Galleria, incubo gabbie: il Comune ha sprecato 1,4 milioni in sette anni

Galleria, incubo gabbie: il Comune ha sprecato 1,4 milioni in sette anni
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 12 Gennaio 2022, 00:00 - Ultimo agg. 17:15
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Il degrado e l’immobilismo che imperversano da quasi otto anni nel primo salotto di Napoli stanno generando uno spreco di denaro pubblico più che notevole. I tubolari installati alla Umberto I all’indomani della morte del 14enne Salvatore Giordano, ucciso nel luglio 2014 da un fregio assassino che si staccò dalla facciata della Galleria su via Toledo, sono finora costati al Comune circa 1,4 milioni di euro, anno in corso escluso. A spiegare il perché è un ex assessore della giunta de Magistris, Ciro Borriello, oggi consigliere in via Verdi, che tra 2016 e 2018 aveva in carico la delega al Patrimonio. Ieri, intanto, il sindaco Manfredi, l’assessore Laura Lieto e il Sovrintendente Luigi La Rocca hanno avuto un incontro interlocutorio sul tema della Galleria, in funzione del tavolo in Prefettura che, salvo slittamenti dovuti all’arrivo dei Ministri Lamorgese e Bianchi in città il 19, è fissato per martedì prossimo. 

Prima di parlare dello spreco economico, va detto che quella dei tubolari che assediano la Umberto I è diventata una partita a scacchi finita in stallo. Una coppia di senza dimora dell’Est, all’ingresso della Galleria di via Toledo, si è costruita un vero e proprio appartamento.

Con tanto di pollice verde praticato dai due clochard in questione: si contano ben sei piante da interno a fiori rossi, tra i materassi e le impalcature. Il nodo-impalcature, come scritto più volte dal Mattino, è coinvolto in un delicato contenzioso tra Comune e privati. Uno dei principali obiettivi della riunione convocata in Prefettura il 18 gennaio, la cui cabina di regia è affidata a Manfredi, sarà proprio sbloccare dallo stallo questa partita dei tubolari. Dall’incontro di ieri, in cui si è parlato della rimozione dei tubolari e dei lavori a pavimentazione e lucernari distrutti, emerge una novità importante, che riguarda le strategie nella trattativa coi privati nell’importante riunione della prossima settimana: Comune e Sovrintendenza - filtra da Palazzo San Giacomo - saranno uniti nelle trattative coi privati. 

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Passiamo ai costi. «Il Comune paga 200mila euro all’anno per i ponteggi alla Umberto I - spiega Borriello - attraverso la formula del debito fuori bilancio. I ponteggi sono ancora lì, e non è cambiato nulla proprio a causa del contenzioso. Li facemmo installare per eliminare il pericolo. Le impalcature di via Toledo furono montate immediatamente, già nell’estate del 2014, all’indomani della tragedia. Fu un’azione cautelativa immediata, la cui rapidità fu possibile perché serviva eliminare un pericolo pubblico». Dai «200mila euro» di costi annui di cui parla Borriello, naturalmente, vanno esclusi quelli dei ponteggi montati dai privati per il rifacimento delle facciate. Alcuni condomini potrebbero approfittare del bonus per aggiungere ponteggi nei prossimi mesi. «Quando ero l’assessore al Patrimonio ebbi diversi colloqui con i commercianti, che proposero turni di guardiania e altre interessanti iniziative - aggiunge Borriello - Stavamo arrivando a un accordo, poi il discorso si è arenato. Asia e Napoliservizi, ci tengo a sottolineare, fanno un lavoro di pulizia enorme ogni giorno. Ora va ritrovata una sinergia tra pubblico e privato. La rivalutazione cinematografica di quel monumento è enorme». 

È andato a buon fine, ieri, l’incontro sul progetto del Distretto del Commercio alla Umberto I. «C’è stato grande entusiasmo tra i nostri associati - spiega la presidente di Confcommercio Napoli Carla Della Corte - compresi i Barbaro. Questo strumento, a costo zero per il Comune, ci consentirebbe di intervenire economicamente per il rilancio della Galleria. Lo sottoporremo al sindaco in condivisione con l’assessore Armato, magari al tavolo del 18 gennaio cui abbiamo chiesto di partecipare con una mail alla segreteria del Prefetto. Il Distretto del Commercio riguarderà non solo la riqualificazione (telecamere e arredo), ma anche la gestione della manutenzione ordinaria della Umberto I. Il Distretto del Commercio si occuperebbe di tutte le cose che riguardano la Galleria, esclusa la manutenzione straordinaria: gli aspetti che riguardano le competenze, insomma, sarebbero più chiari. Contiamo di allargare il Distretto anche alle zone limitrofe del San Carlo, Santa Brigida e via Verdi».
 

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