Dopo la realizzazione della struttura, nell’ipotesi che non ci siano altre difficoltà, la galleria potrebbe essere restituita agli automobilisti napoletani con rapidità: le auto potrebbero essere accolte nuovamente già domenica.
È la soluzione auspicata dall’ufficio strade di Palazzo San Giacomo che vedrebbe scongiurata una nuova catastrofe come quella del tunnel della Vittoria. 

In questo caso la circolazione tornerebbe possibile su una sola corsia che sarebbe ricavata al di sotto della fittissima rete di tubi innocenti che è stata realizzata per proteggere le auto. Resta, però, tutto nelle mani dei consulenti che sono stati chiamati ad effettuare verifiche puntuali e che riferiranno nelle prossime ore. 
In effetti, la questione della riapertura ruota tutta intorno all’indagine aperta dalla Procura la scorsa estate quando si verificarono i primi problemi di infiltrazioni dalla volta.

Solo che nel frattempo le cose sono cambiate. Pericolo crollo colposo. È questa l’ipotesi su cui oggi battono gli inquirenti nel corso delle indagini sulle condizioni della galleria.

Un’inchiesta aperta la scorsa estate (siamo tra giugno e luglio), alla luce dei primi segnali di criticità. 

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Come in altre occasioni, per vicende simili legate alla sicurezza dei cittadini e alla gestione dei trasporti, gli inquirenti procedono in modo graduale: e lo fanno mantenendo una strettissima connessione con il livello tecnico, quello al momento rappresentato dalle informative di polizia municipale e vigili del fuoco (oltre al ruolo di eventuali consulenti comunali). Si va da un fascicolo per fatti non costituenti reato, a una ipotesi investigativa decisamente più strutturata: crollo colposo, dunque, ipotesi di scuola, nel tentativo di verificare se al momento esistono pericoli reali su passanti e mezzi di trasporto. Facile capire qual è il ragionamento investigativo, anche alla luce di quanto accaduto un anno fa per l’altro tunnel, quello della galleria Vittoria: Stando a quanto trapelato finora in piazza Sannazaro, si attendono gli esiti delle relazioni tecniche, per valutare l’ipotesi di riaprire la galleria alla circolazione o disporre un sequestro cautelativo per la sua rimessa in sicurezza. Inchiesta condotta dal pm Stella Castaldo, magistrato in forza al pool coordinato dall’aggiunto Simona Di Monte, la parola ai tecnici prima di eventuali soluzioni drastiche. 

Sulla questione è intervenuto ieri mattina anche il nuovo sindaco Gaetano Manfredi che ha parlato a margine del convegno “Sud e Nord insieme verso l’Europa” organizzato da Confindustria alla Stazione marittima. «Che ci fossero queste infiltrazioni si sapeva da mesi, mesi, mesi - ha incalzato il nuovo primo cittadino -. Avere due gallerie bloccate contemporaneamente rappresenta un grande problema per i cittadini. Ho seguito personalmente la questione, ho parlato con la Procura e con gli uffici tecnici, si sta lavorando alacremente per arrivare presto a una riapertura. Il segnale, però, mi fa preoccupare, voglio che i napoletani sappiano che d’ora in poi questi temi saranno trattati con la massima priorità perché i napoletani si devono muovere, non è possibile che certe questioni restino “appese” per mesi senza che si trovi una soluzione. È una situazione inaccettabile per una città come la nostra». Sul tema è intervenuto con un post social anche Edoardo Cosenza, indicato come prossimo assessore ai lavori pubblici. Ha mostrato la foto di un suo sopralluogo alla galleria e ha scritto: «Assessore o non Assessore, poco importa. Il segnale va mandato subito. La musica è cambiata. Riaprire in sicurezza e riaprire in tempi brevissimi».

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